lunedì 3 agosto 2020

DUE DONAZIONI DELL'ASSOCIAZIONE AVAPO AL REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA DELL'OSPEDALE CIVILE DI VENEZIA

Da sempre vicina ai reparti oncologici dell'ospedale Civile, l'associazione di volontari AVAPO Venezia ha inteso affiancare e sostenere, in questo periodo segnato dall'emergenza Covid-19, anche il reparto di Terapia Intensiva, concretizzando questo sostegno in una duplice donazione. «Abbiamo ricevuto per la Rianimazione - ha spiegato il primario, dottor Marco Meggiolaro - una strumentazione che permette di affrontare uno dei problemi che colpiscono le persone ricoverate in terapia intensiva, e cioè il rapido regredire del tono muscolare, provocato dall'immobilità del paziente allettato, oltre che dalla patologia e dalla terapia farmacologica.
La particolare attrezzatura può essere descritta come una "bicicletta" che, portata al letto del paziente, viene utilizzata per far svolgere, se necessario anche passivamente, quel movimento degli arti che, integrato con la riabilitazione compiuta dal fisioterapista, costituisce un importante aiuto al degente e favorisce il recupero dopo la dimissione».
A questa strumentazione AVAPO ha aggiunto due set di particolari cuscini utilizzati nella pronazione del paziente rianimato: questa tecnica va a cercare, per il paziente allettato e non cosciente, le posizioni che favoriscono un afflusso più corretto di ossigeno, limitando così il rischio di degenerazione dell'apparato polmonare.
«Ancora un segnale di attenzione e di affiancamento - ha sottolineato il direttore generale dell'ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben - da parte delle associazioni, e sono molte, che sanno cogliere le modalità più adeguate per aiutare l'ospedale attraverso percorsi condivisi. Grazie ad AVAPO Venezia, quindi, e grazie al lavoro svolto in questi mesi dal reparto di Rianimazione dell'ospedale Civile, un lavoro che AVAPO stessa con queste donazioni riconosce ed evidenzia». La stretta collaborazione è stata sottolineata nell'occasione anche dalla fondatrice dell'associazione, Maria Luisa Banci Zacchello.

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