domenica 1 settembre 2019

PRESENTATO ALLA MOSTRA DEL CINEMA IL CORTOMETRAGGIO SULL'INCLUSIONE OCCUPAZIONALE NELLE SPIAGGE VENETE

Ha riscosso l’attenzione della 76^ Mostra del Cinema di Venezia il cortometraggio “I passi per la vita”. Si tratta di un film realizzato lungo le spiagge venete, riguardante l’esperienza di inserimento occupazionale e di integrazione sociale messa a punto dalle ULSS litoranee e che ha coinvolto per la prima volta un gruppo di giovani con disabilità, in veste di operatori turistici. Il corto è stato presentato ieri nello spazio della Regione Veneto all’hotel Excelsior, alla presenza dell’assessora regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali Manuela Lanzarin e di quello al Turismo Federico Caner. Erano presenti anche i direttori generali Carlo Bramezza, dell’ULSS 4 Veneto Orientale (capofila del progetto) e Antonio Compostella dell’ULSS 5 Polesana, assieme al direttore dei servizi sociosanitari dell’ULSS 3 Serenissima Gianfranco Pozzobon.
«Il cortometraggio - sottolinea l'assessora Lanzarin - è un biglietto da visita per le bellezze della costa veneta ma anche per l’attenzione all’inclusione che c’è nel territorio. L'opera ha grandissima potenzialità comunicativa, per questo abbiamo l’idea di diffonderlo nelle scuole e non solo: in collaborazione con l’assessore alla Cultura Corazzari, faremo in modo che nell’ambito dell’iniziativa "Vola al cinema" possa essere proiettato nelle sale cinematografiche prima degli spettacoli.

Il messaggio è quello di un progetto vero, che vede 50 ragazzi con disabilità partecipare a un percorso di inserimento lavorativo nelle strutture di ricezione turistica lungo il litorale veneto; per alcuni di loro l’esperienza ha portato anche ad un’assunzione definitiva. Ha un alto valore educativo prima ancora che promozionale».
Continua l'assessore Caner: «Questa proiezione conferma anche il raggiungimento di un obiettivo, perché volevamo fare delle spiagge venete il litorale inclusivo più lungo d’Italia e ci siamo riusciti. Ci sono 37 milioni di persone in Europa con disabilità che devono avere la possibilità di godere di una vacanza, supportati da servizi, strutture e professionisti dedicati. Questo significa essere competitivi sul piano dei servizi. Il progetto è partito dalle spiagge, ma già stiamo pensando a come estenderlo anche alla montagna e ai laghi».

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