“La carenza di medici di medicina generale va affrontata anche a livello regionale, non è sufficiente chiedere un intervento nazionale, come ricordano sempre i colleghi di maggioranza in Consiglio. Sono necessari investimenti sul territorio per rendere maggiormente attrattiva la Venezia Orientale, risolvendo alcune delle troppe criticità”. È l’appello dei consiglieri regionali del Partito Democratico Francesca Zottis e Jonatan Montanariello, sulla scia della lettera inviata dal segretario dem della Venezia Orientale Enrico Franchin al dg dell’Ulss 4 Mauro Filippi, preoccupato in primis per la mancanza di medici di medicina generale, molti dei quali vicini al pensionamento.
“Vista la carenza, vanno create le condizioni perché le aggregazioni dei medici possano essere reali, mettendo a disposizione luoghi idonei, attrezzature, risorse economiche e rivedendo gli ambiti; è inconcepibile che un cittadino di Caorle debba recarsi a Torre di Mosto. In alcune aree ‘periferiche’ come Cavallino rischiamo addirittura di non riuscire a dare continuità di cura, dalla guardia medica ai pediatri fino ai medici di medicina generale”.
L’occasione per un ‘ripensamento’, spiegano è la prossima revisione delle schede ospedaliere: “È evidente la necessità di far ripartire l’attività ordinaria dell’ospedale di Portogruaro per scongiurare l’aumento delle fughe verso il Friuli e quella di San Donà per assicurare le cure previste dalla programmazione. Dobbiamo mettere al centro un territorio attraente che veda nei distretti un luogo di rilancio dell’assistenza: pensiamo a ciò che è successo ad Eraclea dove è stato spazzato via, lasciando una comunità senza reali punti di prima cura. Così come occorre creare una rete più capillare per il sostegno alla disabilità, alla psichiatria, partendo da quella infantile, valorizzando le realtà esistenti. Abbiamo grosse potenzialità come servizio pubblico: sarebbe imperdonabile perderle o svenderle, dopo quello che ci ha mostrato la pandemia. Il rilancio della medicina turistica e del polo "riabilitativo" di Jesolo devono continuare ad essere una priorità attraverso un piano straordinario di investimento nel plesso jesolano". Da qui, chiudendo il cerchio, l’invito alla Regione: “Con in Pnrr possono arrivare risorse importanti, ma va compreso subito come conciliare territorialità e prossimità, evitando di rincorrere soluzioni che poi non siamo in grado di far partire in modo capillare come le aggregazioni dei medici di medicina generale”.
“Da settembre il Partito locale come preannunciato dal coordinatore del Pd Veneto Orientale inizierà una campagna locale di Stati generali della salute nell’Ulss 4 per sostenere le attività istituzionali, nel costruire risposte a partire dalle persone con maggiore fragilità - annunciano i due esponenti dem - Dobbiamo ripartire dal concetto di Città sane dove la prevenzione è al primo posto. Non agire sul sistema territoriale ha come conseguenza diretta un appesantimento della spesa sanitaria, ad oggi insostenibile, che a sua volta si riflette negativamente sulla continuità di cura. E non possiamo più permettercelo”.
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