giovedì 23 luglio 2020

ISPEZIONI DELLO SPISAL NELLE IMPRESE METROPOLITANE, SOLO L'1% NON ERA IN REGOLA CON LE NORME ANTI COVID

Il Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPISAL), l’ente dell’ULSS 3 Serenissima preposto alla sicurezza negli ambienti di lavoro, verifica costantemente il rispetto delle regole imposte dal contrasto al Coronavirus nei luoghi di lavoro. Il piano SPISAL dell’ULSS 3 monitora i luoghi in cui sono riprese le attività produttive dal 16 marzo: da quando il piano è attivo, sono ben 1871 le aziende verificate quanto alle condizioni in cui si trovano a lavorare i quasi sessantamila dipendenti.
«Guardia alta, in una fase di incertezza: lo SPISAL – sottolinea il direttore generale, Giuseppe dal Ben – sta costantemente verificando, con ispezioni mirate entro aziende sia pubbliche che private, che siano attive tutte le buone pratiche per permettere a chi lavora di farlo in sicurezza. Il bilancio è positivo, e certifica che la collaborazione tra l’ULSS 3 e la produzione può portare a situazioni fin qui virtuose, a garanzia di tutto il territorio e di tutti i cittadini».
Lo SPISAL si è mosso in primo luogo con l’intento di sostenere le imprese nella fondamentale necessità di introdurre nuove modalità negli ambienti di lavoro: «Mentre le attività riprendevano con l'epidemia ancora in corso – sottolinea il direttore generale – era in primo luogo necessario spiegare in quale modo si poteva continuare a lavorare pur in presenza del pericolo del contagio: lo SPISAL ha quindi fornito ad ogni azienda, anche a quelle direttamente sottoposte a verifica, tutte le indicazioni operative quanto alle misure di prevenzione che era necessario attuare».
Le 1871 ispezioni effettuate hanno avuto anche l’intento di verificare l’attuazione di queste misure, e di sanzionare chi non le avesse adottate in pieno. Da questo punto di vista, la situazione - prosegue Dal Ben - «fa onore alle imprese: su 1861, solamente 18 sono state le verifiche che si sono concluse con un rapporto che evidenziava inosservanze delle regole; in 978 casi lo SPISAL ha invece indicato all’azienda ispezionata una o più azioni migliorative nelle misure di contrasto al contagio».
Conclude il direttore dello SPISAL, dottor Teresio Marchì: «Il Servizio, nel corso delle ispezioni, verifica il rispetto delle norme vigenti secondo ogni aspetto. Controlla quanto accade nelle aziende quanto all’igiene delle mani, all’igiene respiratoria, alla distanza tra i lavoratori; verifica che siano presenti opuscoli e segnali di contrasto al contagio; suggerisce e chiede il rispetto delle migliori misure organizzative quanto alla regolamentazione dell’accesso agli spazi comuni, all'igienizzazione degli spogliatoi, alla pianificazione di orari di ingresso e uscita scaglionati, alla sospensione di viaggi di lavoro, alle modalità più idonee di accesso dei fornitori».

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