lunedì 28 novembre 2016
IMPORTANTISSIMO VACCINARE I PAZIENTI CARDIOPATICI E DIABETICI
Influenza: “L’importanza delle vaccinazioni nei pazienti cardiopatici e diabetici”
Un incontro pubblico è previsto nella struttura sanitaria di Noale per mercoledì 30 novembre
“L’importanza delle vaccinazioni nei pazienti cardiopatici e diabetici”: è questo il titolo di un incontro pubblico organizzato dalla Cardiologia Riabilitativa e Medicina dello Sport, assieme al Servizio di Diabetologia e al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13. L’evento, previsto per mercoledì 30 novembre, dalle 8.30 alle 9.30, nella sala convegni della struttura sanitaria di Noale, nel veneziano, vede anche la partecipazione attiva dell’Associazione Cuore Amico di Mirano e delle Associazioni Diabetici di Mirano e Dolo. “L’invito a vaccinarsi contro l’influenza – ha esordito il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – è un invito che si fa generalmente a tutti e in particolare alle persone cosiddette a rischio. Cioè quelle persone fragili in quanto affette da patologie per le quali l’influenza potrebbe causare delle serie complicanze. In questo incontro i nostri professionisti ricordano quanto sia importante vaccinarsi per i pazienti cardiopatici e diabetici e sono a disposizione del pubblico per eventuali domande e richieste di informazioni”. Sono circa 1200 i pazienti cardiopatici (tra nuovi ingressi e pazienti che ritornano per controlli) seguiti annualmente dalla Cardiologia Riabilitativa di Noale, a cui si aggiungono circa 7000 pazienti che sono seguiti ambulatorialmente con visite di controllo dal Servizio Diabetologico recentemente trasferitosi da Mirano a Noale. “Ogni anno – ha aggiunto il responsabile della Cardiologia Riabilitativa e della Medicina dello Sport Franco Giada - con l'arrivo dell'autunno ritornano anche le raccomandazioni degli esperti di vaccinarsi in tempo per evitare di essere contagiati dall'influenza. Vaccinarsi è il modo migliore di prevenire e combattere l'influenza, sia perché aumentano notevolmente le probabilità di non contrarre la malattia, sia perché, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno seri e, generalmente, non seguiti da ulteriori complicazioni”.
“Il vaccino – hanno aggiunto la dottoressa Federica Boin ed il dottor Flavio Valentini del Dipartimento Prevenzione dell’Ulss 13 - assicura un'elevata protezione, limitata però a soli 6-12 mesi perché i virus influenzali si modificano di continuo, pertanto deve essere ripetuto ogni anno. Esso è costituito da virus uccisi, appartenenti ai ceppi responsabili delle epidemie più recenti. Negli adulti è sufficiente in genere una sola iniezione ed occorrono circa 4 settimane per ottenere il massimo effetto: per questo motivo il periodo di vaccinazione consigliato va da ottobre a fine novembre. È sempre utile vaccinarsi anche ad epidemia iniziata poiché il rischio di prendersi il virus perdura per più mesi”.
Il vaccino antinfluenzale è inattivato e immunogeno, in grado cioè di indurre una reazione immunitaria. Riduce infatti l'incidenza della malattia del 30-70 per cento, le complicazioni del 70-90 per cento e l'ospedalizzazione del 50-70 per cento.
sabato 26 novembre 2016
DUE SPACCIATORI DI EROINA ARRESTATI NEI GIARDINI DI VIA TASSO A MESTRE
L’attenzione della Polizia di Stato nei confronti del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ha portato nella serata di ieri venerdì 24 novembre, all’arresto di due cittadini stranieri per la detenzione ai fini di spaccio di oltre 30 grammi di eroina. Da qualche giorno gli agenti del commissariato di Mestre stavano controllando presenze e movimenti sospetti di alcune persone nei giardini pubblici di via Tasso, area verde posta nelle vicinanze di due istituti scolastici: il liceo classico Franchetti ed il liceo artistico. Nel pomeriggio di ieri i poliziotti sono intervenuti allorquando un cittadino marocchino, poi identificato per Omar Labouki, di circa 40 anni, aveva consegnato ad un altro soggetto, Chendli Ben Ali, tunisino cinquantenne, quattro involucri che quest’ultimo ha nascosto nel giardino pubblico. In quel momento l’intervento degli agenti del commissariato di Mestre, che hanno fermato i due cittadini stranieri e recuperato quanto era stato nascosto. Dagli accertamenti compiuti successivamente è emerso che gli involucri contenevano sostanza stupefacente, eroina, per un peso complessivo di circa 33 grammi. I due stranieri, uno dei quali già noto agli operatori perché deferito anche in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, annoverano diverse condanne sempre per la violazione del testo unico in materia di sostanze psicotrope. Pertanto, anche in ragione della quantità di stupefacente e della circostanza che si tratta di eroina e che l’attività illecita veniva posta in essere nelle immediate vicinanze di due istituti scolastici, i due stranieri sono stati arrestati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria al carcere Santa Maria Maggiore in attesa di giudizio. Durante l’attività di polizia giudiziaria è stata sequestrata la droga, oltre a denaro contante, verosimile provento di spaccio. La posizione sul territorio nazionale dei due soggetti è in corso di valutazione.
lunedì 21 novembre 2016
AL VIA LA PRIMA GIORNATA DELLA SALUTE A SANTA MARIA DI SALA
Al via la 1° Giornata della Salute della Ulss 13 sulle Vaccinazioni Pediatriche: mercoledì 23 novembre in Villa Farsetti a Santa Maria di Sala
Se continuano a diminuire le adesioni alle vaccinazioni, alcune malattie, attualmente controllate nella diffusione dai vaccini, torneranno ad interessare sempre di più la popolazione (bambini e adulti)
“Mio figlio è troppo piccolo per vaccinarlo”. “Ho paura che la vaccinazione gli faccia male”. “Le malattie per cui esiste il vaccino sono ormai scomparse”. Questi sono solo alcuni esempi del motivo del rifiuto alla vaccinazione da parte di alcuni genitori. Ad amplificare il dubbio sulla validità delle vaccinazioni, ci pensano poi gli antivaccinatori soprattutto con bufale online nei social, in alcuni siti internet creati ad hoc e blog.
Contro le bufale e la disinformazione sulla validità delle vaccinazioni pediatriche ( e non solo) la Ulss 13 ha organizzato per la popolazione la sua 1° Giornata della Salute con il patrocinio del Comune di Santa Maria di Sala intitolata “VACCINARSI PER LA VITA”, prevista per mercoledì 23 novembre alle ore 17.00 presso la sala Sandro Pertini di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (via Roma, 1). Ad intervenire ci saranno la dottoressa Donatella Campi rappresentante del servizio vaccinale del SISP, la dottoressa Anna Licursi ff primario della Pediatria Ulss 13, il dottor Ezio Frison in rappresentanza dei pediatri di libera scelta, il dottor Stefano Rigo rappresentante dei medici di medicina generale. Coordinerà gli interventi il dottor Flavio Valentini direttore del Dipartimento di Prevenzione.
“Vaccinarsi significa allontanare il rischio di incorrere in malattie che sembrano scomparse come il morbillo, la polio e la difterite”, ha dichiarato il responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Ulss 13 Flavio Valentini. “Dopo la sospensione dell’obbligatorietà avvenuta in Veneto nel 2008 anno nel quale si registrava una copertura vaccinale pari al 98%, la adesione alle vaccinazioni hanno cominciato a diminuire fino ad arrivare oggi, nel 2016, con una copertura regionale del 91%, per questo il Ministero della Salute, associazioni scientifiche, ordini dei medici etc parlano di rischio per la salute pubblica”.
L’abbassamento della copertura vaccinale aumenta il rischio di contrarre le malattie infettive per i non vaccinati (piccoli e grandi) perché la barriera alla diffusione è ridotta. Nella Ulss 13, le coperture per la vaccinazione esavalente (vaccini per la poliomielite, la pertosse e la difterite) sono passate da oltre il 90% all’86% per i nati nel 2014. Nel caso del morbillo, la copertura nei bambini di un anno è ormai al di sotto dell’85%. Per avere un termine di raffronto, nel 2011 la copertura per morbillo nella medesima classe d’età era quasi al 90%. “Il morbillo – ha ricordato il dottor Valentini – è una malattia infettiva che viene generalmente percepita come innocua, ma non è così. Può infatti portare a importanti patologie a carico dell’apparato visivo, polmonare e neurologico con gravi complicanze e danni fisici permanenti. I vaccini ci sono e sono sicuri, e allora perché si è sempre più restii a vaccinarsi o a vaccinare i propri figli? “Perché – evidenzia Valentini – si temono reazioni avverse al vaccino, preoccupazioni che potrebbero anche essere legittime se confortate da evidenze concrete che però non ci sono. I dati delle reazioni avverse ai vaccini sono registrati (in Veneto) nel sistema denominato “Canale verde” gestito dalla Ulss 20. I dati annualmente resi pubblici con un report e nell’incontro questi dati saranno illustrati”.
“Vacciniamo i nostri figli – ha concluso il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – per non rivedere sul nostro territorio malattie che appartengono al nostro recente passato come ad esempio la polio che ha colpito tante persone causando importanti problemi di salute di cui ancora oggi vediamo le conseguenze. I cittadini devono essere consapevoli che queste malattie, che contrastiamo con i vaccini, sono state ridotte nelle loro diffusione proprio per il fatto che esistono i vaccini (e i vaccinati), e che una riduzione delle persone vaccinate ci porterà ad aumentare il rischio che queste malattie ritornino in quanto i virus e i batteri che combattiamo con queste armi non sono scomparsi”.
sabato 19 novembre 2016
SI TAGLIA LA FACCIA CON IL FLESSIBILE MA ALL'ANGELO LO SALVANO
Mentre lavora, il disco tagliente del “flessibile” che sta usando lo colpisce al volto, devastandolo; ma nessuna funzione fondamentale viene lesa, e a pochi giorni di distanza la vittima del grave infortunio è già a casa, dopo che all’Ospedale di Mestre gli sono state ricostruiti i tessuti e le ossa frantumate del volto. E’ questa in sintesi la vicenda di un paziente centralizzato all’Angelo dopo l’incidente, e qui operato con ottimo esito.
“Ci siamo trovati ad intervenire – spiegano i chirurghi dell’Angelo – su un volto in buona parte tagliato a metà. Il paziente aveva infatti riportato una resezione traumatica dell'osso mandibolare e dell’osso mascellare anteriore, con perdita di sostanza dei tessuti duri e molli del volto. Fortunatamente lo strumento tagliente non ha lesionato i grandi vasi della faccia, perché ha terminato la sua corsa a livello del pavimento orbitario, senza ledere il bulbo oculare e la sua funzione, e senza andare ad interessare i tessuti cerebrali”.
Trovato cosciente là dove gli è occorso l’incidente, il paziente è stato centralizzato all’Ospedale di Mestre, ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico di ricostruzione dell'osso mascellare e mandibolare. L'intervento di ricostruzione, spiegano i medici, è avvenuto in regime di urgenza la mattina seguente, una volta stabilizzate le condizioni generali del paziente. Il delicato intervento è stato eseguito dal dottor Michele Franzinelli, che ha coordinato l’intervento, insieme al dottor Daniele Ferro, dell’équipe della Chirurgia maxillo-facciale, in collaborazione con lo specialista dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica, il dottor Antonio Tambuscio. “L’intervento è durato circa quattro ore. In un primo tempo chirurgico – spiegano – il paziente è stato sottoposto a ricostruzione del corpo mandibolare, che appariva diviso completamente nella sua porzione anteriore, e frammentato, con perdita di sostanza ossea. I chirurghi maxillo-facciali hanno operato una ricostruzione attenta e meticolosa, previa la ricerca dei frammenti ossei sparsi dal trauma e dislocati tra i tessuti molli del volto. Questa ricerca e la successiva ricostruzione ha consentito di recuperare il piano occlusale e la fisionomia corretta della mandibola. Successivamente, con la stessa metodica veniva ricostruita la pozione anteriore dell’osso mascellare”. Il secondo tempo chirurgico, spiegano ancora gli specialisti, è consistito nella ricostruzione dei tessuti molli del volto da parte del chirurgo plastico: “Un altro caso in cui le équipe specialistiche dell’Ospedale dell’Angelo – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 12 Veneziana Giuseppe Dal Ben – mettono in gioco la loro competenza, insieme, nella stessa seduta operatoria, percorrendo vie di intervento che risultano decisive per il buon esito dell’intervento chirurgico”.
Fondamentale per il paziente è il fatto che la lama circolare si sia fermata a pochi centimetri dal cervello; altrettanto fondamentale per il recupero delle funzioni è che né i bulbi oculari, né il nervo facciale siano stati intaccati, per questione di pochi millimetri, dalla resezione traumatica: pur nella grave situazione in cui si è venuto a trovare, grazie a queste fortunate circostanze il paziente ha potuto avvalersi con buon esito delle cure degli specialisti.
E’ stato dimesso, dopo cinque giorni dall’intervento, con la funzionalità masticatoria e visiva perfettamente conservate; e anche le cicatrici che ora lo segnano sono destinate a lasciare spazio ad un volto restituito, con i suoi propri lineamenti e con la sua propria mimica facciale.
LA " BLUE TONGUE " NON E' PERICOLOSA PER L'UOMO NE' PER LE CARNI E I SUOI DERIVATI
ULSS 13 INFORMA
La “Blue tongue”: la malattia della lingua blu che colpisce i ruminanti non è pericolosa per l’uomo né per le carni e i suoi derivati
Nella Ulss 13 il Servizio Veterinario controlla attivamente gli allevamenti a rischio, con visite cliniche e prelievi
Il Direttore Generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben si è incontrato col Sindaco di Dolo Alberto Polo ed il responsabile del Servizio Veterinario della Ulss 13 Stefano Zelco per fare il punto sulla “Blue tongue” o morbo della lingua blu. Una malattia non nuova nel mondo animale che ora nuovamente è ricomparsa nella nostra regione diffondendosi tra gli allevamenti con la comparsa di molti focolai. La sorveglianza nel territorio da parte del Servizio Veterinario è molto attiva, in attesa di partire con la vaccinazione degli animali a rischio, come previsto dalla Regione. “Una malattia che non ci deve allarmare – ha rassicurato il Sindaco Polo - in quanto si tratta di una malattia che non contagia l’uomo e non provoca alcuna alterazione alle carni, al latte e ai prodotti derivati, che possono essere tranquillamente consumati”.
LA MALATTIA E LA SITUAZIONE IN VENETO. Si tratta di una malattia infettiva di origine virale dei ruminanti, trasmessa da insetti vettori del genere culicoides; il principale vettore nelle nostre zone è il C. obsoletus. Gli ovini possono ammalarsi in maniera grave, con sintomi caratterizzati da infiammazioni ed emorragie; i bovini, nella maggior parte dei casi, invece, vengono colpiti in maniera asintomatica, non impedendo però che questi diventino un serbatoio di diffusione per il virus.
Il primo focolaio di “Blue tongue” sierotipo 4 è stato segnalato nella nostra regione in data 31 agosto di quest’anno, in provincia di Belluno. In meno di tre mesi la malattia, grazie anche alle temperature miti di questo autunno che hanno influito sulla vitalità degli insetti vettori, si è diffusa nel territorio regionale, fino a contare 317 focolai maggiormente concentrati nelle province di Belluno, Padova, Treviso, Vicenza. I focolai sono stati riscontrati in massima parte in allevamenti bovini e greggi di ovini.
LA SITUAZIONE NELLA ULSS 13. “Successivamente alla comparsa dei primi casi in Veneto – ha spiegato Stefano Zelco, responsabile dei Servizi Veterinari della Ulss 13 – abbiamo attivato il piano di sorveglianza e monitoraggio della popolazione delle specie sensibili (quindi ovicaprini e bovini ), seguendo le indicazioni regionali. Sono state individuate 59 aziende sentinella, ognuna delle quali deve essere sottoposta a tre controlli nell’arco di circa trenta giorni, per un totale quindi di 177 interventi. Stante l’attuale diffusione della malattia, il territorio di tutta la regione è considerata zona di restrizione alla movimentazione delle specie sensibili, così come la provincia di Trento e parte del Friuli.
PROSPETTIVE PER IL FUTURO. La diffusione degli insetti vettori circolanti verrà drasticamente ridotta dall’arrivo del freddo invernale; questa evenienza, unita al prossimo inizio del piano vaccinale previsto dalle Regione, contribuiranno a limitare drasticamente la diffusione del virus.
venerdì 18 novembre 2016
MADONNA DELLA SALUTE 2016 APRE IL PONTE VOTIVO
Sono iniziate alle
11, con l'apertura del ponte votivo, le celebrazioni per la festa della Madonna
della Salute, ricorrenza fissata per lunedì 21 novembre. Alla cerimonia
di venerdì mattina erano presenti tra
gli altri la vicesindaco di Venezia, Luciana Colle, insieme al patriarca di
Venezia, Francesco Moraglia, e ad altre autorità civili e militari. Il ponte
provvisorio è allestito all’altezza del traghetto tra Santa Maria del Giglio e
San Gregorio.
La struttura, costruita in acciaio e legno,
lunga 50 metri e larga 3,6, resta percorribile per alcuni giorni fino alle 6 di
martedì mattina. La fermata Actv di Santa Maria del Giglio, invece, è sospesa
fino al 30 novembre.La polizia municipale fa sapere che, dalle 11 di venerdì 18 alle 6 di martedì
22 novembre, in caso di notevole afflusso di persone il traffico pedonale potrà essere dirottato tramite sensi unici e
l'accesso vietato in alcune zone. Il transito sul ponte votivo potrà
essere interdetto in caso di marea superiore a 115 centimetri. Potranno inoltre
essere disposti la sospensione o il temporaneo spostamento, anche parziale,
delle occupazioni di suolo pubblico.
mercoledì 16 novembre 2016
BANCA DEL VENEZIANO SI FONDE CON BANCA ANNIA: OK FINALE DAI SOCI L'11 DICEMBRE IN ASSEMBLEA
La crisi della Banca del Veneziano ha generato una drastica decisione da parte di Banca d’Italia, che ha detto sì al progetto di fusione con Banca Annia. All’operazione manca solo il benestare dei rispettivi soci, chiamati in assemblea il prossimo 11 dicembre. La fusione parte il 1° gennaio 2017. La nuova banca si chiamerà “Banca Annia - Banca di Credito cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo” e avrà sede legale a Cartura (Pd). Le filiali saranno 41, collocate in 114 comuni di Padova, Venezia, Rovigo, Treviso e Ferrara. All’unione delle due banche sono interessati circa 8500 soci e 70mila clienti. La futura banca sarà in grado di gestire oltre 1,7 miliardi di raccolta e poco meno di 1,1 miliardi di impegni, con un margine di intermediazione di quasi 53 milioni di euro.
lunedì 14 novembre 2016
UN NUOVO PDTA PER VINCERE LA SFIDA CON LA SCLEROSI MULTIPLA
(14.11.16) Ci sono malattie in cui il progresso scientifico, quanto a diagnosi e terapie è rapidissimo, e la sclerosi multipla è una di queste. E’ fondamentale, quindi, per il malato di sclerosi multipla, che ogni aspetto dell’assistenza e della cura che gli ruota intorno sia aggiornato e coordinato: “Il più grande regalo per una persona affetta da Sclerosi Multipla – spiega il Primario di Neurologia dell’Ulss 12, Rocco Quatrale – è garantirgli un percorso chiaro, dalla diagnosi alla terapia all’assistenza. Il centro di riferimento per la diagnosi in questo caso l’Ospedale dell’Angelo con la sua Neurologia, deve saper essere un autorevole punto di riferimento, ma poi ogni aspetto dell’accompagnamento del malato, a casa, nei Distretti, nell’assistenza a domicilio, deve procedere in modo univoco: è questo il senso del nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, in gergo ‘PDTA’, che l’Ulss 12 Veneziana oggi presenta, dopo molti mesi di lavoro”.
Il nuovo PDTA per la Sclerosi Multipla dell’Ulss 12 – 150 pagine di linee guida e di documentazione – è stato realizzato a seguito della sollecitazione della Regione del Veneto, che ne ha posto le basi nel 2015, con un proprio indirizzo sulla patologie alle varie Aziende sanitarie. E’ stato presentato pubblicamente all’Ospedale dell’Angelo dell’Ulss 12 Veneziana e dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM). Costituisce in sostanza la definizione di protocolli comuni a tutta l’Azienda sanitaria veneziana rispetto a questa patologia: si regolamentano, dopo un lungo percorso compiuto insieme da strutture ospedaliere, medici, infermieri, associazioni dei malati e dei familiari, tutti gli aspetti, dalla diagnosi all’assistenza, dalle terapie farmacologiche alla gestione delle ricadute, dal ruolo della medicina territoriale a quello dei volontari dell’assistenza.
“La Sclerosi Multipla – aggiunge il dottor Quatrale – è una malattia che si manifesta molte volte in persone giovani, molte delle quali donne. E’ quindi fondamentale che per queste persone, nel pieno della vita, dell’attività professionale, della missione genitoriale, sia messo in campo nel modo più corretto, senza sovrapposizioni e senza sbavature, tutto quanto può accompagnarle a condurre comunque la propria esistenza, facendo fronte alla malattia”.
“In tema di Sclerosi Multipla, quello dell’Ulss 12 Veneziana è un territorio che presenta importanti punti fermi – spiega il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – che vanno messi al servizio dei malati. Penso alla presenza dell’Ospedale HUB dell’Angelo, con la sua Neurologia; ma penso anche alla rete diffusa e articolata della sanità sul territorio con importanti e numerose strutture pubbliche e accreditate; penso alla cultura radicata di assistenza domiciliare; e penso infine alla grande tradizione del volontariato e dell’associazionismo in ambito assistenziale. Grazie al nostro nuovo PDTA, il malato è posto al centro di questo patrimonio e di questa rete, trova punti di riferimento chiari e risposte coordinate”.
BLOCCATO TRAFFICO DI 121 CUCCIOLI DALL'EST FINO IN SPAGNA: DENUNCIATI DUE SLOVACCHI
Un'azione coordinata tra l'associazione animalista Eital e la polizia stradale di Mestre ha consentito, nella notte fra sabato e domenica, di bloccare -sulla A4 all'altezza di Pianiga- un furgone slovacco carico di ben 121 cuccioli tra cani e gatti provenienti dall'Est e destinati al mercato spagnolo. Le condizioni dei poveri animali ve le lasciamo immaginare (due erano gravi, trasferiti alla clinica veterinaria), mentre gli occupanti sono stati denunciati per maltrattamenti e multati per circa 7500 euro. Il mezzo è stato sequestrato e gli esemplari sono stati affidati in custodia. L'Ente italiano per la tutela degli animali e della legalità seguiva il caso da ben sei mesi, segnalando ripetuti traffici est-ovest ogni settimana.
mercoledì 9 novembre 2016
INCIDENTE SUL LAVORO AI GRANDI MOLINI QUATTRO OPERAI IN OSPEDALE
Incidente verso le 18.30, all'interno dello stabilimento della Grandi Molini di via dell'Elettricità. Durante le operazioni di manovra di un serbatoio contenente un metro cubo di varechina, per cause in corso di accertamento, è esploso innalzando una nube nell'aria.
Un getto del liquido ha investito quattro operai che si trovavano nelle vicinanze. Sul posto le ambulanze del 118 e i vigili del fuoco con undici uomini tra cui gli specialisti del gruppo Nbcr e due camion.
Poco dopo sono arrivati i tecnici dello Spisal dell'Asl 12 che interviene in caso di incidenti in ambienti di lavoro.
I quattro operai sono stati trasportati in ospedale in codice giallo.
Un getto del liquido ha investito quattro operai che si trovavano nelle vicinanze. Sul posto le ambulanze del 118 e i vigili del fuoco con undici uomini tra cui gli specialisti del gruppo Nbcr e due camion.
Poco dopo sono arrivati i tecnici dello Spisal dell'Asl 12 che interviene in caso di incidenti in ambienti di lavoro.
I quattro operai sono stati trasportati in ospedale in codice giallo.
SPECIALISTI IN FURTI NELLE ABITAZIONI ARRESTATI A MARTELLAGO
E Successo martedì
sera in centro a Martellago, in via Trento: è il figlio del padrone di casa a
imbattersi negli intrusi dopo un avviso di allarme giunto sul suo cellulare.
Sono in due e hanno scassinato la porta d'ingresso. Una volta scoperti, non
esitano a minacciare il giovane con dei grossi cacciaviti, dopodiché
raggiungono l'uscita e fuggono attraverso i cortili delle abitazioni.
Immediata la
telefonata al 112 che inviava immediatamente una pattuglia dei carabinieri di Martellago che
intercettava i due ladri poco più avanti mentre tentavano di nascondersi
nell’oscurità in un giardino poco distante dall’abitazione appena visitata, arrestandoli con la refurtiva ancora addosso.
Gli arrestati
sono Giorgio Soppelsa classe 1955 e Zlatan Jovanovic classe 1996, entrambi di Marghera e già
noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, denunciati in flagranza del reato di rapina impropria in
abitazione a Martellago, a cui si è aggiunto il possesso di oggetti da scasso e
atti ad offendere, nonché la ricettazione
La successiva perquisizione nell'abitazione del 61enne permette inoltre
di rinvenire altra refurtiva (gioielli e bijoux vari), sulla quale sono in corso accertamenti per
acclararne la proprietà. I due sono sospettati di essere una cellula
organizzata e ben assortita per la commissione di furti in abitazione: sono
stati condotti in caserma e, al termine delle operazioni, accompagnati in
carcere a Venezia.
lunedì 7 novembre 2016
LOTTA ALL'OSTOPOROSI, MALE "ROSA": DUE GIORNATE A MESTRE E VENEZIA
Si lavora in tutto il mondo, in queste settimane, sul tema della prevenzione contro l’Osteoporosi – il 20 ottobre si è celebrata come ogni anno la Giornata mondiale sulla patologia – e nei giorni 10 e 11 novembre gli specialisti dell’Ulss 12 offriranno la consueta sessione di visite gratuite e specifiche per le donne, organizzata quest’anno in entrambi gli Ospedali.
“L'osteoporosi provoca una progressiva perdita di tessuto osseo – spiega il dottor Michele Sicolo, Direttore della Medicina Nucleare dell’Ulss 12 – che a sua volta può indurre un progressivo aumento della fragilità ossea, con conseguente innalzamento del rischio di frattura, principalmente a livello di vertebre e femori. Anche se non risparmia le persone di sesso maschile, l’osteoporosi è una malattia che colpisce principalmente il sesso femminile: ne viene interessata almeno una donna su quattro. Ciò avviene perché le donne hanno uno scheletro meno massiccio di quello degli uomini e inoltre subiscono una più rapida riduzione di massa ossea nel periodo della menopausa.”. A questa “crisi” ossea del periodo della menopausa si aggiunge poi l’ulteriore, progressiva e più lenta perdita di tessuto osseo, dovuta all'avanzare dell'età, che influisce nella stessa misura sia sull'uomo che sulla donna. “L'osteoporosi non dà una sintomatologia specifica – spiega ancora il Primario – e si rivela quindi in modo traumatico quando avviene una frattura. Per scoprire per tempo l'osteoporosi, quindi, la medicina si avvale del test diagnostico della ‘densitometria ossea’: l’esame misura la massa ossea e consente perciò di diagnosticare precocemente la riduzione della quantità di osso, che è di per sé un importante fattore di rischio di frattura”.
L'Unità Operativa di Medicina Nucleare della Ulss 12, diretta dal dottor Michele Sicolo, si occupa di osteoporosi da oltre vent’anni, attraverso l’attività di Densitometria Ossea, eseguita in entrambi gli Ospedali di Venezia e di Mestre, e con visite specialistiche ambulatoriali presso l'Ospedale di Venezia e di Mestre. All’Ospedale di Venezia giovedì 10 novembre (ore 10.00-15.00) e all’Ospedale dell’Angelo di Mestre venerdì 11 novembre (ore 13.30-18.00) si svolgeranno visite e colloqui con le pazienti per determinare il rischio di osteoporosi e di frattura. Al Civile le visite si terranno presso il Servizio di Medicina Nucleare; all’Angelo presso gli ambulatori 11 e 12 al primo piano. In entrambe le sedi, per una miglior definizione del quadro clinico, in alcune pazienti a maggior rischio verrà eseguita la densitometria ossea della colonna lombare.
“Con questa Giornata – spiega il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – l’Ulss 12 e i suoi specialisti si mettono a disposizione dell’utenza ‘rosa’: la proposta degli esami specifici è infatti rivolta soprattutto alle donne tra i 50 e i 60 anni, già in menopausa che non sono mai state valutate da uno specialista né hanno mai eseguito una densitometria ossea. E per tutte le donne i medici saranno disponibili per rispondere a domande, dubbi e richieste riguardanti le malattie metaboliche dell'osso, nello stile della prevenzione fatta aprendo le porte agli utenti”.
In entrambe le sedi, la Giornata sarà supportata dall’intero Reparto di Medicina Nucleare, in particolare dagli specialisti dottor Bonazza e dottor Mameli; a Mestre avrà il supporto della Nefrologia, con il dottor Morachiello.
domenica 6 novembre 2016
INCIDENTE MORTALE SULLA RAMPA CAVALCAVIA DI MESTRE: MUORE UN OPERAIO DELLA FINCANTIERI
Investimento mortale alle 19.30 a Mestre di Sabato scorso
Il tragico incidente all’inizio della Rampa Cavalcavia, direzione Marghera, di fronte al Despar, poco dopo la rotonda fra corso del Popolo e via Torino. Un uomo è stato falciato da una Volkswagen Passat familiare mentre attraversava la strada, pare, dai primi rilievi, al di fuori delle strisce. A perdere la vita un romeno di 52 anni, residente a Palermo, operaio della Fincantieri. Il conducente che si è fermato a prestare soccorso è sotto choc: ha detto di non avere visto l’uomo. Con ogni probabilità a limitare la sua visuale la pioggia battente e la scarsa illuminazione. Sul posto gli agenti del Reparto motorizzato della Polizia municipale.
sabato 5 novembre 2016
SISMA: QUATTRO INFERMIERI VENEZIANI IN SERVIZIO TRA GLI SFOLLATI
c’è anche una rappresentanza degli infermieri veneziani impegnata nelle zone del terremoto. Sono partiti questa mattina all’alba Paolo Gagetta e Vania Ducceschi, dell’Ulss 12, con Simone Raimondi dell’Ulss 10 e con Luigino Boldrin, infermiere dell’Ulss 12 Veneziana ora in pensione. Insieme agli infermieri che giungono in loco da tutta l’Italia, coordinati dall’Associazione “Cives” e dalla Protezione Civile, anche i quattro infermieri veneziani saranno impegnati in particolare nell’assistenza degli sfollati nei luoghi in cui questi vengono temporaneamente ospitati. Si occuperanno quindi in particolare dei malati, degli anziani, dei bambini e di tutti coloro che hanno bisogno di assistenza infermieristica, anche a causa del trauma o del disagio psicologico causato dal sisma. I quattro infermieri veneziani si tratterranno nelle zone terremotate per tutta la settimana entrante.
mercoledì 2 novembre 2016
I CARABINIERI DI DOLO RECUPERANO UN MACCHINARIO AGRICOLO DA UN MILIONE DI EURO
DOLO - Una cippatrice da un milione di euro e altri macchinari per svariate decine di migliaia di euro, rubati la scorsa estate ad una azienda vivaistica di Saonara (Pd), sono state recuperati dai carabinieri della Tenenza di Dolo all’interno di un capannone ad uso edilizio a Lendinara (RO). I militari hanno individuato e denunciato tre persone per ricettazione. Si tratta del 56enne G.P. di Vicenza, del 55enne P.R. di Rovigo e del 45enne T.R. di Padova.
La cippatrice è una macchina che tritura e fresa ceppi di ogni dimensione per renderli segatura e realizzare pellet per stufe. Era stata messa in vendita su un sito on line.
I carabinieri in borghese hanno fatto finta di essere interessati all’acquisto e una volta preso contatto con un venditore, sono stati prima condotti a Santa Margherita d’Adige (Pd) e successivamente presso una ditta di scavi e demolizioni di Lendinara. Dentro al capannone dell’azienda c’era la macchina operatrice e gli altri macchinari idraulici rubati allo stesso imprenditore padovano. A quel punto i carabinieri si sono qualificati e hanno individuato tutti i componenti della tentata ricettazione. I macchinari sono stati restituiti al legittimo proprietario che, incredulo e rassegnato, ha vivamente ringraziato i carabinieri.
DOLO – Un bandito a volto scoperto e armato di coltello ha rapinato un 18enne di Dolo del portafoglio e di uno strumento per eseguire rilevazioni ambientali.
E’ successo mercoledì mattina a Dolo, nei pressi delle piscine di viale dello Sport. Il giovane era appena sceso dal suo furgone dopo averlo parcheggiato in via Pasteur. Una persona a viso scoperto gli si è avvicinato e dopo avergli puntato contro un coltello gli ha chiesto di consegnargli il portafoglio, contenente solo 50euro. Il bandito ha parlato in un italiano con accento straniero, tipico dei paesi dell’est europeo. Non contento si è fatto anche consegnare quello che pensava fosse un cellulare. Invece si tratta di uno strumento usato per fare rilevazioni ambientali e non commerciabile. Il bandito è fuggito a piedi lasciando il giovane frastornato. Il 18enne, un volta rimessosi dallo spavento, ha presentato denuncia ai carabinieri della Tenenza di Dolo, che ora stanno cercando di individuare il rapinatore.
L'ASSESSORE REGIONALE LUCA COLETTO " BATTEZZA " LA NUOVA RISONANZA MAGNETICA A MIRANO
L’assessore regionale alla sanità Luca Coletto “battezza” la nuova RM della Ulss 13: una macchina all’avanguardia di cui Mirano si è dotata per prima in Italia nel 2016
La Radiologia di Mirano è stata la prima in Italia, nel corso del 2016, ad installare – con una gara pubblica nazionale - una risonanza di questo tipo: ovvero una strumentazione di ultima generazione, che esprime il massimo della tecnologia diagnostica riuscendo ad esaminare efficacemente sia le persone obese che chi soffre di claustrofobia. Non solo, grazie a questa grande macchina, che Mirano attendeva da ben dodici anni, i medici radiologi della Ulss 13 da oggi potranno eseguire studi specifici (di terzo livello)- che prima demandavano ad altre strutture ospedaliere - sulla prostata e sulla mammella, oltre che sugli altri organi e apparati. Oltre a Mirano, altre dodici strutture ospedaliere italiane, con la medesima gara pubblica, quest’anno hanno ricevuto o stanno per installare questa stessa macchina. “Oggi, questa Azienda sanitaria – ha commentato il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – vanta, nella sede della Radiologia di Mirano, di una macchina che può essere paragonata ad una Ferrari. E tutto questo grazie al finanziamento che ha stanziato la Regione Veneto di circa 900mila euro, come prova tangibile della sua attenzione verso i cittadini e i loro bisogni, e della volontà di potenziare la sanità di questo territorio”.
La nuova apparecchiatura, che è stata inaugurata oggi dall’Assessore Regionale alla Sanità Luca Coletto, e che da domani sarà operativa 13 ore al giorno per i nostri cittadini, è una risonanza da 1,5 tesla, che pesa 5 tonnellate. Ha una apertura (bore) di 70 cm che permette di eseguire l’esame anche su pazienti con un giro vita che supera i 200 centimetri. Una macchina compatta, che permette al paziente claustrofobico di veder l'esterno e di poter quindi eseguire l'indagine senza ansia e stress.
La nuova risonanza è arrivata a Mirano sabato 24 settembre, nel frattempo sono continuati i lavori di adeguamento strutturale e impiantistico dei locali. Il passaggio dalla vecchia alla nuova risonanza di Mirano è avvenuto senza mai interrompere il servizio diagnostico, garantendo cioè gli esami (sia per i pazienti ricoverati che per gli esterni) grazie l’adozione di una risonanza magnetica su mezzo mobile, con percorso protetto, che era posizionata nell’area prospiciente la nuova Dialisi.
"Si tratta di una risonanza innovativa e altamente performante - ha ricordato il primario di Radiologia della Ulss 13 Andrea Bruscagnin - che garantisce una tecnologia adatta a quesiti diagnostici complessi in ambito cardiologico, urologico, neurologico, toraco-addominale e anche senologico. Con questa nuova strumentazione potremo finalmente eseguire degli studi su alcuni organi che prima non era possibile fare, in particolare dando risposte al territorio sulle cosiddette Breast Unit e Prostate Unit, le nuove organizzazioni multidisciplinari messe in campo per contrastare i tumori alla mammella e alla prostata”.
Ogni settimana a Mirano vengono esaminati con la Rm circa 140 utenti (tra esterni e pazienti interni) e all’anno si contano circa 8mila gli esami eseguiti (più altri 10mila circa che vengono eseguiti con la RM di Dolo).
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