giovedì 22 novembre 2018

GIORNATA DEL MALATO DI PARKINSON, LE PAROLE DEL PRIMARIO DELLA NEUROLOGIA DI MIRANO BARTOLOMEI

Locandina Giornata del Parkinson
La Malattia di Parkinson è una delle patologie neurologiche più frequenti, e tra le più impegnative per le persone e per le famiglie che ne affrontano i sintomi. La malattia si origina da un lento processo degenerativo delle cellule dopaminergiche del sistema nervoso, in particolare del mesencefalo (Sostanza Nera), le cui cause sono molteplici e legate sia a fattori genetici, sia a fattori ambientali, peraltro variabili e non del tutto noti. La sua prevalenza aumenta esponenzialmente con l’età, passando da 78 persone affette su 100mila abitanti fra i 50-60 anni, a 254 fra i 60-70 anni, per salire ulteriormente nelle età più avanzate. Essa è principalmente un disturbo del movimento, che si presenta con rallentamento motorio, tremore e rigidità, come conseguenza della degenerazione delle cellule dopaminergiche; con l’estensione del processo anche ad altre aree cerebrali, tuttavia, nel corso della sua evoluzione presenta spesso anche sintomi di tipo neurovegetativo e sintomi di tipo cognitivo rilevanti nella qualità di vita della persona.
In occasione della Giornata Nazionale del Parkinson, il reparto di Neurologia dell'ospedale di Mirano, in collaborazione con l’associazione Parkinsoniani Associati di Mestre, Venezia e provincia ha organizzato un convegno previsto per sabato 24 novembre alla Villa Belvedere di Mirano, a partire dalle ore 9.
L’evento è finalizzato a sensibilizzare la cittadinanza su questa patologia ed evidenziare che, l’équipe neurologica del reparto miranese, è preparata a trattare i pazienti affetti da questa sindrome sia con una valutazione ed un trattamento di primo livello che con una terapia di secondo livello, quando cioè la malattia ha raggiunto uno stadio più complicato e necessita pertanto di terapie più avanzate: alla Neurologia di Mirano, attualmente, sono seguiti circa 300 pazienti. Si tratta di un lavoro che i sanitari di Mirano, realizzano con la piena collaborazione di quelli di Mestre (Neurologia, Neurochirurgia e Chirurgia).
Al centro il Primario Bartolomei
«Oggi – ha detto il Primario della Neurologia di Mirano, dottor Luigi Bartolomei – sappiamo che il Parkinson non è solamente una sindrome che comporta disturbi del movimento, ma si tratta di una malattia molto più complessa che necessita, per questo motivo, di un approccio multidisciplinare. Infatti il neurologo lavora insieme ad altre figure, quali l’urologo, il gastroenterologo, lo psichiatra, il chirurgo ed il fisioterapista». 

«Oltre al classico tremolio tipico della malattia, che denota un danno cerebrale  – ha aggiunto il Primario della Neurologia di Mestre, dottor Rocco Quatrale – in alcuni pazienti si evidenziano anche altri problemi come depressione, disturbi del sonno, disfunzioni urinarie e gastrointestinali”.
Nonostante a tutt’oggi non esista ancora una cura che consenta una guarigione, la terapia della Malattia di Parkinson negli ultimi trent’anni è stata campo di importanti conquiste della Neurologia, che interviene sia con terapie farmacologiche avanzate che, grazie a sistemi complessi di infusione continua di farmaci, sottocutanea o intradigiunale, aiutano a minimizzare i sintomi e i disturbi, sia con interventi chirurgici di alto livello volti alla stimolazione cerebrale.
«L’obiettivo – ha dichiarato il direttore generale della ULSS 3 Giuseppe Dal Ben – è realizzare un percorso fatto su misura per ciascun paziente, proprio perché questa malattia si manifesta ed evolve non sempre nello stesso modo, per garantirgli terapie e trattamenti sempre al passo con i tempi e quindi più efficaci. Il tutto anche grazie alla collaborazione tra i professionisti dei vari ospedali della ULSS».

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