Grandi foto, un viaggio in bianco e nero in un tempo passato eppure ancora vivo nella memoria dei cittadini. Le espone Edoardo Terren, con la sua personale di fotografia, all’ospedale di Mestre: «Con questa mostra, il vasto spazio aperto al piano terra dell’Angelo – spiega il direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben – si offre a chi frequenta l’ospedale, che siano i degenti o i familiari, come una pausa intima. Le foto di Terren mostrano l'umanità e la terra, a volte sofferenza, ma sempre dignità. Pur non avendo nulla a che fare con la sanità e la medicina, dialogano in modo intimo con il contesto dell’ospedale, parlano della fatica e insieme della voglia di vivere».
La mostra, organizzata dalla Scuola Grande di San Marco in collaborazione con Veneta Sanitaria, si intitola “Testimonianze di vita del territorio veneto”, e si snoda con grandi pannelli nell’area antistante il bar e la mensa dell’pspedale. Raccoglie e presenta alcune delle più belle fotografie di Edoardo Terren, classe 1945, originario di Mira, che frequenta la fotografia da oltre trent’anni con importanti riconoscimenti anche se sempre in modo amatoriale, ed ha esposto in moltissime città d’Italia, da Gorizia a Catania, da Torino a Foggia, da Trieste a Palermo. Le opere, che durante la breve cerimonia di inaugurazione sono state presentate al pubblico dal critico Valerio Vivian, descrivono bene la grande passione di Terren, il cui tema preferito è la documentazione delle condizioni sociali della sua gente, e che ha raccontato con i suoi scatti, con molta caparbietà, il Polesine, l’emigrazione, l’abbandono delle terre, la solitudine. Le foto di Edoardo Terren restano esposte all’ospedale dell’Angelo fino al 9 giugno.
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