L'ULSS 3 Serenissima ha approntato un progetto di lungo periodo per contrastare il disagio psicologico nell'emergenza da Coronavirus. «Da oggi - assicura il direttore generale, Giuseppe dal Ben - gli specialisti della salute mentale sono attivi ad ampio spettro per assistere le persone che questo periodo complesso ha reso fragili: non solo i malati e i familiari dei malati, non solo gli operatori sanitari in prima linea, ma anche tutti coloro che dall’emergenza hanno subìto, o subiranno, conseguenze peggiorative per l’equilibrio psicofisico. Il servizio si aggiunge alla consulenza telefonica da subito avviata, e offre un progetto di accompagnamento e di presa in carico, in via continuativa, di tutti coloro che hanno vissuto come un trauma questa fase di crisi, e di tutti coloro che ne porteranno le conseguenze da qui in poi».
Il primario Moreno de Rossi spiega la stretta correlazione che lega recessione economica e salute mentale: «È quindi ragionevole, purtroppo, attendersi anche nelle prossime settimane un diffuso aumento delle richieste ai servizi di salute mentale e un tendenziale aumento della morbilità psichiatrica nel medio e lungo periodo. Quanto alla clinica, i quadri maggiormente rappresentati nelle situazioni di emergenza sono riconducibili a disturbi dell'adattamento, disturbi d’ansia, disturbi depressivi, disturbo acuto da stress e disturbo post traumatico da stress. Attenzione particolare andrà portata alle conseguenze sulla psiche dei cosiddetti "lutti complicati": ci aspettiamo nei prossimi mesi le conseguenze della particolare contingenza restrittiva che ha portato alla sospensione dei normali rituali di congedo, e alla sospensione dei funerali con l’impossibilità di dare un adeguato ultimo saluto al proprio caro».
Sul piano gestionale organizzativo – sottolinea il dottor De Rossi – i servizi di Salute Mentale devono sviluppare azioni proattive e di forte interconnessione con il territorio (medici di base, enti locali etc.), con cui costruire canali aperti e costanti. E appena saranno allentate le restrizioni alla mobilità oggi vigenti, o anche subito in caso di necessità, viene offerto nei centri di salute mentale un percorso dedicato con valutazione medico/psichiatrica preliminare e con l'intervento di gruppi terapeutici. In base ai bisogni che si profilano verrà attivato un intervento in regime di consulenza, oppure l’assunzione in cura o la presa in carico.
Al progetto si accede tramite invio da parte del medico di famiglia, attraverso specifici sportelli telefonici (aziendale, ordini professionali, enti privati, religiosi), ma anche attraverso il Pronto Soccorso, gli ospedali e le unità Covid, il dipartimento di Prevenzione. Si accede al servizi anche direttamente, scrivendo a dsm@aulss3.veneto.it, oppure telefonando per Venezia e Lido al numero 041 5294811, per Mestre e terraferma veneziana allo 041 2608281, per Chioggia, Cavarzere, Cona allo 041 5572140, e infine per l'area di Dolo e Mirano allo 041 5133418.
Nessun commento:
Posta un commento