mercoledì 22 novembre 2017
RINNOVATE ALL'ANGELO LA RADIOLOGIA E LA NEURORADIOLOGIA
Grandi strumentazioni radiologiche: all’Angelo sono tutte nuove e più potenti. All’Ospedale di Mestre si è infatti concluso l’ampio cantiere che ha portato ad un complessivo rinnovamento delle numerose apparecchiature diagnostiche di radiologia e neuroradiologia: “Abbiamo rinnovato tutta la dotazione delle ‘grandi strumentazioni’, dalle TAC alle risonanze ai mammografi”, ha spiegato il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben durante la visita del Presidente della Regione Luca Zaia alla ‘piastra’ radiologica dell’Angelo. E ha aggiunto: “Tutto il ‘parco macchine’ che l’Ospedale aveva in dotazione dall’inizio della sua attività, avviata progressivamente otto anni fa, è stato in pochi mesi dismesso e ricostituito con nuovi strumenti diagnostici, secondo lo standard delle più moderne tecnologie presenti sul mercato”.
Il processo di ammodernamento si è protratto per alcuni mesi e si è concluso nelle scorse settimane con l’installazione dell’ultima TAC.
Tra le nuove strumentazioni, tutte già installate, spiccano:
la risonanza magnetica da 3 tesla, un’apparecchiatura che pochissimi Ospedali veneti possono già vantare e che consente un netto miglioramento della qualità delle indagini abituali e avanzate sia neuroradiologiche che sulla patologia prostatica, gastrointestinale e mammaria;
la TAC multistrato, quattro volte più veloce di quella precedentemente in funzione, che permette anche gli esami cardiologici e vascolari;
il nuovo mammografo con lo standard del 3D digitale e la tomosintesi mammaria, fondamentali per la prevenzione del cancro al seno e per la guida delle procedure di biopsia mammaria.
A completare la compagine delle nuove attrezzature messe in funzione ci sono l’ortopantomografo digitale con tecnica Cone Bean equivalente alla TAC dentaria, ma con riduzione dell’irradiazione al paziente; i portatili per le radiografie al letto del paziente con trasmissione dell’immagine in wi-fi; le attrezzature per le radiografie scheletriche e toraciche con tecniche digitali, gli ecografi, i telecomandati.
Sono in tutto una ventina le nuove strumentazioni che sono state acquisite e poste in servizio.
2 risonanze magnetiche ad elevato campo (1,5 e 3 Tesla)
3 Tc multislice (256, 128 e 64)
4 scheletriche digitali
3 telecomandati digitali
1 ortopantomografo digitale
1 mammografo digitale con tomosintesi
2 portatili con trasmissione dei dati wi-fi
1 ecografo
Strumentazioni – scheletrica e telecomandato – per il polo radiologico in Pronto Soccorso
“L’Ospedale dell’Angelo fa un balzo in avanti ulteriore – ha sottolineato il Direttore Generale Dal Ben – e si riconsegna alla cittadinanza ancora più performante e potente, vero e proprio Ospedale HUB anche sotto il profilo delle tecnologie. Tutto il parco delle strumentazioni per la diagnostica, così rinnovato, fa da degno contorno agli altri due gioielli acquisiti in questi anni dall’Ospedale di Mestre, il Robot Operatorio Da Vinci, punta di diamante per quanto riguarda la strumentazione chirurgica, e la la PET-CT messa in funzione alcuni mesi fa, strumentazione d’eccellenza per gli esami di Medicina Nucleare e per la diagnostica oncologica”.
Due altri interventi sono stati decisivi nell’ampio processo che ha permesso di sostituire le strumentazioni di radiologia e neuroradiologia. In primo luogo la rivisitazione degli spazi e dei locali destinati alle nuove strumentazioni, al piano -1 dell’Ospedale, cosicché all’utenza siano messe a disposizione non solo le tecnologie più moderne, ma anche luoghi di fruizione adeguati; in secondo luogo la digitalizzazione di tutte le procedure radiologiche e neuroradiologiche, che permette ora agli specialisti dell’Angelo di consultare ogni esame da qualsiasi postazione di lavoro all’interno della struttura, velocizzando i tempi di analisi, consentendo consulti immediati e incrociati, per un più rapido e miglior servizio all’utenza.
L’intervento è a carico del Concessionario del Project dell’Ospedale, secondo quanto previsto dal Capitolato Speciale d’Appalto che prevede la sostituzione delle apparecchiature poste a disposizione sulla base di un piano di ammortamento di durata media pari a 8 anni.
Il valore dell’investimento in strumentazioni è quantificabile in circa 6 milioni di euro, a cui va aggiunto l’investimento in opere di adeguamento strutturale per circa 1.500.000 euro.
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