sabato 1 gennaio 2022
"RESIDENZA" ad AURONZO MA ABITAVANO ALTROVE. NEI GUAI FAMIGLIE DI CHIOGGIA, MIRA, DOLO
I finanzieri della tenenza di Auronzo di Cadore, nel bellunese, controllando gli importi delle utenze di alcuni residenti hanno verificato che i consumi non erano congrui ma quasi nulli durante tutto l’anno diventando più alti e in linea con altri residenti sempre e solo negli stessi periodi, le festività natalizie e il periodo estivo. È scattata quindi una serie di accertamenti in collaborazione con la Polizia Locale la quale ha eseguito numerosi sopralluoghi rivelando una presenza discontinua, non collegabile a una stabile residenza. A quanto scrive il Corriere del Veneto sono stati quindi individuati 42 falsi residenti, i quali usavano le abitazioni come case per le vacanze dove andare a trascorrere le ferie. Di questi 42, 18 sono i nuclei familiari che effettivamente risiedono nella provincia di Venezia, 11 dei quali sono originari della Città Metropolitana di Venezia, tra di essi anche Chioggiotti, di Mira, Noale e del Veneziano.
I furbetti della montagna, dichiarando la residenza, pur non avendola, non pagavano l’IMU per la seconda casa e potevano inoltre usufruire delle tariffe in vigore per i residenti per quanto riguarda alcune utenze, oltre che beneficiare di sconti sulle richieste di mutuo, e poter usufruire della casa di montagna durante i lockdown quando non si poteva uscire dal comune se non per tornare nell’abitazione di residenza.
Le abitazioni non erano neppure state inserite nelle dichiarazioni dei redditi.
Il controllo effettuato ha permesso di recuperare 133 mila euro di IMU non versata oltre 50 mila euro di imposte. I controlli si sposteranno ora in altre aree di montagna dove si presume possano venire alla luce situazioni analoghe.
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