mercoledì 21 giugno 2017
SICCITA’. PROSEGUE LO STATO DI CRISI IN VENETO. NUOVA ORDINANZA DEL PRESIDENT
SICCITA’. PROSEGUE LO STATO DI CRISI IN VENETO. NUOVA
ORDINANZA DEL PRESIDENTE
(AVN) – Venezia, 21 giugno 2017
Il territorio veneto presenta ancora una condizione di deficit idrico generalizzato
rispetto ai valori medi stagionali. In particolar modo la situazione di carenza di
disponibilità idrica nel fiume Adige mette a rischio l’approvvigionamento irriguo e in
prospettiva anche idropotabile nelle zone servite da acquedotti con prelievi dal fiume.
Per questo il presidente della Regione ha firmato una nuova ordinanza – dopo quelle
del 18 aprile e del 16 maggio - con cui viene confermato lo stato di crisi idrica, in
modo da poter attuare le misure necessarie a fronteggiare la situazione.
L’ordinanza avrà validità da oggi al 15 luglio 2017, con riserva di modifica dei
contenuti in relazione all’andamento meteorologico.
Viene anzitutto stabilito che, per il periodo di validità dell’ordinanza, le utenze irrigue
dovranno ridurre, a livello consorziale, il prelievo netto di portate derivate o
subderivate dal fiume Adige, rispetto a quanto assentito dal decreto di concessione, in
base alla portata media registrata giornalmente a Trento S. Lorenzo, secondo uno
schema che prevede una riduzione percentuale progressiva a partire da 180
mc/secondo fino a 80 mc/s, al di sotto della quale la riduzione sarà del 100%.
Il Consorzio di secondo grado L.E.B. dovrà convogliare almeno 6 mc/s sino
all’immissione nel fiume Fratta e il Consorzio di Bonifica Adige Po almeno 2 mc/s
dalla presa Bova a Badia Polesine sino oltre la città di Rovigo, e tali portate possono
essere derivate anche in caso di una portata inferiore a 80 mc/s.
L’ordinanza stabilisce inoltre che le utenze irrigue del bacino del Fiume Piave e quelle
degli altri bacini idrografici, escluso il bacino del fiume Po, dovranno ridurre il
prelievo di concessione del 12% rispetto a quanto assentito dal decreto di concessione.
Per consentire l’accumulo della risorsa, vengono riconfermate le indicazioni per i
gestori degli invasi idroelettrici.
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