I controlli sulle aziende e i tamponi da praticare nel territorio al personale sanitario e al resto della popolazione sono stati al centro di una videoconferenza stampa che ha coinvolto oggi a mezzogiorno i vertici dell'ULSS 3 Serenissima, con il direttore generale Giuseppe dal Ben, il direttore medico Michele Tessarin, Luca Sbrogiò del dipartimento Prevenzione, Teresio Marchì dello SPISAL e Vittorio Selle direttore del Servizio Igiene e Salute Pubblica.
Prima di entrare nel vivo delle questioni, il direttore Dal Ben ha snocciolato i dati relativi a stamane: alle ore 8 nell'area metropolitana di Venezia sono state registrate 378 persone positive, con aumento di 19 casi rispetto a ieri. Si tratta di un'ascesa più lenta rispetto ad altre province, che annovera 122 ricoveri nell'ULSS 3 di cui 31 in terapia intensiva, 12 decessi e 8 pazienti dimessi dopo il ricovero.
Sono iniziati ieri i controlli dello SPISAL nelle aziende della provincia, con particolare riferimento a quelle che impiegano un gran numero di lavoratori, e a quelle dove gli stessi dipendenti hanno segnalato possibili casi sospetti. I medici del lavoro e gli assistenti sanitari dell'ULSS agiscono secondo quattro direttrici: la promozione, l'informazione, l'assistenza e la vigilanza.
Dei nove stabilimenti visitati (Fincantieri, Aeroporto, raffineria dell'ENI a Porto Marghera, Nuova Tubital, Serre Bacchetto, Rexpol, Zincol e Safilo) nessuno ha manifestato situazioni contrarie alle regole diramate; in qualche caso è stato suggerito di migliorare per l'accesso agli spazi comuni, agli orari da scaglionare, ai rapporti con i fornitori, alla pulizia degli spogliatoi. Il piano prevede l'ingresso in dieci imprese al giorno, compresi gli enti pubblici.
Per quanto riguarda i tamponi da effettuare ai cittadini, come da indicazione del presidente della giunta regionale Luca Zaia, lo screening aziendale interno ai dipendenti e convenzionati dell'ULSS 3 è già iniziato con i primi 889 tamponi, che hanno dato 46 positivi in isolamento, ovvero il 5.2% dei censiti.
Di questi, 25 lavorano all'ospedale di Mestre, 12 di Venezia, 3 fra Dolo e Mirano, 2 al dipartimento di Prevenzione, 1 all'ospedale di Chioggia, 1 dislocato nel territorio clodiense, 1 in area sociale e 1 amministrativo. Costoro vengono contattati due volte al giorno, sempre dallo stesso operatore dell'ULSS, per conoscere il decorso più o meno sintomatico della positività.
In questi giorni inizieranno i test ai medici di medicina generale, ai farmacisti e parafarmacisti, ai pediatri di base, ai medici di continuità assistenziale: questi controlli -comunque facoltativi e non imposti- saranno eseguiti direttamente da due infermieri attraverso unità mobili nei luoghi di lavoro dei singoli addetti. In due settimane l'Unità Sanitaria dovrebbe avere un'evidenza attendibile dei dati. La massima capacità che l'ULSS 3 può mettere in campo è di 1800 tamponi al giorno, parallelamente tra dipendenti dell'ULSS, medici nel territorio e popolazione.
In due settimane l'Unità Sanitaria dovrebbe avere un'evidenza attendibile dei dati: già sono disponibili alcune tendenze relative all'analisi dei contatti dei soggetti già rilevati come positivi, sia quelli più stretti che occasionali. In tutto sono 1237, con 903 persone tutt'ora in sorveglianza telefonica e 334 che ne sono uscite dopo 14 giorni. Nel territorio clodiense, fra i contatti del "cluster" di Valli, la sorpresa indica che la maggior parte di costoro risiede a Sottomarina più che nella frazione.
Il direttore generale Dal Ben ha colto l'occasione per ringraziare i medici pensionati che hanno dato la propria disponibilità per tornare al lavoro nell'emergenza, oltre a tutto il personale che riempie di orgoglio l'ULSS Serenissima per le risposte che dà nell'operare in questa situazione.
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