Un'imbarcazione è andata a infrangersi contro una bricola stanotte in laguna nord, nel canale di Tessera. A bordo c'era un pescatore di Burano, 47 anni, ora disperso: stava tornando dal lavoro, la moglie ha dato l'allarme alle 2.30 del mattino. I vigili del fuoco lo stanno cercando con barche ed elicottero.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.
venerdì 28 aprile 2017
mercoledì 26 aprile 2017
ORTOPEDIA DI DOLO: QUASI 2.000 INTERVENTI SOLO NEL 2016
Ortopedia di Dolo: quasi 2000 interventi solo nel 2016. Il reparto ha trattato oltre 300 fratture di femore superando gli obiettivi regionali di presa in carico
L'Ortopedia di Dolo ha trattato, nel 2016, oltre 300 fratture di femore, operando l’89,68% dei pazienti entro due giorni, superando così gli obiettivi regionali che fissano la percentuale al 60%. “E’ sicuramente un risultato importante – ha dichiarato il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – soprattutto se ricordiamo che questo dato tocca soprattutto una fascia fragile di cittadini, cioè quella degli anziani i quali, se vengono trattati tempestivamente, hanno sicuramente maggiori probabilità di riprendere le loro funzioni: non solo gli aumenteremo l'aspettativa di vita, ma il nostro obiettivo è anche quello di migliorarne la qualità”. L’Ortopedia di Dolo compare tra le sette Ortopedie delle Ulss del Veneto del Programma Nazionale Esiti (PNE) che tratta un numero così significativo di fratture del femore con una percentuale positiva di presa in carico. Oltre al trattamento chirurgico del femore, il reparto ortopedico della Riviera del Brenta, che conta in organico dodici ortopedici più il primario, il dottor Paolo Esopi, presenta un’ampia offerta capace di soddisfare le necessità della popolazione. “Facciamo bene la ortopedia – ha spiegato il dottor Esopi – perché sappiamo trattare bene la traumatologia. Faccio lavorare tutti i miei medici, ciascuno si è specializzato in un settore e lo fa al meglio. Il nostro punto forza è la protesica (protesi di anca, della spalla e del ginocchio), le artroscopie sia della spalla che del ginocchio. Facciamo il piede e la chirurgia vertebrale (di base). Abbiamo istituito degli ambulatori dedicati per le varie problematiche in modo da poter seguire bene il paziente anche dopo gli interventi”.
Nella Ortopedia di Dolo si sono registrati, lo scorso anno, 1920 interventi: tra traumatologia, ortopedia ed elezione. Sono stati trattati circa 800 traumi (oltre ai casi delle fratture di femore dell'anziano) ed eseguiti 371 interventi di protesi (anca, ginocchio e spalla). Gli anziani con frattura di femore sono ai primi posti nell'ordine di trattamento, rispettando comunque tempi ristretti, tra i due e tre giorni al massimo, anche per la restante traumatologia (frattura della spalla, dei polsi, del gomito, della gamba e del ginocchio). Ma come mai nell'anziano il femore sembra la parte più fragile tanto da essere uno dei primi problemi traumatologici che deve affrontare in Ortopedia? Nella maggior parte dei casi il trauma avviene tra le mura domestiche. Motivo per cui sono necessarie alcune accortezze, sia di attenzione del famigliare nei confronti del proprio anziano, sia di arredamento più sicuro. "Le abitazioni non devono essere dei percorsi ad ostacoli - ha ricordato il primario - bisogna evitare i tappeti, suppellettili sparsi e passaggi angusti. Una attenzione particolare va data al locale del bagno: meglio se l'anziano non sia lasciato solo al momento della toilette. Purtroppo diversi casi di frattura avvengono nella vasca da bagno. Per ultimo, ricordo che la bicicletta, anche se rientra sicuramente tra gli stili di vita corretti, è sconsigliata per gli over 70".
mercoledì 19 aprile 2017
FIAMME A PORTO MARGHERA, VISIBILI FIN DAL MONTE GRAPPA
Sono rimaste accese per molte ore, visibili addirittura dal Monte Grappa, le due torce di sicurezza dell'impianto Versalis a Porto Marghera. Ieri pomeriggio, dopo le 17.30, i primi segnali che hanno destato l'allarme della popolazione lagunare: due colonne di denso e persistente fumo grigio si sono levate dai tubi, e contemporaneamente le fiamme si alzavano al cielo in modo sinistro. Pronta la comunicazione da parte dell'azienda: si è trattato di un blocco al compressore, e le torce hanno evitato che i gas venissero dispersi nell'atmosfera, bensì bruciati in normale combustione.
La situazione è stata da subito sotto controllo e sono tuttora in corso verifiche del grado di etilene e propilene nell'aria. Molti sono stati coloro che anche a Chioggia e addirittura a Rosolina hanno fotografato e girato video da ogni angolo visuale, oltre naturalmente alle richieste d'intervento giunte ai vigili del fuoco. Anche se il pericolo pare scampato, la questione della permanenza della chimica a Porto Marghera non può essere bypassata così facilmente.
La situazione è stata da subito sotto controllo e sono tuttora in corso verifiche del grado di etilene e propilene nell'aria. Molti sono stati coloro che anche a Chioggia e addirittura a Rosolina hanno fotografato e girato video da ogni angolo visuale, oltre naturalmente alle richieste d'intervento giunte ai vigili del fuoco. Anche se il pericolo pare scampato, la questione della permanenza della chimica a Porto Marghera non può essere bypassata così facilmente.
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