Primo allarme stagionale per l'acqua alta sostenuta a Venezia, a Chioggia e nella laguna. Le previsioni elaborate dall'ISPRA indicano per la mattinata di sabato 3 ottobre un livello di marea pari a 130 centimetri sul medio mare alla punta della Salute, con picco alle ore 11.50; alla stessa ora, le rilevazioni previste dalla centralina di Vigo a Chioggia indicano il massimo di 123 centimetri, ancora retti dalle paratoie del Baby Mose cittadino. La situazione, naturalmente, è in divenire e andrà monitorata nel corso delle ore.
Il centro storico di Venezia, tuttavia, è destinato a soffrire già domani: saranno rispettivamente 115 e 111 i centimetri previsti alle 12 di venerdì 2 ottobre e alle 23.20 della sera seguente, sufficienti per fare andare a fondo l'area di piazza San Marco, che rimane la più bassa anche dopo i lavori di scavo del bacino, mettendo a ulteriore rischio i fragili mosaici della Basilica. Inoltre, gli effetti dello scirocco sono ad ora imprevedibili e potrebbero far rivedere al rialzo le previsioni di circa 5 o 10 centimetri, soprattutto per il capoluogo.
La notizia è che sabato potrebbero entrare in funzione per la prima volta le paratoie del Mose alle tre bocche di porto di Chioggia, Malamocco e Lido-Treporti: il comitato tecnico del Provveditorato alle Opere Pubbliche infatti, riunitosi ieri, ha valutato questa possibilità e ha disposto in favore di un eventuale sollevamento qualora la marea raggiungesse il livello di 130 centimetri. Nel caso, gli enti locali verrebbero informati 12 ore prima.
La provveditrice Cinzia Zincone ha escluso che le paratoie possano partire al di sotto di tale quota, dal momento che il sistema non è stato ancora ufficialmente collaudato né testato con il mare mosso. In tal caso, teoricamente, Chioggia sarebbe protetta da entrambe le strutture mentre a Venezia una parte della città andrebbe comunque sotto.
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