giovedì 16 luglio 2020

ZAIA: «IN VENETO LE REGOLE DI SALUTE PUBBLICA VENGONO AGGIRATE DA PERSONE INFETTE. URGENTE IL LORO FERMO PER LEGGE»

Il presidente della giunta regionale Luca Zaia inasprisce i toni riguardo la "rimonta" del Coronavirus registrata in questi giorni. «Sta succedendo quello che si sperava non accadesse - commenta - ma che avevamo a più riprese paventato potesse essere un grave pericolo: i cittadini stranieri rappresentano il focolaio più grande registrato in Veneto dalla fine del lockdown, con decine di positivi e numeri che possono ancora crescere. In questa situazione già preoccupante, si verificano poi gravissime illegalità, ovvero positivi asintomatici che si rendono irreperibili ai controlli e in alcune occasioni arrivano a rifiutare le cure che vengono loro offerte, o a violare l’isolamento fiduciario. Vanno assolutamente fermati».
Il presidente del Veneto si chiede ad esempio quali test vengano praticati: «Di qualsiasi nazionalità siano, quale che sia il mezzo di trasporto utilizzato, da qualsiasi area provengano - prosegue Zaia - mi chiedo come mai non si provveda immediatamente al controllo e, se necessario, al fermo alla frontiera di queste persone, utilizzando le leggi vigenti o, qualora indispensabile, approvando con assoluta urgenza norme specifiche. Esiste un piano di sanità pubblica che va fatto rispettare ad ogni costo, nell’interesse delle stesse persone infette e dell’intera comunità civile, perché se c’è un modo per far tornare il Covid-19 è proprio quello di permettere ai positivi di girare indisturbati, mentre invece vanno fermati»

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