Nel perdurare dell'emergenza sanitaria e delle restrizioni governative che lo scorso sabato notte hanno chiuso per un mese i bar e i ristoranti a partire dalle ore 18 di ogni giorno, l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha approvato l'emanazione di un nuovo decreto, definito "Ristori", il quale si prefigge lo scopo di sostenere le attività economiche destinate a subire grosse perdite dall'attuale situazione.
Nel decreto, fra gli altri provvedimenti, sono previsti contributi a fondo perduto per oltre 2 miliardi di euro. Il ministro Gualtieri ha dichiarato che i finanziamenti arriveranno alle imprese coinvolte automaticamente nel conto corrente, entro il 15 novembre. I beneficiari sono stati suddivisi in categorie, in base alle quali il ristoro varia dal 100% per gelaterie, pasticcerie e bar senza cucina al 400% per le sale da ballo, passando attraverso ristoranti e alberghi (150%) e piscine, palestre, teatri, cinema (200%). I contributi comunque non saranno superiori a 150mila euro per ogni singolo destinatario.
Inoltre, le assunzioni di agenti della polizia locale da parte dei Comuni saranno svincolate dalle limitazioni finanziarie vigenti; vengono destinati 85 milioni per la didattica integrata a distanza, e creato un fondo di 50 milioni per le associazioni sportive dilettantistiche. Al turismo sono indirizzati 400 milioni in più, 100 milioni alle librerie e alla filiera editoriale. Ristorati con 200 milioni anche gli operatori delle fiere internazionali a cui partecipa l'Italia.
Infine, i proprietari degli immobili sono esentati dal pagamento della seconda rata dell'IMU, con proroga di dieci settimane (fino al 31 gennaio) degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, compreso il reddito di emergenza fino a tutto novembre. Sempre al 31 gennaio è prorogato il blocco dei licenziamenti, mentre una indennità una tantum di mille euro sarà attribuita ai lavoratori stagionali dello spettacolo e del turismo.
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