martedì 5 maggio 2020

ANCORA NESSUNA DATA PER L'AVVIO DELLA STAGIONE BALNEARE: I SINDACI DEL G20 DELLE SPIAGGE CHIEDONO SIA IL 1° GIUGNO

Fumata nera, ieri pomeriggio, dall'incontro virtuale che i sindaci del G20 delle spiagge -tra cui quelli del litorale veneto- hanno avuto a distanza con la sottosegretaria al Turismo, Lorenza Bonaccorsi. Dalla videoconferenza non è emersa una data certa per l'inizio della stagione balneare: i primi cittadini avevano avanzato il 1° giugno quale termine massimo, ma la Bonaccorsi ha rimandato una decisione a successive analisi dell'andamento dei contagi nelle prossime due settimane. Nemmeno i protocolli sanitari da seguire per la riapertura di spiagge e alberghi sono stati definiti: a quanto pare, il Comitato Tecnico Scientifico determinerà i comportamenti da seguire entro una settimana.
In buona sostanza un dialogo inutile alle esigenze dei concessionari degli stabilimenti e gli operatori del settore ricettivo, lasciati in sospeso proprio mentre è il momento di tornare massicciamente al lavoro per recuperare il tempo perduto. I sindaci comunque non ci stanno: il bisogno di certezze è pressante, e ogni giorno che passa diventa sempre più difficile riavviare le attività in tempi ragionevoli, senza prima aver messo a punto gli interventi necessari e raccolto le prenotazioni.
All'appuntamento di ieri ha partecipato puntualmente anche il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro: «Abbiamo deciso di far partire una missiva con la deadline del 1° giugno - specifica il primo cittadino - dal momento che il Comitato Tecnico Scientifico sottoporrà al governo il documento definitivo, che verrà poi condiviso nella conferenza Stato-Regioni. Diversamente, la stagione balneare sarebbe compromessa, con tutte le conseguenze immaginabili in termini di ripercussioni economiche e occupazionali, dal momento che molte aziende rischiano di non essere tecnicamente pronte a riaprire con tutti i crismi. Sono convinto che il Governo accoglierà le nostre richieste», conclude Ferro.
Dal canto suo la sindaca di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, ha suggerito di recarsi in protesta a Roma con le altre amministrazioni, nel caso la data perentoria del 1° giugno non venisse considerata. Mentre Pasqualino Codognotto, vertice del Comune di San Michele al Tagliamento, si chiede come mai lo Stato si sia attivato per mettere in sicurezza l'industria e non il turismo, essendo una fonte di PIL e di reddito di proporzione almeno pari a quelle autorizzate e già disciplinate.

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