mercoledì 18 settembre 2019

SCHIANTO NAUTICO MORTALE AL LIDO, RECUPERATO STAMANE LO SCAFO OFFSHORE DI FABIO BUZZI: FORSE UN ERRORE DI MISURAZIONE

È avvenuto stamane, dalla bocca di porto del Lido fino ai cantieri dell’impresa chioggiotta Ivano Boscolo Bielo nel canale della Scomenzera a Venezia, il recupero dello scafo offshore che ieri sera attorno alle ore 21 ha impattato contro la diga lunata a protezione delle opere del Mose, causando la morte di tre persone a bordo e il ferimento di una quarta. L’imbarcazione proveniva da Montecarlo, da dove era partita ieri mattina alle 9 per cercare il record sulla tratta tra il Principato e Venezia: a poche centinaia di metri dalla riva l’impatto con la lunata, che il natante ha scavalcato sbalzando gli occupanti fin dall’altra parte, mentre a terra i cronometristi erano già pronti a rilevare la prestazione.
Lo schianto è stato fatale a Fabio Buzzi, 76 anni, pioniere della motonautica italiana, sviluppatore di tanti progetti innovativi con la sua FB Design: assieme a lui hanno perso la vita Luca Nicolini e l’olandese Eric Hoorn, mentre Mario Invernizzi -che pure è stato scaraventato sugli scogli- è rimasto gravemente ferito ma non in pericolo di vita. In una seconda imbarcazione al seguito stava il genero di Buzzi, Roberto Rizzo, oltre a Marco Tassara e all’inglese John Ryan, inizialmente annoverato tra le vittime ma per fortuna salvo. Dall’esatto rilievo dell’urto sullo scafo e dalle modalità con cui si è distorta l’elica le indagini stabiliranno la causa dell’impatto: nell’ambiente non si esclude un errore di calcolo e di misurazione, nonostante i navigatori fossero esperti sia a vista sia con sistema gps, che lo stesso Buzzi aveva perfezionato e praticato in occasione dei numerosi raid fluviali Pavia-Venezia.

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