martedì 23 agosto 2016

NON UNA GOCCIA D'ACQUA ENTRA NELL'OSPEDALE DELL'ANGELO

Non una goccia d’acqua entra nell’Ospedale dell’Angelo Non una goccia d’acqua entra nell’Ospedale dell’Angelo se le finestre sono chiuse. Chiunque abbia messo piede in Ospedale, e non parli da lontano a partire da foto ricevute via email, sa che all’Angelo d’estate le finestre sono sempre aperte, e che restano aperte anche in caso di temporale in una posizione che, pur impedendo l’ingresso dell’acqua, permette il ricambio dell’aria. Come accaduto altre volte, senza danno alcuno, la particolare intensità del temporale di domenica ha permesso alla pioggia di entrare: in queste occasioni, mentre si aziona la chiusura ermetica della vetrata, rinunciando al ricambio dell’aria per il tempo del fortunale, si bagna l’area del ballatoio al primo piano, e l’acqua arriva al più nel giardino della hall, un’area “aperta” altrimenti innaffiata artificialmente; viene subito raccolta dal personale, e la cosa non crea il minimo danno, né disagi, neanche minimi. Nessun area operativa dell’Ospedale dell’Angelo ha il benché minimo problema di tenuta: lo sanno benissimo i pazienti, i degenti, gli operatori dell’Ospedale. E’ sconcertante che non lo sappia, e che parli per sentito dire, un consigliere che siede proprio in Commissione Sanità.

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