mercoledì 4 aprile 2018
UN ECOGRAFO E UNO SPIROMETRO IN DONO AL REPARTO DI PEDIATRIA DELL'OSPEDALE CIVILE DI VENEZIA
Il reparto di Pediatria dell’ospedale Civile di Venezia si arricchisce di nuove strumentazioni, grazie alla sensibilità e alla generosità dei veneziani. È stato infatti presentato oggi, alla presenza del primario Maurizio Pitter e del direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, il nuovo ecografo del valore di quasi 30mila euro: «Riceviamo e mettiamo in funzione una apparecchiatura sofisticata – ha spiegato il Primario – che con il suo software di ultima generazione consente una tecnica elastosonografica, un esame particolare che valuta l’elasticità dei tessuti. Permette quindi, rispetto all’ecografo tradizionale, di individuare una patologia spesso rilevante nei pazienti con obesità grave quale è la fibrosi epatica, in modo da evitare la biopsia epatica; permette inoltre una valutazione di tutti quei tessuti fibrotici che spesso sono associati a malattie ad alto rischio». L’ecografo è stato acquistato dall’associazione Papà Renzo, che rappresenta il punto di riferimento per le necessità del reparto pediatrico. Significativi i contributi destinati a questo scopo: ben 10mila euro sono stati donati da Ivano Seno, titolare di una vetreria a Murano; altri 2000 euro sono stati messi a disposizione dall’associazione Ruga Giuffa, già in passato vicina alla Pediatria del Civile; un contributo di 5000 euro è arrivato da Sanofi, che lo ha messo a disposizione per contribuire all’acquisto dell’ecografo e sostenere il corso di formazione per "clown dottori”. L’associazione Ruga Giuffa ha infine donato al reparto, consegnandolo nella stessa occasione nelle mani del Primario, uno spirometro per la misurazione della funzione respiratoria dei piccoli pazienti, in vista della prossima attivazione di un ambulatorio allergologico. Il ringraziamento dell’Unità Sanitaria attraverso le parole del direttore generale: «Ancora una volta – ha detto Giuseppe Dal Ben – la città dimostra la sua vicinanza all’ospedale. Questi segnali di affetto, che sono anche molto concreti e significativi nella loro dimensione, incoraggiano a continuare sulla strada del servizio quanto più possibile puntuale e aggiornato, nell’assistenza e nella cura, in particolare con i pazienti più piccoli dell'ospedale Civile».
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