martedì 17 marzo 2020

I COMITATI AMBIENTALISTI CHIEDONO ALLA REGIONE UNA MORATORIA PER IL PROGETTO DI INCENERITORE A FUSINA

I comitati e le associazioni ambientaliste impegnati nel contrasto al nuovo inceneritore di Fusina scrivono una lettera alla Regione Veneto e anche al ministro per l'Ambiente Sergio Costa, allo scopo di chiedere una moratoria al progetto. “L’epidemia da Coronavirus - si legge nel testo - pure nella sua drammaticità sta riaffermando un principio che i comitati ribadiscono da anni, e cioè che la salute dei cittadini è la priorità più importante da perseguire. E se si tratta di principio, allora questo deve valere sempre, anche per l’inceneritore. Perciò è necessario fermarsi per approfondire bene gli impatti e i rischi che questo progetto comporta, e valutare alternative più sostenibili".
Continua la lettera: “Le limitazioni imposte dai provvedimenti emergenziali del governo, per far fronte al propagarsi della epidemia da Coronavirus, stanno di fatto azzerando le già scarse occasioni di informazione e partecipazione per i cittadini. Sono state annullate numerose iniziative programmate, e per comitati e associazioni non è possibile partecipare alle discussioni nelle sedi istituzionali come consigli comunali o commissioni. Non è stato possibile svolgere nemmeno il confronto diretto con Veritas. Ma rimane il fatto che la comunità che dovrebbe ospitare l’impianto, ha il sacrosanto diritto di sapere e di esprimersi su ciò che Ecoprogetto intende fare”.
La diffusione del virus e le conseguenti limitazioni emergenziali stanno determinando il crollo della produzione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali assimilabili, in conseguenza del fatto che molte attività economiche, e in particolare quelle legate al settore turistico, hanno subito e subiranno per mesi un forte rallentamento. Dunque, secondo i comitati, ci sono le motivazioni e le condizioni per ottenere la moratoria del progetto per almeno un anno: ora la palla passa alla Regione Veneto.

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