Il consiglio regionale veneto vota oggi la nuova legge in materia di contrasto ai disturbi dovuti all’abnorme diffusione del gioco d’azzardo patologico. La nuova disciplina consente incentivi comunali per chi rimuove le slot dal proprio bar o dalla rivendita di tabacchi. La Regione stima circa 32mila giocatori ad alto tasso di problematicità, il 90% dei quali non si rivolge ai servizi per uscirne. Salgono anche le sanzioni previste per chi non si mette in regola.
A proposito del monte ore, il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle ha votato contro il disegno di legge perché «troppo lassista quanto al periodo di sospensione giornaliero. La legge portata in aula dalla maggioranza – spiega la consigliera Erika Baldin – prevede solo 6 ore di chiusura, motivate da un’intesa tra lo Stato e le Regioni che secondo noi non ha vigore. Votiamo contro anche perché non è stato accettato un mio emendamento, il quale postulava l’aumento ad almeno 10 ore della sospensione quotidiana». Baldin si è riservata di presentare un nuovo emendamento che farebbe salve le prerogative dei Comuni nell’estendere il blocco delle slot anche oltre le 6 ore, qualora sussistano ragioni di maggiore tutela dei cittadini. «Con la ludopatia non si scherza – commenta l’esponente del MoVimento – perché tante famiglie venete vengono segnate nel profondo, non solo a livello economico ma della coscienza di sé. Questa legge non fa passi avanti, perché in pratica è un condono che fa salve le sale esistenti e quindi un favore alle lobby».
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