Hanno statistiche degne di un Commissariato distaccato di una grande città, garantiscono la sicurezza dei cittadini nell’area delle stazioni ferroviarie e a bordo dei convogli, ma sono ancora sprovvisti dei cinturoni della divisa operativa e non hanno nemmeno lo spray urticante e le fascette. Sono gli uomini e le donne della Polizia Ferroviaria di Mestre, Venezia e Portogruaro: quasi alla fine del 2019 mancano ancora i cinturoni della divisa operativa, e gli operatori della Polfer sono completamente sprovvisti anche dello spray urticante utile in caso di aggressioni, sempre più quotidiane, da utilizzare in ambienti aperti. Lo denuncia il sindacato FSP Polizia di Stato: "Senza voler parlare di pistola elettrica Taser - si legge in una nota - gli agenti della Polfer sono anche sprovvisti delle fascette in velcro, pur avendo fatto i corsi per utilizzarle, molto utili per immobilizzare persone violente e aggressive.
Durante questi mesi estivi ci sono stati diversi episodi a Mestre che hanno visto gli agenti della Polfer intervenire a mani nude, e solo grazie all’esperienza e alla professionalità sono riusciti a non farsi male per calmare delle persone esagitate e violente, che nemmeno di fronte alla divisa si calmavano e che necessitavano di essere curate dal personale medico intervenuto. Per questo è quantomeno necessario che anche le specialità, in questo caso la Polfer, siano dotate degli strumenti di lavoro e di difesa indispensabili per scongiurare il pericolo di farsi male e per evitare il corpo a corpo con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Su tali questioni saremo pronti a dar battaglia affinché anche il personale della Polfer sia messo nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza duranti i turni di lavoro, specialmente nelle ore serali e notturne, a causa della presenza di sbandati senza meta. E non se la passa meglio la Polizia Stradale, che nei giorni scorsi si è vista consegnare un paio di pantaloni della divisa che hanno “solo” 32 anni...".
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