OTTO AGGRESSIONI TRA IERI E OGGI AI DANNI DEL PERSONALE DI ACTV, ALCUNI FINISCONO ALL'OSPEDALE. DA DOMANI CAPIENZA ALL'80%

Sono stati ben sette, nella giornata di ieri, i capitani e i marinai imbarcati nei vaporetti di ACTV ad aver avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche, in seguito a episodi di aggressione avvenuti durante il servizio. Attorno alle 10, una ragazza di Chioggia -di età appena inferiore ai trent'anni- dopo aver chiuso la catena dell'imbarcadero è stata spintonata da un utente rimasto a terra: la giovane ha proseguito da San Basilio ai Giardini, dove si è fermata ed è stata raggiunta dall'ambulanza. Lungo la linea 6, nella tarda mattinata sempre di ieri, un preposto di Quarto d'Altino e un marinaio di Mestre sono finiti al pronto soccorso in seguito all'attacco di un utente, idem per due marinai residenti nella terraferma, uno facente capo alla linea 1. Il tam tam dei lavoratori segnala anche una presunta aggressione a bordo di un ferry boat, mentre due o tre colleghi hanno chiesto il cambio, in preda allo stress della situazione.

Il bollettino di guerra si esaurisce con l'episodio avvenuto stamane, sempre nella città storica, dove un marinaio è stato graffiato. L'esasperazione dell'utenza che non può salire per intero nei mezzi (fino a oggi fermi al 50% della capienza) si scontra con il perdurante disagio dei dipendenti aziendali, che vedono rivoluzionati turni, ferie, riposi e da ottobre anche la decurtazione del salario in seguito alla disdetta unilaterale degli accordi integrativi di secondo livello. A soccorrere, finalmente, arriva l'ordinanza regionale numero 83, emessa ieri dal presidente della giunta veneta Luca Zaia: con il territorio ormai in zona bianca, la portata dei passeggeri a bordo dei mezzi di navigazione viene aumentata fino all'80% a partire da domani, lunedì 7 giugno. Tuttavia, tra i lavoratori il malcontento serpeggia anche perché, anziché ricorrere agli stagionali, le corse bis sono state esternalizzate dal Comune di Venezia a privati come Alilaguna e Venice Flyboat.