Parte da Spresiano (Treviso) la campagna della Regione Veneto contro gli incidenti stradali, che anche di recente hanno mietuto vittime nel territorio. Sono soprattutto i giovani che vivono la notte l'obiettivo della campagna: «Abbiamo chiuso il 2018 con 311 vittime per incidenti stradali», ha detto il presidente della giunta regionale Luca Zaia. «Negli ultimi tre anni c’è stata indubbiamente una recrudescenza; a metà dicembre di quest’anno il numero era già stato superato. È come se sulle strade venete si contasse quasi un morto ogni giorno, festivo o no. Questo dice che forse si è abbassata la guardia con l’informazione sulla sicurezza stradale e c’è la necessità di ripartire con le campagne mirate non solo al livello regionale. Quella che chiamavamo pubblicità progresso deve tornare; se è necessario anche ricorrendo a campagne shock, quando è necessario bisogna che il messaggio colpisca».
All'esterno della discoteca Odissea, dove il giovane Zaia si impiegava quale p.r. prima della carriera politica, sono stati piazzati infatti i rottami di due automobili distrutte in un grave sinistro; due simulacri destinati ad essere di impatto visivo, mirato a richiamare l’attenzione e la riflessione di tutti coloro che si apprestano a mettersi alla guida. Lo stesso presidente ha tolto il velo all'installazione: all’incontro hanno partecipato anche il vicepresidente della giunta regionale Gianluca Forcolin, gli assessori Elisa de Berti (Infrastrutture) e Gianpaolo Bottacin (Protezione Civile), numerosi sindaci e amministratori locali, rappresentanti delle forze dell’ordine e Paolo Artelio, vicepresidente nazionale di SILB, l’associazione delle imprese di intrattenimento, di ballo e di spettacolo). La campagna sarà estesa nei duemila locali di tutta Italia aderenti all'associazione di categoria, che distribuiranno anche gli etilometri usa e getta.
«Come Regione - ha concluso Zaia - abbiamo investito grandi risorse nelle infrastrutture e nella sicurezza, ma le cronache dicono che bisogna fare di più impegnandosi nella sensibilizzazione culturale. Lo dico per esperienza istituzionale: vent’anni fa la provincia di Treviso è arrivata a contare da sola 210 morti sulle strade, oggi ne conta circa 47. Ci fu una grande campagna di sensibilizzazione e un meticoloso lavoro di promozione della sicurezza stradale. Se oggi assistiamo ad una recrudescenza, significa che bisogna tornare sul campo, iniziando dall’intercettare quegli automobilisti che non avevano ancora la patente di guida ai tempi delle campagne precedenti».
martedì 31 dicembre 2019
domenica 29 dicembre 2019
AZIONAMENTO ANTICIPATO DELLE PARATOIE DEL MOSE, IL SOTTOSEGRETARIO MARTELLA LANCIA "AGENZIA PER VENEZIA" CHE POTRÀ DECIDERE
Negli ultimi giorni dell'acqua alta, a ridosso del Natale, molte polemiche si erano incentrate sull'ipotesi di un'apertura straordinaria e anticipata delle paratoie del Mose alla bocca di porto del Lido. Si era trattato invero di una fake news riportata dal Gazzettino, essendo l'ipotesi presto tramontata poiché secondo il commissario Giuseppe Fiengo la struttura non è ancora collaudata e mancante di alcuni elementi: il fatto comunque ha riacceso il dibattito politico riguardo chi avesse la responsabilità di gestire il sistema, la futura governance e appunto anche gli episodi eventuali in cui magari si rendesse necessario un avvio anticipato.
Ieri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il veneziano Andrea Martella, ha lanciato l'idea di una Agenzia per Venezia, cui affidare questi poteri: la sua costituzione potrebbe essere decisa in seno alla riunione del Comitatone nel mese di gennaio, e andrebbe a ricoprire gli incarichi che nei secoli erano stati affidati al Magistrato alle Acque, soppresso nel 2014. Secondo Martella, l'Agenzia lavorerebbe sia in fase di emergenza che di gestione ordinaria, dal momento che verrebbero meno le divisioni di competenze tra gli organi attualmente esistenti, fuse in un unico organismo. La consegna del Mose è prevista per il 2021.
Ieri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il veneziano Andrea Martella, ha lanciato l'idea di una Agenzia per Venezia, cui affidare questi poteri: la sua costituzione potrebbe essere decisa in seno alla riunione del Comitatone nel mese di gennaio, e andrebbe a ricoprire gli incarichi che nei secoli erano stati affidati al Magistrato alle Acque, soppresso nel 2014. Secondo Martella, l'Agenzia lavorerebbe sia in fase di emergenza che di gestione ordinaria, dal momento che verrebbero meno le divisioni di competenze tra gli organi attualmente esistenti, fuse in un unico organismo. La consegna del Mose è prevista per il 2021.
domenica 22 dicembre 2019
ACQUA ALTA, ALLE 10 RAGGIUNTO IL PICCO DI 120 CENTIMETRI SUL LIVELLO MEDIO DEL MARE
È slittato di oltre due ore il picco di marea previsto inizialmente per stamane alle 7.40 (112 centimetri secondo ISPRA). I rilievi in tempo reale (alla stazione della Salute) da parte del centro maree indicano la quota massima di 120 centimetri alle ore 10, quando l'acqua ha preso a scendere lentamente. Naturalmente alcune zone sono finite comunque sotto, a partire da piazza San Marco. Domani mattina il centro maree indica 140 cm alle 9.25, ma dipenderà molto dallo scirocco e dalla pressione: non è escluso che la realtà possa essere ridimensionata, come accaduto stamane.
sabato 21 dicembre 2019
ACQUA ALTA, PREVISIONI IN RIBASSO MA UNA PARTE DELLA CITTÀ ANDRÀ COMUNQUE SOTTO DOMENICA E LUNEDÌ MATTINA
L'ISPRA ha diramato le nuove previsioni dell'alta marea riguardo i prossimi giorni, e per quanto concerne Venezia le segnalazioni alla stazione della Salute segnano un leggero ribasso rispetto alle precedenti. Domani mattina -domenica 22 dicembre- infatti il picco dovrebbe attestarsi a 112 cm sul livello medio del mare alle ore 7.40, mentre lunedì 23 alle 8 saranno 131 i centimetri di massima. È possibile seguire l'evolversi della situazione in tempo reale nel sito del Centro Maree di Venezia.
venerdì 20 dicembre 2019
ACQUA ALTA DOMENICA E LUNEDÌ MATTINA: VENEZIA, CHIOGGIA E PELLESTRINA SI PREPARANO
Venezia, Chioggia e Pellestrina si preparano a rivivere gli incubi di novembre. Sabato mattina nel capoluogo, domenica e lunedì anche nella laguna sud l'acqua alta segna livelli di guardia: il centro maree segnala per sabato un picco di 130 cm alle ore 6.50, di 135 domenica alle 8.25 e lo stesso lunedì alle 8.15.
Per Chioggia, i dati dell'ISPRA dicono che sabato passa indenne (115 cm alle 6, quindi entro i limiti del Baby Mose in canal Vena), ma domenica e lunedì segnano 140 centimetri sul livello medio del mare, rispettivamente alle ore 8.10 e 7.50. Già altre volte i giorni antecedenti il Natale furono forieri di acqua alta, ad esempio nel 1979 e nel 1981. Tutto dipenderà, ovviamente, dalla pressione e dalla forza dello scirocco.
Per Chioggia, i dati dell'ISPRA dicono che sabato passa indenne (115 cm alle 6, quindi entro i limiti del Baby Mose in canal Vena), ma domenica e lunedì segnano 140 centimetri sul livello medio del mare, rispettivamente alle ore 8.10 e 7.50. Già altre volte i giorni antecedenti il Natale furono forieri di acqua alta, ad esempio nel 1979 e nel 1981. Tutto dipenderà, ovviamente, dalla pressione e dalla forza dello scirocco.
giovedì 19 dicembre 2019
PREVISIONE DI MAREA, APPRENSIONE PER ACQUA ALTA SABATO E DOMENICA MATTINA
Preoccupazione per l'acqua alta eccezionale, di nuovo, nel weekend fra sabato 21 e domenica 22 dicembre. Il centro maree di Venezia prevede nel capoluogo lagunare 140 cm di picco per sabato notte alle 6.20, e 145 domenica mattina alle 7.35.
Mentre l'ISPRA valuta per Chioggia (Vigo) l'altezza massima della marea a 123 centimetri sabato notte alle 5.40, e 138 cm sul livello medio del mare domenica mattina alle 7.10. Il Baby Mose riesce a contenere entro i limiti del canal Vena l'acqua alta fino a 135 centimetri.
Mentre l'ISPRA valuta per Chioggia (Vigo) l'altezza massima della marea a 123 centimetri sabato notte alle 5.40, e 138 cm sul livello medio del mare domenica mattina alle 7.10. Il Baby Mose riesce a contenere entro i limiti del canal Vena l'acqua alta fino a 135 centimetri.
mercoledì 18 dicembre 2019
VIA AL PROTOCOLLO FANGHI A INIZIO ANNO. ERIKA BALDIN (M5S): UN PASSO PER UNA SOLUZIONE RAGIONEVOLE
Il protocollo fanghi, necessario a ridefinire l’ingresso delle grandi navi da crociera sarà operativo all’inizio del 2020: lo ha comunicato il ministro per l’Ambiente, Sergio Costa. Il protocollo fanghi -che sostituirà quello emanato nel 1993- consentirà di riutilizzare praticamente tutti i fanghi provenienti dagli interventi di riassesto dei canali. «Ottima notizia – commenta Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle – anche in chiave grandi navi, che non vogliamo più invadano Venezia, nonostante gli interessi di Zaia e Brugnaro sono altri, ovvero mantenerle alla Marittima nonostante lo specchietto per le allodole della provvisorietà in zona industriale a Marghera. Se c’è qualcuno che vuol preservare la laguna, dicendo no ai giganti del mare ma attraendo solo navi compatibili, questi siamo noi del M5S».
Lo scorso agosto la giunta comunale di Chioggia, a guida 5 Stelle, aveva approvato le proprie linee guida per il protocollo fanghi: «Uno strumento assolutamente necessario a tutela dell’equilibrio dell’ecosistema – continua Baldin – e all’escavo dei canali, che il porto commerciale attende da troppi anni». Grazie al rapporto con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, i fondali della laguna di Chioggia sono stati scavati e i fanghi smaltiti all’isola delle Tresse.
Lo scorso agosto la giunta comunale di Chioggia, a guida 5 Stelle, aveva approvato le proprie linee guida per il protocollo fanghi: «Uno strumento assolutamente necessario a tutela dell’equilibrio dell’ecosistema – continua Baldin – e all’escavo dei canali, che il porto commerciale attende da troppi anni». Grazie al rapporto con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, i fondali della laguna di Chioggia sono stati scavati e i fanghi smaltiti all’isola delle Tresse.
martedì 17 dicembre 2019
RIAPRONO AL PUBBLICO I GIARDINI REALI DI SAN MARCO, DOPO IL RESTAURO INIZIATO CINQUE ANNI FA
Sono stati inaugurati stamane i nuovi Giardini Reali di Venezia nell'area marciana, dopo il complesso lavoro di restauro promosso e realizzato da Venice Gardens Foundation e sostenuto in qualità di main partner da Assicurazioni Generali. Un appuntamento molto atteso a cui sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, Adele Re Rebaudengo presidente di Venice Gardens Foundation, e Philippe Donnet amministratore delegato di Assicurazioni Generali. Presenti inoltre Paolo Pejrone, architetto giardiniere e Alberto Torsello, responsabile del restauro architettonico.
Si tratta di un'area di 5mila metri quadrati circondata dall'acqua, dove il decreto di Napoleone Bonaparte dell'11 gennaio 1807 aveva istituito il progetto di riforma, destinando anche le Procuratie Nuove a sede del Palazzo della Corona. Il percorso di recupero è iniziato nel dicembre 2014 quando, per contrastare il progressivo decadimento del luogo, l’Agenzia del Demanio e la Città di Venezia hanno concesso a Venice Gardens Foundation il compendio monumentale dei Giardini Reali affinché ne curasse il restauro e la conservazione nel tempo.
L'intervento conservativo e di riqualificazione e successiva manutenzione dei Giardini Reali (costo 5.2 milioni di euro, di cui 3 stanziati da Generali, 1 raccolti con fondi privati e 1 da Veritas) ha riguardato sia la parte dedicata specificamente al giardino, che del padiglione neoclassico, progettato dall’architetto Lorenzo Santi nei primi anni dell’Ottocento, oltre a tutto l’arredo funzionale e decorativo.
Il progetto ha previsto la demolizione degli elementi e degli edifici in stato di abbandono, compreso il bunker costruito durante la seconda guerra mondiale e mai rimosso, nonché -sul lato ovest, nell’area ora occupata da strutture edilizie dismesse e allo stato di rudere- il ripristino del ponte levatoio, in cui è stato mantenuto il meccanismo storico di apertura e di chiusura, la ricostruzione della serra composta da un padiglione centrale a pianta circolare, collegata con lo storico Cafehaus, che recupera la sua antica funzione, e della piccola serra, che accoglierà la collezione di piante in vaso e l'attrezzatura per la manutenzione del giardino.
Grazie a Veritas, che ha sviluppato un progetto di sostenibilità e attenzione al consumo idrico, sono inoltre stati allestiti 18 servizi igienici. Numerose nuove piante sono state messe a dimora e dalla prossima primavera saranno un tripudio di colori e di profumi: 22 alberi di alto fusto, 832 arbusti, 6560 erbacee, 3150 bulbose e 68 rampicanti.
Si tratta di un'area di 5mila metri quadrati circondata dall'acqua, dove il decreto di Napoleone Bonaparte dell'11 gennaio 1807 aveva istituito il progetto di riforma, destinando anche le Procuratie Nuove a sede del Palazzo della Corona. Il percorso di recupero è iniziato nel dicembre 2014 quando, per contrastare il progressivo decadimento del luogo, l’Agenzia del Demanio e la Città di Venezia hanno concesso a Venice Gardens Foundation il compendio monumentale dei Giardini Reali affinché ne curasse il restauro e la conservazione nel tempo.
L'intervento conservativo e di riqualificazione e successiva manutenzione dei Giardini Reali (costo 5.2 milioni di euro, di cui 3 stanziati da Generali, 1 raccolti con fondi privati e 1 da Veritas) ha riguardato sia la parte dedicata specificamente al giardino, che del padiglione neoclassico, progettato dall’architetto Lorenzo Santi nei primi anni dell’Ottocento, oltre a tutto l’arredo funzionale e decorativo.
Il progetto ha previsto la demolizione degli elementi e degli edifici in stato di abbandono, compreso il bunker costruito durante la seconda guerra mondiale e mai rimosso, nonché -sul lato ovest, nell’area ora occupata da strutture edilizie dismesse e allo stato di rudere- il ripristino del ponte levatoio, in cui è stato mantenuto il meccanismo storico di apertura e di chiusura, la ricostruzione della serra composta da un padiglione centrale a pianta circolare, collegata con lo storico Cafehaus, che recupera la sua antica funzione, e della piccola serra, che accoglierà la collezione di piante in vaso e l'attrezzatura per la manutenzione del giardino.
Grazie a Veritas, che ha sviluppato un progetto di sostenibilità e attenzione al consumo idrico, sono inoltre stati allestiti 18 servizi igienici. Numerose nuove piante sono state messe a dimora e dalla prossima primavera saranno un tripudio di colori e di profumi: 22 alberi di alto fusto, 832 arbusti, 6560 erbacee, 3150 bulbose e 68 rampicanti.
lunedì 16 dicembre 2019
LE ECOFESTE DI VERITAS IN UN DECALOGO PER IL CORRETTO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI TIPICAMENTE PRODOTTI A NATALE
Gli auguri di Natale da parte di Veritas quest'anno arrivano assieme al decalogo che contiene le indicazioni per conferire correttamente i rifiuti, soprattutto quelli prodotti tipicamente nei prossimi giorni di festa. Dall’invito a non sprecare o buttare cibo, ma a riutilizzarlo in cucina, al giusto conferimento della carta che avvolge i regali e le scatole dei pandori e panettoni, così come il vassoio delle paste e dei pasticcini, a patto naturalmente che sia pulito e non sporco di creme o marmellate. Invece, la carta da regalo tipo cellophane, i nastri decorativi e tutti gli addobbi natalizi dell’albero e del presepe –a patto che siano privi di componenti elettriche ed elettroniche- devono essere conferiti nel rifiuto secco residuo.
Gli alberi di Natale (sintetici e naturali, anche se quelli con le radici potrebbero essere ripiantati) devono essere portati all’Ecocentro di riferimento del proprio Comune, assieme alle luci e agli addobbi con componenti elettriche ed elettroniche. Infine, petardi e botti inesplosi non devono mai essere conferiti tra i rifiuti, o abbandonati in strada o attorno ai cassonetti: sono materiali molto pericolosi e possono scoppiare, ferendo persone e animali, nonché provocando danni alle cose. I venditori di questi materiali hanno l’obbligo di ritirarli gratuitamente. Il decalogo è scaricabile liberamente dal sito di Veritas.
Gli alberi di Natale (sintetici e naturali, anche se quelli con le radici potrebbero essere ripiantati) devono essere portati all’Ecocentro di riferimento del proprio Comune, assieme alle luci e agli addobbi con componenti elettriche ed elettroniche. Infine, petardi e botti inesplosi non devono mai essere conferiti tra i rifiuti, o abbandonati in strada o attorno ai cassonetti: sono materiali molto pericolosi e possono scoppiare, ferendo persone e animali, nonché provocando danni alle cose. I venditori di questi materiali hanno l’obbligo di ritirarli gratuitamente. Il decalogo è scaricabile liberamente dal sito di Veritas.
giovedì 12 dicembre 2019
PASSA L'EMENDAMENTO DEL PD ALLA LEGGE DI BILANCIO, A VENEZIA ALTRI 60 MILIONI PER LA SALVAGUARDIA NEI COMUNI DELLA LAGUNA
Altri 60 milioni di euro per la salvaguardia di Venezia e della laguna. L'emendamento alla legge di bilancio, presentato dai senatori Daniele Manca, Alan Ferrari e Andrea Ferrazzi del Partito Democratico, è stato approvato e comporta nuovi fondi per le opere di manutenzione ordinaria nel capoluogo e nei Comuni della gronda lagunare, rifinanziando la Legge Speciale del 1984. A Venezia verrà pure istituito un centro internazionale di ricerca sui cambiamenti climatici: «Una grande vittoria per la città, oltre il periodo di emergenza», ha dichiarato il senatore Ferrazzi.
mercoledì 11 dicembre 2019
METEO: PRECIPITAZIONI IN ARRIVO, RISCHIO DI NEVE NELLE ZONE INTERNE E PIOGGIA VERSO I LITORALI
Una perturbazione in arrivo nel Veneto potrebbe portare nevicate anche a bassa quota, pur se di lieve entità, tra le giornate di giovedì 12 e di venerdì 13 dicembre. Alla luce di questa situazione meteorologica, il centro funzionale decentrato della Protezione Civile della Regione ha diramato lo stato di attenzione per nevicate a bassa quota, da domani alla serata di dopodomani, per la pianura, le zone collinari, la val Belluna, il Feltrino e l’Alpago. Le previsioni indicano per giovedì, tra la mattina e il primo pomeriggio, probabili deboli precipitazioni nevose fino a fondovalle; in pianura sarà più probabile pioggia verso la costa, neve o pioggia mista a neve nelle zone più interne. Gli eventuali accumuli saranno al più di pochi centimetri. Tra la mattinata e il pomeriggio di venerdì 13 dicembre sarà probabile neve fino a bassa quota, con un rischio minore di neve in pianura.
TERMOVALORIZZATORE DI FUSINA, ERIKA BALDIN (M5S) ATTACCA LA GIUNTA REGIONALE MA ANCHE IL PD
La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin interviene ancora in merito alla possibile attivazione di un termovalorizzatore a Fusina. «
Quando si tratta di passare dalle chiacchiere ai fatti - attacca la consigliera - ovvero di prendere precisi impegni di chiarezza, trasparenze e tutela della salute dei cittadini, la vecchia politica è tutta uguale: basta che girino soldi e tutti sono accordo.
Solo noi del Movimento 5 Stelle ci siamo chiesti perché a Venezia, e per chissà quanti chilometri intorno, si dovrebbero respirare i fumi dello smaltimento di rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia.
Altro che autonomia: l’inceneritore che si vuol costruire sarà un mostro enorme che non serve per il nostro fabbisogno, ma (evidentemente) sarà una pattumiera conto terzi. Solo noi del M5S abbiamo chiesto di eseguire e rendere pubbliche verifiche riguardo fumi, odori, inquinamento del terreno per un impianto che tratterà anche il Pfas, che già ha avvelenato tre province venete. Solo noi abbiamo riportato le valutazioni dei tecnici, che dicono che il termovalorizzatore è un concetto di impianto vecchio di mezzo secolo. Basta bruciare i rifiuti! In tutto il mondo ormai si pensa a massimizzare il riciclo.
Tutto questo lo dicevamo in una mozione presentata ieri in consiglio regionale, a mia firma, che non ci aspettavamo certo che venisse accolta da un maggioranza che pensa solo a farsi vanto dei megaimpianti, ma non volevamo credere alle nostre orecchie davanti alle motivazione addotte dal PD, il quale a parole si erge a difensore del "green" e dice invece che "ciò che serve è una campagna di informazione per spiegare ai cittadini la necessità del progetto”. Capito bene? Non spiegare che cosa si rischia, ma convincere che va bene così! I veneti sappiano chi vuole tutelare veramente ambiente e salute da progetti di incenerimento fuori dal tempo. Sull'ambiente, la salute, la trasparenza noi non cediamo di un millimetro», conclude la nota dell'esponente stellata.
Altro che autonomia: l’inceneritore che si vuol costruire sarà un mostro enorme che non serve per il nostro fabbisogno, ma (evidentemente) sarà una pattumiera conto terzi. Solo noi del M5S abbiamo chiesto di eseguire e rendere pubbliche verifiche riguardo fumi, odori, inquinamento del terreno per un impianto che tratterà anche il Pfas, che già ha avvelenato tre province venete. Solo noi abbiamo riportato le valutazioni dei tecnici, che dicono che il termovalorizzatore è un concetto di impianto vecchio di mezzo secolo. Basta bruciare i rifiuti! In tutto il mondo ormai si pensa a massimizzare il riciclo.
Tutto questo lo dicevamo in una mozione presentata ieri in consiglio regionale, a mia firma, che non ci aspettavamo certo che venisse accolta da un maggioranza che pensa solo a farsi vanto dei megaimpianti, ma non volevamo credere alle nostre orecchie davanti alle motivazione addotte dal PD, il quale a parole si erge a difensore del "green" e dice invece che "ciò che serve è una campagna di informazione per spiegare ai cittadini la necessità del progetto”. Capito bene? Non spiegare che cosa si rischia, ma convincere che va bene così! I veneti sappiano chi vuole tutelare veramente ambiente e salute da progetti di incenerimento fuori dal tempo. Sull'ambiente, la salute, la trasparenza noi non cediamo di un millimetro», conclude la nota dell'esponente stellata.
martedì 10 dicembre 2019
ACTV CERCA NUOVI MARINAI A TEMPO DETERMINATO PER I VAPORETTI DEL SERVIZIO DI NAVIGAZIONE: DOMANDE ENTRO IL 10 GENNAIO
L'azienda veneziana di trasporti pubblici ACTV/AVM ha emesso il bando per l'assunzione a tempo determinato di nuovi marinai destinati al servizio di navigazione. L'avviso è rivolto a candidati di entrambi i sessi per contratti full time su turni a rotazione nell'arco delle 24 ore, festivi compresi. Il marinaio, a bordo dei vaporetti, dei ferry boat e delle motonavi, agli ordini del proprio comandante svolge le attività marinaresche, si occupa della vendita e del controllo dei titoli di viaggio, fornisce informazioni ed assistenza alla clientela, vigila sul rispetto dei regolamenti di bordo. Requisito indispensabile per l’assunzione è l’iscrizione alla Gente di Mare, che si consegue negli uffici della Capitaneria di Porto e non è invece indispensabile per partecipare alla selezione. I requisiti si possono trovare a questo link, la domanda per l’ammissione alla selezione dovrà pervenire ad ACTV entro e non oltre il 10 gennaio 2020, compilata ed inviata esclusivamente on-line attraverso il format presente nel sito web della società www.actv.it
lunedì 9 dicembre 2019
NASCE VENICE SANDS, CONSORZIO DI PROMOZIONE TRA LE SPIAGGE DEL LITORALE VENEZIANO: STAMANE PRESENTAZIONE AL LIDO
Questa mattina all'hotel Ausonia Hungaria del Lido di Venezia gli assessori regionali Federico Caner (turismo) e Gianluca Forcolin (bilancio) hanno tenuto a battesimo il progetto Venice Sands per la promozione turistica delle spiagge del litorale veneziano. Hanno partecipato alcuni dei consorzi di promozione che solcano il litorale, e che saranno coinvolti dal brand unificante: gli strumenti di diffusione saranno le fiere, le testate giornalistiche nazionali e internazionali, il web, la tv.
sabato 7 dicembre 2019
OPERE D'ARTE ALL'ASTA GIOVEDÌ A MESTRE (ESPOSTE DOMANI) PER GARANTIRE ASSISTENZA NOTTURNA E FESTIVA AI MALATI ONCOLOGICI
Domenica 8 dicembre alle ore 16, negli spazi dell'atelier 3+10 in via Cappelletto 20 a Mestre -parallela di via Torino- sarà inaugurata un'esposizione delle opere che l'associazione AVAPO (Associazione tra Volontari di Assistenza ai Pazienti Oncologici) ha messo all'asta per finanziare il progetto "Illumina le notti più buie", destinato a gaantire l'assistenza medico-specialistica ai malati di tumore in tutte le notti e i giorni festivi dell'anno.
L'asta è in programa il 12 dicembre all'hotel Laguna Palace in viale Ancona 2 dalle ore 20.30 (apertura porte ore 19.30), le offerte potranno essere formulate anche telefonicamente contattando i numeri 340 0656731 oppure 333 6725145: il catalogo delle opere è online nel sito di AVAPO.
Le opere sono state donate da molte gallerie d'arte del Veneziano e da European Cultural Centre, e raccolgono artisti nazionali e internazionali: molte opere hanno un valore notevole ma, trattandosi di un'asta benefica, verranno battute in partenza a 50 euro. Ci sarà la possibilità, durante l'esposizione ma anche telefonicamente, di fare offerte pre-asta, proprio per prenotare le opere più importanti.
L'asta è in programa il 12 dicembre all'hotel Laguna Palace in viale Ancona 2 dalle ore 20.30 (apertura porte ore 19.30), le offerte potranno essere formulate anche telefonicamente contattando i numeri 340 0656731 oppure 333 6725145: il catalogo delle opere è online nel sito di AVAPO.
Le opere sono state donate da molte gallerie d'arte del Veneziano e da European Cultural Centre, e raccolgono artisti nazionali e internazionali: molte opere hanno un valore notevole ma, trattandosi di un'asta benefica, verranno battute in partenza a 50 euro. Ci sarà la possibilità, durante l'esposizione ma anche telefonicamente, di fare offerte pre-asta, proprio per prenotare le opere più importanti.
giovedì 5 dicembre 2019
EMERGENZA CASA IN LAGUNA, BALDIN (M5S): «TROVARE SOLUZIONE PER I 16 DELLE MUNEGHETTE E LA FAMIGLIA DI CHIOGGIA»
L'emergenza casa ultimamente si fa sentire più che mai, in particolare in laguna e dopo l’acqua alta, dove le case anche fatiscenti non sempre vengono restaurate, e il costo degli affitti rasenta quote incredibili. È di questi giorni la notizia di uno sgombero che ha coinvolto 16 persone (compresi anziani, invalidi e minori) nel sestiere di Castello da una struttura della Caritas, con gli occupanti che sono finiti addirittura a Marghera, “sradicati” dal centro storico dove hanno sempre vissuto.
Anche in centro storico a Chioggia – riporta la Nuova Venezia – c’è una famiglia con quattro bambini che vive in pochi metri quadri e in condizioni precarie.
«Esorto l’ATER e i Comuni a trovare una soluzione immediata e decorosa a queste emergenze – afferma Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle – prima che possano trasformarsi in “bombe” sociali. Serve evidentemente una politica diversa da quella praticata finora: vivere in case e quartieri decenti, forniti di be servizi, è la base del benessere individuale e collettivo, primo elemento per abbassare la tensione sociale. Disoccupati, pensionati al minimo, studenti e giovani coppie hanno diritto alla residenzialità, magari in social housing, e a non emigrare. Purtroppo anche la legge regionale 39/2017 è un grosso macigno sulla loro strada».
Baldin accoglie con favore i correttivi apportati di recente alla norma, ma ritiene che «occorrano investimenti specifici per la ristrutturazione di ulteriori alloggi di edilizia residenziale popolare, senza considerare che in tutta la Regione vi sono almeno 4mila appartamenti pubblici non abitati. I fondi regionali vanno stanziati per le ristrutturazioni di ciò che già esiste, non per cementificare ancora». Venerdì proprio ATER al museo M9 di Mestre organizza un convegno in tema di rigenerazione degli immobili pubblici nel contesto urbano: «Speriamo non siano solo belle parole – conclude Erika Baldin – ma che si parli di stanziamenti, introduzione di politiche di welfare adeguate alla nuova realtà, diritto alla casa, politiche per mantenere i cittadini legati al proprio territorio di origine».
«Esorto l’ATER e i Comuni a trovare una soluzione immediata e decorosa a queste emergenze – afferma Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle – prima che possano trasformarsi in “bombe” sociali. Serve evidentemente una politica diversa da quella praticata finora: vivere in case e quartieri decenti, forniti di be servizi, è la base del benessere individuale e collettivo, primo elemento per abbassare la tensione sociale. Disoccupati, pensionati al minimo, studenti e giovani coppie hanno diritto alla residenzialità, magari in social housing, e a non emigrare. Purtroppo anche la legge regionale 39/2017 è un grosso macigno sulla loro strada».
Baldin accoglie con favore i correttivi apportati di recente alla norma, ma ritiene che «occorrano investimenti specifici per la ristrutturazione di ulteriori alloggi di edilizia residenziale popolare, senza considerare che in tutta la Regione vi sono almeno 4mila appartamenti pubblici non abitati. I fondi regionali vanno stanziati per le ristrutturazioni di ciò che già esiste, non per cementificare ancora». Venerdì proprio ATER al museo M9 di Mestre organizza un convegno in tema di rigenerazione degli immobili pubblici nel contesto urbano: «Speriamo non siano solo belle parole – conclude Erika Baldin – ma che si parli di stanziamenti, introduzione di politiche di welfare adeguate alla nuova realtà, diritto alla casa, politiche per mantenere i cittadini legati al proprio territorio di origine».
lunedì 25 novembre 2019
VENERDÌ SCIOPERO GENERALE INDETTO DAL SINDACATO USB, TIMORI PER LA FUNZIONALITÀ DI SERVIZI E UFFICI DI VERITAS
Venerdì 29 novembre l'Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero generale dei lavoratori. Di conseguenza quel giorno potrebbero non essere assicurati alcuni servizi: c'è attenzione soprattutto da parte del gruppo Veritas per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, gli ecocentri, gli ecomobili e l'apertura degli sportelli al pubblico. Pertanto, la società multiutility partecipata da 44 Comuni del Veneziano invita la cittadinanza a limitare nel giorno dello sciopero, venerdì 27, il conferimento dei rifiuti per quanto possibile.
sabato 23 novembre 2019
TERMOVALORIZZATORE DI FUSINA, LA GIUNTA VIGILERÀ. «NON BASTA», DICE ERIKA BALDIN (M5S): «OCCORRE NUOVA POLITICA AMBIENTALE»
Avanza a Fusina il termovalorizzatore più grande del Veneto, che sarà messo in grado di bruciare anche a fini energetici oltre 363mila tonnellate l’anno di rifiuti trattati, fra biomasse, fanghi e indifferenziati. Il progetto, che prevede l’ammodernamento e potenziamento di un impianto già esistente e chiuso qualche anno fa, di fatto trasformerebbe la struttura così radicalmente da essere considerata una nuova realizzazione. «Ho presentato una mozione alla giunta regionale - dichiara Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle - affinché vada incontro alle esigenze manifestate da comitati e associazioni, molto preoccupate per le conseguenze ambientali».
Lo scorso 7 novembre, sempre nel contesto dell’iter di approvazione, il vertice della Direzione Ambiente della Regione Veneto inviava una richiesta a Ecoprogetto, al fine di ottenere diverse integrazioni di carattere amministrativo, programmatico e ambientale quanto al progetto. «Prendo atto, ma non è sufficiente», prosegue Baldin. «Chiedo quindi alla giunta azioni concrete per arrivare ad un sistema che abbia quale obiettivo principale la riduzione dei rifiuti, dando priorità al recupero di materia secondo i canoni dell'economia circolare e che premi soprattutto le aziende che cambiano i cicli produttivi. Basterebbe infatti adottare una filiera virtuosa, e il gioco è fatto. È lo stesso rifiuto, che non dovrebbe più essere prodotto», conclude l'esponente stellata.
venerdì 22 novembre 2019
METEO, MALTEMPO NEL WEEKEND. PREALLARME SUL DELTA DEL PO PER LA PIENA, DOMENICA MATTINA ACQUA ALTA A VENEZIA E CHIOGGIA
Ancora un weekend di tempo perturbato in Veneto. Tra sabato pomeriggio e domenica pomeriggio sono previste precipitazioni, anche a carattere di rovescio o locale temporale, specie verso la costa, con quantità consistenti e localmente abbondanti sia sulle zone montane e pedemontane sia nella pianura nordorientale. Nevicherà in quota, sopra i 1800-2000 metri. Il centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto segnala lo stato di pre-allarme (allerta arancione) nelle aree del Delta del Po, interessate dalla propagazione dell'onda di piena del fiume. L’allerta, già da oggi pomeriggio e fino alle ore 14 di domani, interessa tutto il tratto veneto del Po: il transito dell’onda di piena determinerà l’allagamento delle aree golenali non difese da argini, con interessamento delle attività, degli insediamenti, delle infrastrutture presenti.
Viene raccomandato ai Comuni ed agli enti gestori di interdire l'accesso alle golene aperte e chiuse, compreso l'utilizzo delle piste ciclabili ivi presenti, e di mantenere la massima attenzione lungo il corso d'acqua, nonché di valutare l’interdizione al transito di mezzi e persone attraverso i ponti in barche presenti sui rami di Po e di provvedere eventualmente alla loro apertura per il libero deflusso della piena e del materiale flottante trasportato. Fino alla serata di domenica 24 permane lo stato di attenzione sulla rete idrografica secondaria anche nei bacini del Lemene, Livenza e Tagliamento e nel bacino scolante della laguna di Venezia.
Domenica mattina è previsto un picco di marea: alle 8.45 annunciati 140 centimetri a Venezia (punta Salute, pronostico del Centro Maree nel capoluogo) e 141 a Chioggia (Vigo) alla stessa ora, da segnalazione di ISPRA.
Viene raccomandato ai Comuni ed agli enti gestori di interdire l'accesso alle golene aperte e chiuse, compreso l'utilizzo delle piste ciclabili ivi presenti, e di mantenere la massima attenzione lungo il corso d'acqua, nonché di valutare l’interdizione al transito di mezzi e persone attraverso i ponti in barche presenti sui rami di Po e di provvedere eventualmente alla loro apertura per il libero deflusso della piena e del materiale flottante trasportato. Fino alla serata di domenica 24 permane lo stato di attenzione sulla rete idrografica secondaria anche nei bacini del Lemene, Livenza e Tagliamento e nel bacino scolante della laguna di Venezia.
Domenica mattina è previsto un picco di marea: alle 8.45 annunciati 140 centimetri a Venezia (punta Salute, pronostico del Centro Maree nel capoluogo) e 141 a Chioggia (Vigo) alla stessa ora, da segnalazione di ISPRA.
martedì 19 novembre 2019
GIOVEDÌ E VENERDÌ VISITE GRATUITE ALLA BIENNALE D'ARTE PER I RESIDENTI NEL COMUNE DI VENEZIA
La Biennale di Venezia, in concomitanza della solennità della Madonna della Salute, offre la possibilità ai residenti nel Comune di Venezia di visitare gratuitamente la 58^ Esposizione Internazionale d’Arte nelle giornate di giovedì 21 e venerdì 22 novembre. Per accedere all’Esposizione è necessario prelevare il biglietto, presentando alle biglietterie dei Giardini o dell’Arsenale un documento d’identità valido, che certifichi la residenza (non vale la tessera Imob). Il biglietto consente un solo ingresso in ciascuna delle due sedi espositive, Giardini o Arsenale.
lunedì 18 novembre 2019
ALLERTA METEO NEI BACINI IDROGRAFICI DELLA REGIONE VENETO, COMPRESI IL BASSO BRENTA-BACCHIGLIONE, CON PRECIPITAZIONI DIFFUSE
Il centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto, in considerazione delle previsioni meteorologiche, ha emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica ed idraulica, decretando lo stato di preallarme per i bacini Alto Piave, Piave Pedemontano (stato di attenzione per situazione idrogeologica), Alto-Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta–Bacchiglione, Livenza, Lemene e Tagliamento. Le previsioni indicano nel pomeriggio-sera di oggi precipitazioni in progressiva estensione e moderata intensificazione nella serata e nella notte. Domani tempo in prevalenza perturbato con precipitazioni diffuse, frequenti, di quantità localmente abbondanti sulle zone prealpine e nella pianura nord-orientale. Sempre domani, probabili fenomeni anche a carattere di rovescio o locale temporale, in particolare nella pianura nord-orientale. Venti moderati/tesi da nordest sulla pianura, a tratti da sudest sulla costa e pianura limitrofa. Dalla tarda serata di martedì, precipitazioni in attenuazione e diradamento a partire da ovest.
giovedì 14 novembre 2019
SERVIZI SANITARI DELL'ULSS 3 SERENISSIMA A PIENO REGIME A VENEZIA ANCHE NELLE ORE TERRIBILI DELL'ACQUA ALTA
Il direttore generale dell'ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben, ha espresso un plauso e un ringraziamento agli uomini e alle donne del 118, con cui è rimasto in contatto nelle ore febbrili dell'acqua alta. «Grazie alle forze dell'ordine - scrive Dal Ben in una nota - e in particolare alla Capitaneria di Porto e ai Vigili del Fuoco, che anche in questa emergenza hanno affiancato i mezzi e il personale del 118, consentendo loro di arrivare là dove le condizioni estreme sembravano impedire ogni accesso. La notte fra mercoledì e giovedì è stata segnata da una complessità eccezionale, e purtroppo anche dal lutto, ma in questo scenario non si sono aggiunti per fortuna altri significativi infortuni o incidenti collegati direttamente al maltempo furioso. Il servizio di emergenza-urgenza ha comunque affrontato, anche nella notte, le consuete necessità di soccorso e di assistenza della popolazione. Lo ha fatto attuando i propri protocolli speciali, e mettendosi a disposizione indipendentemente dalle condizioni atmosferiche avverse, garantendo così i servizi necessari grazie all'impegno degli operatori, alla collaborazione delle forze dell'ordine, alle dotazioni garantite dal servizio sanitario regionale".
Attualmente la situazione è sotto controllo: il 118 comunque continua ad operare in protocollo meteo avverso, con il dislocamento strategico delle idroambulanze per servire le varie parti della città, e valutando di volta in volta l’ospedalizzazione dei pazienti a Venezia o a Mestre. Stretta è la comunicazione con Croce Verde Venezia per il supporto reciproco. Si contano ora i danni alle strutture, in particolare ai pontili sanitari, messi a dura prova dalla nottata suddetta: danni limitati si sono registrati all'ospedale Civile di Venezia, dove è finito sott'acqua in particolare il lungo corridoio San Domenico al piano terra. L'eccezionale livello raggiunto dall'acqua ha fatto sì che l’acqua alta arrivasse a lambire anche i locali del Pronto Soccorso, normalmente non interessati dal fenomeno, dove peraltro le attività sono proseguite senza interruzione.
Garantiti con regolarità tutti i servizi ai degenti nei padiglioni; rallentati quelli "secondari", quali i trasferimenti dei pazienti non urgenti, che ovviamente sono stati interrotti nelle ore del picco e sono ripresi non appena le condizioni lo hanno consentito in sicurezza; ambulatori e servizi per gli utenti non degenti hanno gestito già da martedì le richieste di chi ha inteso rimandare, per le difficoltà nel raggiungere i servizi, le prestazioni prenotate per le due giornate. L'acqua alta ha invaso anche un'area vasta del piano terra della sede distrettuale all'ex Giustinian: anche qui sono state rimandate alcune prestazioni programmate, per l’ostacolo caratterizzato dall’acqua nei locali e per la necessità di verificare la messa in sicurezza delle strumentazioni utilizzate, in particolare quelle radiologiche, sulle quali sono stati necessari ieri alcuni interventi di riparazione e reset. «L'intera Unità Sanitaria è impegnata - conclude Dal Ben - a collaborare tra i diversi territori e sedi, a supporto dei servizi nell'area lagunare che sono stati decisamente sotto pressione».
Attualmente la situazione è sotto controllo: il 118 comunque continua ad operare in protocollo meteo avverso, con il dislocamento strategico delle idroambulanze per servire le varie parti della città, e valutando di volta in volta l’ospedalizzazione dei pazienti a Venezia o a Mestre. Stretta è la comunicazione con Croce Verde Venezia per il supporto reciproco. Si contano ora i danni alle strutture, in particolare ai pontili sanitari, messi a dura prova dalla nottata suddetta: danni limitati si sono registrati all'ospedale Civile di Venezia, dove è finito sott'acqua in particolare il lungo corridoio San Domenico al piano terra. L'eccezionale livello raggiunto dall'acqua ha fatto sì che l’acqua alta arrivasse a lambire anche i locali del Pronto Soccorso, normalmente non interessati dal fenomeno, dove peraltro le attività sono proseguite senza interruzione.
Garantiti con regolarità tutti i servizi ai degenti nei padiglioni; rallentati quelli "secondari", quali i trasferimenti dei pazienti non urgenti, che ovviamente sono stati interrotti nelle ore del picco e sono ripresi non appena le condizioni lo hanno consentito in sicurezza; ambulatori e servizi per gli utenti non degenti hanno gestito già da martedì le richieste di chi ha inteso rimandare, per le difficoltà nel raggiungere i servizi, le prestazioni prenotate per le due giornate. L'acqua alta ha invaso anche un'area vasta del piano terra della sede distrettuale all'ex Giustinian: anche qui sono state rimandate alcune prestazioni programmate, per l’ostacolo caratterizzato dall’acqua nei locali e per la necessità di verificare la messa in sicurezza delle strumentazioni utilizzate, in particolare quelle radiologiche, sulle quali sono stati necessari ieri alcuni interventi di riparazione e reset. «L'intera Unità Sanitaria è impegnata - conclude Dal Ben - a collaborare tra i diversi territori e sedi, a supporto dei servizi nell'area lagunare che sono stati decisamente sotto pressione».
martedì 12 novembre 2019
L'ACQUA ALTA ALLAGA LA BASILICA DI SAN MARCO, È LA SESTA VOLTA CHE ACCADE IN 1200 ANNI
L'acqua alta che ha allagato piazza San Marco a Venezia ha invaso anche la Basilica, entrando nel nartéce. Un evento raro, a dispetto invece della frequenza -peraltro in aumento- del fenomeno dell'acqua alta: stando alla stessa Procuratoria di San Marco, l'allagamento di oggi della Basilica ha solo cinque precedenti in tutta la sua storia, iniziata nel IX secolo con il doge Giustiniano Partecipazio che la eresse per custodire le spoglie di San Marco evangelista. Sei volte dunque in 1200 anni, ma il dato allarmante è che, di queste, tre si sono verificate negli ultimi 20 anni, l'ultima il 30 ottobre 2018, quando l'acqua invase alcune decine di metri quadri del millenario pavimento a mosaico marmoreo, di fronte all'altare della Madonna Nicopeia, e soprattutto inondò completamente il battistero e la cappella Zen arrivando ben 90 cm sopra il pavimento mosaicato del nartece e bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. Più di 250 volte all'anno l'acqua invade la piazza: con 90 cm quasi due terzi della sua superficie è allagata, con 100 cm (in media 7 volte all'anno) la piazza e gli spazi circostanti sono quasi completamente sommersi. Fino a invadere l'intera Basilica: come successo, tra i vari episodi, nel '500, a metà dell'800 e nella drammatica alluvione del 1966.
lunedì 11 novembre 2019
DEPOSITO DI GNL A PORTO MARGHERA, I MINISTERI APPROVANO LA COMPATIBILITÀ AMBIENTALE DEL PROGETTO
Il quotidiano online Venezia Today riporta che è stata approvata la compatibilità ambientale per il progetto Venice LNG, che realizzerà un deposito di stoccaggio di gas naturale liquido (gnl) a Porto Marghera. I ministeri dell'Ambiente e dei Beni Culturali hanno dato l'ok alla società Decal, esecutrice del progetto, prima che sopravvenga l'autorizzazione unica da parte del ministero per lo Sviluppo. Il gnl è un gas alternativo al petrolio e ai suoi derivati, ed è considerata la forma di energia più pulita e affidabile. Il deposito avrà una capienza di 32mila metri cubi.
sabato 9 novembre 2019
ERIKA BALDIN (M5S): PERCHÉ A FUSINA SI VUOI COSTRUIRE UN TERMOVALORIZZATORE CHE NON SERVE AL VENETO?
Alla Direzione Ambiente della Regione Veneto è pervenuto un progetto per riattivare l’inceneritore di Fusina che aveva chiuso i battenti nel 2014. A chiedere la valutazione d’impatto ambientale è Ecoprogetto, partecipata del gruppo Veritas, che intende realizzare il termovalorizzatore più grande del Veneto con 374mila tonnellate annue di rifiuti trattati, fra biomasse legnose, CSS, fanghi e percolati di discariche.
«Non ci stiamo», esordisce Erika Baldin, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale. «Il Veneto - continua Baldin - è una terra che sta differenziando molto, non si capiscono quindi le ragioni per un termovalorizzatore così grande, se non con l'arrivo di rifiuti da altre regioni. L'impianto dovrebbe trattare 90mila ton all'anno di fanghi, ma nel territorio interessato se ne producono appena 39 mila...
Da dove verranno gli altri fanghi? Mentre tutta Europa, grazie anche alla precisa direttiva del Parlamento di Bruxelles, sta andando verso la chiusura di questi sistemi, da queste parti si insiste con metodi vecchi e assai inquinanti. I sindaci interessati, dalla Riviera a Venezia, cosa dicono? La pianura padana per quanto riguarda l’inquinamento è in una situazione di allarme costante. Bruciare rifiuti e inquinare ulteriormente è da incoscienti! Noi del Movimento 5 Stelle non lo permetteremo. Pensiamo invece sia necessario che tutte le Regioni operino cambiamenti nei cicli produttivi, facendoli diventare virtuosi attraverso buone pratiche ecologiche -che diventano anche economiche- e iniziando a differenziare ulteriormente con il riciclo, come chiede l’ONU nell’Agenda 2030».
Da dove verranno gli altri fanghi? Mentre tutta Europa, grazie anche alla precisa direttiva del Parlamento di Bruxelles, sta andando verso la chiusura di questi sistemi, da queste parti si insiste con metodi vecchi e assai inquinanti. I sindaci interessati, dalla Riviera a Venezia, cosa dicono? La pianura padana per quanto riguarda l’inquinamento è in una situazione di allarme costante. Bruciare rifiuti e inquinare ulteriormente è da incoscienti! Noi del Movimento 5 Stelle non lo permetteremo. Pensiamo invece sia necessario che tutte le Regioni operino cambiamenti nei cicli produttivi, facendoli diventare virtuosi attraverso buone pratiche ecologiche -che diventano anche economiche- e iniziando a differenziare ulteriormente con il riciclo, come chiede l’ONU nell’Agenda 2030».
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