Da Facebook alla laguna, e ritorno. Si snoda dentro e fuori la rete l'attività del gruppo Diportisti Laguna Veneta, oltre seimila aderenti, che -fra le altre iniziative- da qualche tempo si premura di raccogliere le bricole vaganti per le acque e di metterle in sicurezza, a tutto vantaggio della navigazione professionale e da diporto. Nel gruppo viene segnalata anche la differente competenza al recupero, tra acque interne (a carico della polizia locale) e laguna aperta, dove spetta ai vigili del fuoco. Ormai la legna che galleggia alla deriva ha raggiunto il livello di guardia, sia nei canali di Chioggia -soprattutto quello di San Domenico- che nello specchio d'acqua antistante il centro storico, fra Ca' Roman, le installazioni per la coltivazione di mitili e la zona retrostante i Saloni. Nel gruppo ogni giorno non mancano nuove immagini di bricole vaganti e l'accordo fra più possessori di barche per andarle a recuperare: il tutto spontaneamente, senza obblighi istituzionali, per amore della laguna e di chi la viaggia. Grazie dunque ai diportisti, e una tirata d'orecchi a chi si fa da loro sostituire invece di fare il proprio dovere.
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