venerdì 17 aprile 2020

LE SPIAGGE PROGRAMMANO LA RIAPERTURA: TRA LE IPOTESI, STABILIMENTI APERTI ALLA SERA E RICHIESTE DI RITARDARE IL RITORNO A SCUOLA

In oltre 500 si sono ritrovati ieri, online, all'iniziativa organizzata dalle spiagge venete con la Regione, per stabilire come tornare all'attività a ridosso dell'estate, in tempi di emergenza e contagio. L'incontro virtuale, cui hanno partecipato tra le altre anche le realtà di Sottomarina come l'Associazione Albergatori ASA e la GEBIS per gli stabilimenti balneari, è servito per sortire alcuni punti fermi: la contrarietà dell'ente e delle imprese al plexiglas per dividere gli ombrelloni a mare, questi ultimi da prenotare online con anticipo, gli stabilimenti aperti di sera e la consegna di pasti in spiaggia per evitare affollamenti. Tra le altre ipotesi al tavolo, la richiesta di ritardare l'apertura delle scuole a ottobre per prolungare la stagione balneare fino a tutto settembre, meteo permettendo.
Alla riunione ha partecipato anche l'assessore regionale al turismo, Federico Caner, che preferisce parlare di «nuovo inizio» e non di ripartenza. La Regione ha chiesto intanto la cancellazione dei canoni demaniali per quest'anno, mentre sta per approvare un pacchetto di misure ad hoc e di norme per la riapertura in sicurezza di hotel e spiagge: servirà tanta promozione dell'offerta turistica e delle destinazioni, a partire dai portali istituzionali dell'ente. Ma ancora non è chiara la situazione per indennità e incentivi, oltre che per le tutele e le responsabilità degli albergatori nel caso si manifesti un caso di contagio nelle proprie strutture.

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