sabato 18 aprile 2020

VERIFICHE DELL'ULSS 3 NELLE STRUTTURE SOCIOSANITARIE DEL TERRITORIO: SOLO 17 POSITIVI SU 1715 SOGGETTI CONTROLLATI

L’ULSS 3 Serenissima è entrata nelle comunità a vocazione sociale, dove gli operatori hanno effettuato -concludendoli tutti già nella giornata di sabato- i test per appurare eventuali contagi. «La presenza nelle comunità che accolgono i disabili, le giovani mamme in difficoltà, le comunità di malati psichiatrici, i portatori di dipendenze – spiega il direttore generale, Giuseppe dal Ben – è in primo luogo un segno di attenzione a queste categorie deboli, che non vanno dimenticate e a cui va portata ogni necessaria verifica quanto alla possibile presenza del virus.
Ma la visita degli operatori in queste strutture è anche un momento di sensibilizzazione e di prevenzione in alcuni contesti non facilmente raggiungibili dalla corretta informazione relativa all’epidemia. I test che si effettuano sono anche l’occasione in cui si portano, in questi contesti "isolati" per vocazione e necessità, le buone regole per il contrasto alla diffusione del virus, sia quelle igieniche, sia di comportamento».
L’ULSS veneziana ha programmato di sottoporre a verifica più di 70 strutture sociosanitarie nelle quattro aree territoriali, controllando così circa 1715 persone, tra ospiti e operatori: «Le comunità in cui abbiamo portato i test – spiega Vanni Stangherlin, che coordina le squadre dell’ULSS 3 Serenissima – hanno colto con grande favore la nostra disponibilità ad entrare per un controllo nei loro spazi, e la collaborazione dei responsabili delle strutture è stata fondamentale per organizzare al meglio la presenza e la corretta operatività del personale.
Consideriamo quindi questo vasto monitoraggio come un'operazione ben riuscita, svolta in tempi stretti, in sinergia con le direzioni delle strutture, a partire da una disponibilità sempre piena degli operatori che, supportati anche dal personale in rientro volontario, hanno lavorato senza difficoltà, come avviene ormai da settimane, anche nei giorni festivi».
Alla fine della giornata sono state visitate e verificate 73 comunità, ospitanti disabili, minori, soggetti con disturbi psichiatrici e con dipendenze, e sono stati eseguiti 1715 test rapidi, che hanno riguardato sia gli ospiti che gli operatori delle strutture. I risultati delle verifiche sono assolutamente confortanti: «L’utilizzo dei test rapidi – sottolinea il dottor Stangherlin – ha consentito di ottenere risposte immediate; e al termine dei controlli su 1715 soggetti abbiamo registrato un numero bassissimo di positività. Sono 13 i test rapidi che sono risultati positivi, esito che sarà ora confermato dal successivo tampone, già effettuato e in via di refertazione».
La collaborazione tra l'ULSS 3 Serenissima e le comunità sociosanitarie sul fronte del monitoraggio prosegue anche nei prossimi giorni, quando saranno sottoposti a verifica anche quei singoli operatori che in questi giorni non erano in servizio o che non hanno potuto effettuare il test, per un quadro esaustivo, e per dare continuità all'attività di prevenzione del contagio.

2 commenti:

  1. Ho letto quanto sopra e chiedo quale è la procedura che il cittadino deve seguire per sottoporsi di sua volontà al test del coronavirus? C'è un ufficio atto a raccogliere le richieste? Grazie e buona domenica.

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    1. Al momento i tamponi li fanno, con molta difficoltà, a chi ha i sintomi. E' tutto in divenire, non ci sono ancora disposizioni, come le avremo le pubblicheremo. ciao

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