venerdì 17 luglio 2020

RACCOLTA DIFFERENZIATA, LE CITTÀ DI VERITAS OLTRE IL 73.5%: CONA E MIRA TRA I COMUNI PIÙ VIRTUOSI, MA SI PUÒ ANCORA MIGLIORARE

Il gruppo Veritas ha fornito gli ultimi dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti nel primo semestre del 2020, all'interno dei 44 Comuni del Veneziano gestiti dalla società multiutility. La media è del 73.57%, con l'82% dei materiali raccolti effettivamente poi riciclati: il resto (15%) è recupero energetico dal css prodotto a Fusina dal trattamento del rifiuto secco residuo, oltre al 3% che va conferito in discarica. La media nazionale per quest'ultimo aspetto si aggira attorno al 50%.
Il Comune più virtuoso si rivela Fossalta di Piave con il 90.73%, seguita da Ceggia con l'89.79%, Cona (87.28%), Mira (86.5%) e San Donà di Piave (86.26%). Sono 13 Comuni a superare l’80%: la stessa Venezia, per il terzo anno consecutivo, è stata dichiarata da ISPRA la prima Città Metropolitana e il primo grande Comune d’Italia per raccolta differenziata.
Buone notizie arrivano anche dai dati sulla tracciabilità delle filiere, che Veritas certifica, attraverso un ente terzo, fin dal 2014. È stato avviato a recupero il 95% della carta e del cartone raccolto in maniera differenziata, il 79% del vetro, il 92% della plastica, il 95% dei metalli, il 67% del secco residuo, mentre il 98% del legno è diventato pannello truciolare per l’industria del mobile. Per quanto riguarda, invece, le frazioni umide, il 35% del verde e ramaglie e l’11% dell’organico sono stati trasformati in compost e da quest’ultimo è stato ricavato biogas per oltre 17mila MWhp di energia.
Tuttavia, nelle raccolte resta ancora molto alta la quantità di scarti e materiali differenziabili: dal migliaio di analisi merceologiche effettuate da Veritas risulta infatti che circa la metà del rifiuto secco è composto da materiale ancora riciclabile che, comunque, i successivi trattamenti meccanici riescono a separare e ad avviare al recupero. Inoltre, il 6% della carta, il 18% di vetro, plastica e lattine, l’8% di plastica e lattine, il 14% della plastica e il 3% del rifiuto organico sono frazioni estranee, quindi scarti ed errori, che non possono essere riciclate. Serve dunque uno sforzo aggiuntivo da parte di tutti per separare meglio i rifiuti, facendo crescere la percentuale di raccolta differenziata e diminuire la quantità di secco residuo.
Tuttavia, nonostante le alte percentuali di differenziata, la recessione che sta colpendo i mercati mondiali e il crollo del prezzo di alcuni materiali (carta e plastica su tutti) non permettono di alleggerire il costo del servizio, quindi le bollette dei rifiuti a carico dei cittadini. Per contenere i costi è quindi più che mai importante (anzi, essenziale) svolgere bene la differenziata, dividendo con cura i materiali ed eliminando gli scarti, in modo da ridurre la quantità di rifiuto secco. Inoltre, è importante evitare di abbandonare in strada o nell’ambiente rifiuti e materiali ingombranti, il cui recupero comporta costi aggiuntivi a carico della collettività e non degli incivili e maleducati autori di questi gesti.

5 commenti:

  1. Perché se non abbiamo nessun tornaconto economico dobbiamo continuare a fare la differenziata??
    Tanto vale fare più termovalorizzatori e BRUCIARE TUTTO, potremo usufruire così del teleriscaldamento, come da decenni fanno a Brescia (il teleriscaldamento consente oggi di riscaldare circa il 70% degli edifici cittadini).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. DOBBIAMO differenziare il più possibile. Con una differenziata spinta in discarica arriva pochissimo e le risorse possono essere recuperate. Senza contare che ormai è evidente anche all'ultimo degli imbecille che il pianeta non può più sostenerci e o ci mettiamo in testa di ragionare o taglieremo definitivamente il ramo dove stiamo.

      Elimina
    2. La differenziata, come è stata studiata e realizzata è solo un BLUFF.
      L’imbecille è colui che ancora crede alle balle che ci raccontano. Facciamo un esempio: i demagoghi ci hanno rotto i “cabasisi” perché secondo loro la plastica in quanto tale è da eliminare dalla faccia della terra. Si è visto con la crisi del corona virus quanto bisogno invece c’è della plastica. Persino i bar hanno usato servire il caffè nelle tazzine di plastica. E allora, se c’è bisogno della plastica, se non si riesce per vari motivi (anche economici) a fare la differenziata, briciamola nei termo valorizzatori e usiamo il calore della combustione per il riscaldamento dei fabbricati.

      Elimina
    3. “è evidente anche all'ultimo degli imbecilli” che questa differenziata cervellotica come è concepita è un disastro.
      Abbiamo iniziato anni fa la differenziata con buon senso, siamo arrivati adesso ad una cernita impossibile da eseguire.

      Elimina
  2. Dalla mia finestra scorgo un panorama di 6 cassonetti per la differenziata: uno per la carta, due per l’umido, uno per le ramaglie, uno per il secco, uno per il vetro, la plastica e lattine.
    Per la raccolta usano mezzi diversi (è logico) quindi alla sera e di notte fonda c’è un via vai di camion che lambiscono le mura da condominio i cui cassoni arrivano e superano le finestre del primo piano con un casino e un rumore assordante.

    Detto ciò, diamo una occhiata a come si deve fare la raccolta differenziata. Nel sito di Veritas “dove lo butto” ci sono le indicazioni. Armiamoci di pazienza e leggiamo alcuni esempi.
    - Agende: nel cassonetto della carta, previo togliere le copertine di plastica che vanno gettate nel cassonetto della plastica, o pelle che vanno gettate nel secco.
    - Tetra Pack (latte, succhi, vino, panna): nel cassonetto della carta, previo togliere i tappi che vanno gettati nel cassonetto della plastica (se sono di plastica.
    - Tettarelle/ ciucci: nel cassonetto del secco.
    - Tintura (per capelli, abiti, scarpe) all’Ecocentro/Ecomobile.
    - Cartone per pizza pulito e spezzettato: nel cassonetto della carta.
    - Cartone per pizza sporco e spezzettato: nel cassonetto dell’umido.
    - Cartelle portadocumenti (di plastica): nel cassonetto del secco:
    ……e via di questo passo. Divertitevi a sfogliare, sembra l’enciclopedia Treccani.

    SONO SOLO MATTI DA LEGARE!

    RispondiElimina