venerdì 10 luglio 2020

IL GIORNO DEL MOSE, TUTTE LE PARATOIE ALZATE. IL PREMIER CONTE A VENEZIA E A PELLESTRINA

Alle 10.45 di questa mattina tutte le 78 paratoie del Mose alle bocche di porto di Chioggia, Malamocco, Lido e Treporti si sono alzate contemporaneamente nella grande prova generale per il funzionamento del sistema di difese mobili.

Ad assistere alle operazioni, nella control room creata all'isola artificiale davanti a Sant'Erasmo, il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, i ministri d'Incà, Lamorgese e de Micheli, il presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia e una folta delegazione governativa e amministrativa.

La cerimonia ha avuto inizio alle 10, con gli interventi politici a 17 anni dalla posa della prima pietra: a debita distanza -nel bacino di San Marco- sono stati contenuti i contestatori dei comitati No Mose e No Grandi Navi. Le manovre sono scorse nella piena normalità, in sincronia tra tutte le postazioni, e garantite dal supporto logistico e di sorveglianza delle Capitanerie di Porto.

Nel suo discorso, Conte ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato alla costruzione dell'opera, affermando il valore della mano pubblica nel conservare luoghi unici come Venezia e la laguna. «Siamo all'ultimo miglio e ci siamo assunti la responsabilità di terminare velocemente il Mose. Anche chi lo ha contestato deve augurarsi che funzioni», ha detto il premier.

Da parte sua, il presidente del Veneto Zaia ha ricordato le traversie anche giudiziarie in cui è incappato l'iter realizzativo, e rivendicato la questione di chi dovrà gestire il sistema, auspicando il ripristino del Magistrato alle Acque che era stato soppresso dal governo Renzi.
Al termine della performance, il presidente Conte e la delegazione al seguito hanno fatto visita all'abitato di Pellestrina, dopo otto mesi dall'acqua alta eccezionale che per l'ennesima volta ha messo in ginocchio l'isola: la verifica degli interventi già attuati, con i fondi assegnati a privati, imprese ed enti pubblici, si è accompagnata questa volta al desiderio che proprio il Mose entri in funzione prima del 2021, anche a scongiurare che mai più possano tornare episodi del genere.

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