Renzo Mazzaro è ai più noto quale celebre cronista di cose venete per i quotidiani locali del gruppo Espresso, per i quali ha scritto numerosi editoriali in veste di "fustigatore" della classe politica del nordest.
Ma l'autore ha al suo attivo anche la pubblicazione di altrettanti volumi, l'ultimo dei quali -uscito nel novembre scorso per Laterza- affronta la crisi della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, che avevano 207mila soci nel momento di massimo splendore: crisi che si è rivelata lo specchio del momento nel complessivo sistema creditizio nazionale.
Di passaggio a Chioggia nei giorni scorsi, Mazzaro dialoga con Andrea Comparato (editor di Chioggia Azzurra) attorno ai temi del volume: «C'è stato un silenzio assordante - spiega lo scrittore davanti alle telecamere - che la dice lunga sulla responsabilità della stampa finanziaria, silenzio che porta a chiedersi per chi questa scriva». Non è solo l'ennesimo libro relativo alla vicenda: «Tutto quello che è stato scritto altrove - continua Renzo Mazzaro - è disperso in mille fonti.
C'era la necessità di fare ordine e riunire ogni informazione necessaria per farsi un'idea ed evitare che accada ancora, con danno per i risparmiatori. Accostando i fatti, essi acquistano un nuovo rilievo consequenziale, mettendo in luce i singoli ruoli». Nel libro, un mondo intero è messo sotto accusa, quando le quotazioni azionarie sono passate da 62 e 42 euro a zero o poco più.
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