giovedì 27 gennaio 2022
È ARRIVATO IL BUNKER DEL FREDDO: PUÒ CUSTODIRE 800.000 DOSI DI VACCINO
lunedì 24 gennaio 2022
LA LIBERA CONCORRENZA NON PUÒ LEDERE IL DIRITTO AL LAVORO: IL PD CHIEDE LO STRALCIO DELL’ART.8 DEL CONCORRENZA
OPEN DAY DEL FINE SETTIMANA, UN ULTERIORE BALZO DELLE VACCINAZIONI PEDIATRICHE "UN SUCCESSO INATTESO: QUATTRO BAMBINI SU DIECI HANNO SCELTO IL VACCINO"
sabato 22 gennaio 2022
ZAIA: VIA LIBERA AL TAMPONE ANTIGENICO RAPIDO PER IL FINE ISOLAMENTO ANCHE NELLE FARMACIE E CENTRI ABILITATI
MOSE: BUROCRAZIA INFINITA E GUFI SEMPRE PRONTI A CRITICARE
Sembra che siano stati persi 40 milioni di euro destinati alla manutenzione del sistema Mo.S.E. e questo è potuto succedere in quanto il Provveditorato alle Opere Pubbliche non è riuscito a spenderli.
Un anno fa circa era stata fatta la richiesta al Governo di un finanziamento da destinare alla manutenzione ritenuta urgente. Questo era stata inserito all’interno della Legge che istituiva l’Autorità per la laguna, veniva quindi stanziato, fino al 2034. Quando il Provveditore aveva richiesto i fondi, aveva definito i lavori improcrastinabili, come si legge nell'articolo della Nuova Venezia dello scorso 16 gennaio.
L’Autorità per la laguna è stata istituita con decreto nell’agosto del 2020 ma la decisione presa dal Consorzio Venezia Nuova di ricorrere al tribunale per concordato preventivo ha avuto come risultato il blocco quasi totale delle attività progettuali e di cantieristica.
La manutenzione però deve essere eseguita, all’interno dei fondi stanziati era prevista la copertura della stessa per i gruppi di aggancio e di tensionamento delle paratoie. Ora, per poter effettuare questa tranche di lavori, è stata richiesta la conservazione di cassa, e quindi il trasporto dei residui per il 2022 dei circa 40mila euro stanziati.
Nel frattempo, per la verifica della situazione delle strutture del Mo.S.E. il Provveditorato e la commissaria Spitz avevano affidato una consulenza sullo stato dell’opera e del sistema di cerniere il cui esito è stato secretato con accordo di non divulgazione.
venerdì 21 gennaio 2022
DIFENDIAMO I NOSTRI BAMBINI DAL COVID VACCINANDOLI
Questa mattina dalla sede della ULSS 3 Serenissima è stato fatto il punto sulla situazione riguardante le vaccinazioni pediatriche, soprattutto in quanto, sul tema, si stanno dicendo molte cose a sproposito che stanno dando luogo a fake news fuorvianti.
A riguardo l’intervento della D,ssa Callegaro, dell’Unità Operativa Pronto Soccorso Pediatrico dell'Ospedale all’Angelo di Mestre.
Sono molto pochi i piccoli pazienti che necessitano di essere vaccinati in ambiente protetto ospedaliero, a quanto riferiscono gli stessi pediatri e medici vaccinatori. Si può dire che si contano sulla punta delle dita. Le patologie che non hanno necessità del vaccino in ambiente controllato sono l’asma, l’allergia alimentare e l’allergia da puntura di insetto. I bambini che soffrono di tali patologie possono essere vaccinati negli ambulatori di pediatria dedicati ma con tempi di osservazione più prolungati qualora nel passato i bambini abbiano avuto reazioni sistemiche.
Chi invece necessita di un monitoraggio più prolungato e della possibilità di avere un intervento farmacologico immediato e che quindi vanno vaccinati in un ambiente ospedaliero protetto sono i bambini che hanno una condizione di base chiamata mastocitosi sistemica e attualmente si tratta di meno di una decina di bambini. Questa patologia predispone alla possibilità di avere reazioni, ma anche in questo caso si tratta di possibilità e non di certezza. Anche i bambini che possono soffrire di allergia ad alcuni eccipienti vaccinali necessitano di maggiori attenzioni, come anche i bambini fragili i quali hanno più necessità di essere vaccinati. per loro il vaccino va somministrato in tempi più tranquilli e in un ambiente più raccolto.Sono i bambini che possono avere cardiopatie, disturbi dello spettro autistico, o con malattie ematologiche.
Il dott. D’Amati ricorda che dalla ventesima settimana di gestazione il sistema immunitario funziona perfettamente e dal 50 giorno di vita i bambini vengono già vaccinati con sette vaccini in un’unica somministrazione senza alcun problema.
Sono miliardi le dosi di vaccino anticovid somministrate nel mondo senza particolari e importanti effetti collaterali. Non ci sono quindi controindicazioni alla vaccinazione a partire dai 5 anni, ma non è detto che non si comincerà a vaccinare anche i bambini più piccoli, proprio in quanto non persistono controindicazioni che facciano ripensare all’ipotesi e visto che sull’efficacia del vaccino non sussistono dubbi.
I medici del territorio e la medicina generale sono il vero front office rispetto alla pandemia, coloro a cui ci si rivolge. Negli ambulatori non sempre ci sono le condizioni adatte, come ad esempio il doppio accesso, per poter avere un canale covid che permetta di fare i tamponi in ambulatorio. Alcuni pediatri che lavorano in gruppo sono stati in grado di istituire una pediatria organizzata in grado di effettuare anche questo servizio ai piccoli pazienti. Ma se non ci sono le condizioni per tenere le linee separate il servizio non è attuabile, in quanto molti bambini , sani, si presentano in ambulatorio pediatrico per fare il bilancio di salute e non possono rischiare di essere contagiati. In questo caso gli ambulatori devono essere covid-free, inoltre non tutti i pediatri hanno personale ausiliario, quali infermieri o assistenti di studio, necessari per un’attività come quella di effettuare i tamponi.
I pediatri sono comunque impegnati nei centri vaccinali nelle giornate di sabato e domenica, che sarebbero giorni di riposo. Nel contestare il fatto che ora ci sia “solo” il 30% dei bambini vaccinati bisogna considerare il lasso di tempo da quando si è iniziata la campagna vaccinale pediatrica, si tratta di circa un mese da quando la stessa è partita.
Per la vaccinazione ai bambini serve anche più tempo, i genitori vogliono essere rassicurati sul fatto di fare la cosa giusta, per dipanare eventuali timori si ha bisogno di quel minuto in più che, nel vaccinare l’adulto non serve. L’opera di convincimento all’adulto di vaccinarsi è la prima protezione che si può offrire al bambino, quello di fornire un ambiente già protetto.
giovedì 20 gennaio 2022
MONTANARIELLO: NO ALL’ABUSO DEI TIROCINI EXTRACURRICULARI
Il consigliere Pd Jonatan Montanariello, afferma che a Chioggia verrà presentato un Ordine del Giorno contro l’abuso dei tirocini extracurriculari, invitando tutti i comuni veneti a schierarsi a favore della tutela dei diritti dei più giovani.
Questo per sostenere le nuove generazioni contro lo sfruttamento dovuto all’abuso del tirocinio extracurricolare. Si tratta di una battaglia trasversale che il consigliere ha già portato al consiglio regionale.
Il tirocinio, afferma il consigliere, non può sostituire l’apprendistato come ingresso nel mondo lavorativo soprattutto in quanto offre minori diritti e minori tutele e ha come contropartita minori costi per le aziende. Per questi motivi i tirocini negli ultimi anni hanno registrato un vero e proprio boom. I giovani vanno sostenuti da una occupazione “buona” non da una nuova forma di precariato e sfruttamento. Si tratta di un problema che riguarda tutti, conclude il consigliere, sostenendo di appoggiare in questo i Giovani Democratici.
Con l’Ordine del Giorno presentato si invita il Comune ad attivarsi con i propri rappresentanti a livello nazionale e regionale per rivedere le linee guida sui tirocini nella Conferenza Stato-Regioni.
martedì 18 gennaio 2022
EPISODI DI INTIMIDAZIONE INACCETTABILI SUGLI OPERATORI SANITARI AI DRIVE THROUGH: L'ULSS 3 SERENISSIMA CHIUDE DA DOMANI L'ACCESSO A CHI È SENZA PRENOTAZIONE
MONTANARIELLO (PD): “BUS CANCELLATI, SERVIZIO IN SOFFERENZA GIÀ PRIMA DELLA PANDEMIA: NECESSARIE CONDIZIONI DI LAVORO MIGLIORI E RISORSE PER LE ASSUNZIONI”
Venezia, 18 gennaio 2022 “Impossibile che il trasporto pubblico non risentisse del forte incremento di contagi della quarta ondata, è invece inaccettabile che non siano state prese contromisure in tempo utile, anche perché sono settimane che vengono denunciate difficoltà crescenti, scaricando così tutto sull’utente finale. È un servizio pubblico che, seppur in una situazione emergenziale, deve essere garantito in ogni fascia oraria. Per esempio, le quasi 250 corse a rischio annunciate per la giornata odierna da Busitalia, tra urbane ed extra urbane sono un’enormità, si accelerino le procedure per le 50 assunzioni, perché la situazione è drammatica. Ma il quadro non è troppo diverso nelle altre realtà, visto quanto denunciato dalla Mom di Treviso e a Venezia con Actv. E le istituzioni, a partire dalla Regione, diano una mano elargendo un contributo straordinario in tal senso”. Così Jonatan Montanariello, vicepresidente della commissione Trasporti a Palazzo Ferro Fini e già sindacalista della categoria deli autoferrotranvieri, interviene insieme alla vice capogruppo dem Vanessa Camani, ai colleghi Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e al capogruppo Giacomo Possamai sul caos legato alla riduzione delle corse dovuta ai troppi autisti contagiati, a cui si aggiunge una quota di ‘no vax’. “Il problema del personale in realtà si trascina da prima del Covid e non è mai stato affrontato in modo adeguato: gli organici sono carenti da anni, ma non è semplice reclutare addetti offrendo stipendi bassi a fronte di sforzi sempre maggiori sul fronte della produttività. Il caso Actv sotto questo punto di vista è esemplare: da un lato si blocca l’integrativo, dall’altro si chiede ai dipendenti di lavorare di più. Ricordiamo che questa categoria attende da sei anni il rinnovo contrattuale e nel frattempo ne ha già perso uno. Difficile pensare sia ‘attraente’ fare l’autista per poco più di mille euro al mese, con turni sempre più lunghi e spesso comunicati all’ultimo momento”. “E sempre sul fronte dell’emergenza - aggiungono in chiusura - non si deve sottovalutare un altro grido di allarme, diverso ma non meno preoccupante, riguardante la sicurezza sui bus per i troppi bulli a bordo che non pagano il biglietto o non rispettano le norme su distanziamento o mascherine. È una situazione che va affrontata in modo serio, senza lasciare le aziende di trasporto sole ad arrangiarsi”.
lunedì 17 gennaio 2022
TAMPONI: UNA VENTINA DI SEDI GIÀ ATTIVE SUL TERRITORIO, CON LE AGENDE APERTE NEL SITO ULSS 3
Al servizio di Venezia insulare è prossima l'attivazione del nuovo punto tamponi nel terminal di San Basilio; nel frattempo, il Fatebenefratelli ha già effettuato, tra sabato e domenica, un centinaio di tamponi, e le prenotazioni sono aperte anche presso il San Camillo del Lido, per citare le strutture private accreditate. "Il potenziamento e il decentramento delle sedi a cui ci eravamo impegnati - continua il Direttore Generale - vede già operativi molti nuovi punti, e un ulteriore beneficio per gli utenti si registrerà quando, dopo questi giorni di 'rodaggio', introdurremo l'obbligatorietà della prenotazione, liberando i punti tampone dalla pressione impropria e spesso confusa di chi arriva ad accesso libero: anche nel fine settimana la metà delle persone giunte ai drive through dell'Ulss 3 Serenissima non aveva prenotato la prestazione".
La lista di punti in cui è possibile effettuare i tamponi è pubblicata nel Sito dell'Azienda sanitaria ("Info Covid-19 e vaccino" --> "Come fare un tampone", indirizzo: https://serenissima.myprenota.
CON L'OPEN DAY DEL FINE SETTIMANA LE VACCINAZIONI PEDIATRICHE RADDOPPIANO
Quattrocento bambini vaccinati grazie all'open Day del fine settimana: nei punti vaccinali del PalaExpo, del Palazzetto di Dolo e del Padiglione Aspo a Chioggia, infatti, sono stati ben 402 i vaccinati tra i 5 e gli 11 anni giunti in libero accesso. "L'Open Day organizzato dall'Ulss 3 Serenissima nelle giornate di sabato e domenica - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - ci ha in sostanza permesso di raddoppiare l'attività vaccinale pediatrica prevista nel fine settimana: i bambini prenotati erano infatti altri quattrocento circa".
domenica 16 gennaio 2022
37 MILIONI DI EURO PER IL POTENZIAMENTO DELLE CICLOVIE
sabato 15 gennaio 2022
LORENZO VALLESE ( FIBA): SI DEVE FAR PRESTO PER TROVARE LA GIUSTA SOLUZIONE PER TUTELARE 30.000 IMPRESE BALNEARI
Ci siamo collegati con Lorenzo Vallese, Presidente per la Regione Veneto per la FIBA Federazione Italiana Imprese Balneari, associazione aderente a Confesercenti.
Per quanto riguarda la direttiva Bolkestein intravede qualche spiraglio in cui muoversi per tutelare le imprese che lavorano nel settore balneare?
Sicuramente si deve trovare qualche soluzione. In questo momento la stiamo cercando con i sindaci delle località interessate, in collaborazione con la Regione Veneto e con il Governo, in modo da definire la situazione in modo positivo. La direttiva coinvolge tantissime imprese nel settore balneare, circa 30mila in Italia. Il Veneto rappresenta la prima regione italiana in quanto presenze nel settore balneare, l'applicazione della direttiva influenzerebbe quindi non poco nel PIL prodotto in questo settore.
Il turismo ne perderebbe. Chi potrebbe investire non avendo certezze di continuità di gestione? senza prospettive per il futuro si finirebbe con lo sfruttare al massimo ciò che ha già a disposizione senza investire ulteriormente sulla struttura stessa, sulla sicurezza e sul personale. FIBA, come le altre associazioni, cercherà di trovare un equilibrio tra quello che viene richiesto dalla Direttiva Bolkestein e le aspettative degli imprenditori italiani per difendere il lavoro e il valore delle aziende.
Nel resto dell’Europa come viene vissuta questa situazione rispetto all’Italia?
Gli altri governi europei sono stati più lungimiranti del governo italiano, trovando soluzioni che hanno tutelato le loro imprese. Le norme a cui l’Italia sta pensando adesso in altri Paesi sono già state attuate riuscendo a dare lunghe proroghe alle imprese concessionarie esistenti.
L’Italia è uno dei pochi Paesi a cui i Governi non sono riusciti a dare una soluzione che possa accomunare tutti.
La Legge Regionale 33 è risolutiva?
Molto poco per le piccole concessioni. Può essere utilizzata dai grandi concessionari in quanto prevede investimenti di una certa portata ma non tutela le piccole imprese. Con questa legge la professionalità, la storicità, il fatto che siano piccole aziende viene considerato solo parzialmente.
Nelle condizioni attuali si tratta di una gara che pone tutti contro tutti, in cui vince chi più investe.
Quanto sono preoccupati i vostri associati?
La maggior parte dei nostri associati hanno piccole concessioni, spesso a conduzione familiare e lo stabilimento balneare rappresenta il proprio lavoro e la propria attività. Da questo punto di vista un’eventuale perdita della concessione significherebbe perdere il proprio lavoro, dover ricominciare da capo e rimettersi in gioco. La maggior parte di chi lavora nel balneare si sente minacciato dagli esiti che potrebbe avere la direttiva Bolkestein.
Quale è la probabilità che aziende estere vengano a investire in Veneto?
La probabilità che qualche impresa estera venga a investire in Veneto è molto alta. Il turismo balneare è un mercato in espansione molto appetibile. Ë uno dei mercati che ha ancora un minimo di redditività. Ed è ciò a cui mirano le grandi aziende a cui poco interessa Il settore turistico, il comparto o il turismo in sé. Alle grandi aziende interessa guadagnare il più possibile. Gli interessi di queste sono il business, che sia albergo o spiaggia o quant’altro non importa. Il business legato al settore alberghiero in questo momento ha problemi maggiori, legati alla pandemia o alle ristrettezze attuali. Molte attività storiche sono attualmente in crisi mentre le imprese legate alle spiagge si sono bene o male salvate e dimostrano di essere ancora un investimento proficuo.
Come state procedendo quindi attualmente?
Stiamo trattando con il Governo, abbiamo fatto già altri incontri, giusto ieri c’è stata la Conferenza dei Sindaci durante la quale la Presidente ha nominato la commissione, in cui convergono alcuni avvocati incaricati dalle associazioni di categoria, Ora la commissione sta quindi cominciando a lavorare predisponendo regole che possano tutelare anche i concessionari preesistenti e il lavoro fatto fino ad ora. Si cerca quindi una soluzione che possa essere valutata dal Governo e discussa poi in Europa. Si tratta di un puzzle in cui tutte le tessere devono collimare.
L’Europa sarebbe disponibile, secondo lei, ad ascoltare le proposte che verranno fatte?
Sicuramente l’Europa potrebbe essere disponibile all’ascolto ma serve un Governo in grado di imporsi e che voglia trovare una soluzione. Una volontà che attualmente non sembra esserci. Sembra esserci la volontà di chiudere la partita, senza procrastinare. Non tutti i partiti politici desiderano un cambiamento totale, c’è chi vuole tutelare il settore, sia nella maggioranza che nell’opposizione, ma alle parole devono seguire i fatti.
La situazione attuale di incertezza potrebbe concludersi con un problema sociale?
Certamente, ci sono famiglie che rischiano di perdere il lavoro, e si tratta di famiglie non più giovanissime, che dovrebbero cominciare a intraprendere un’altra professione, dopo aver investito capitali importanti convinti della certezza riposta nel lavoro attuale. In questa partita vanno tutelati tutti, in quanto tutti hanno cercato di fare il meglio. Se ricordiamo, alle aziende è stata data della sabbia e su questa sabbia sono state costruite aziende e imprese, è stato costruito lavoro. Quello che è in concessione è il fondo, la pezza di terreno, ciò che c’è stato costruito sopra è di chi ci ha investito. Il risarcimento, l’indennizzo della proprietà è una delle opzioni, ma non è ciò a cui il settore aspira, servirebbe a poco. I proprietari delle imprese sarebbero comunque costretti a cambiare la propria vita. Alcune strutture, anche se ammodernate risalgono anche a vent’anni fa, il valore che verrebbe risarcito non coprirebbe la perdita. Nel caso ci fosse un indennizzo si spingerà su quello che è il valore dell'avviamento, quello che ha permesso alle aziende di coccolarsi il turista nelle stagioni, ed è ciò che fa la differenza. Ci sono chioschi che lo scorso anno hanno festeggiato i 60 o i 70 anni di attività, partite quando avere un pezzo di spiaggia poteva essere visto quasi un danno in quanto non coltivabile. Ricordiamo anche che l’attività di chi ha uno stabilimento balneare non si limita ad accogliere la clientela ma comprende la pulizia, include il servizio di salvataggio anche nelle aree libere, a disposizione di chiunque si rechi in spiaggia e anche questi sono fattori da tenere in considerazione in quanto, se negli anni la spiaggia ha assunto un valore aggiunto, lo si deve anche alle imprese balneari.
Mancano due anni al momento in cui dovrà essere attuata la direttiva Bolkestein, quali tempistiche vi prefiggete?
Già da adesso gli imprenditori avrebbero bisogno di certezze, l’obiettivo che ci si è dati è di arrivare alla stesura delle regole prima dell’estate, avendo ben chiaro un programma su come andranno realizzate le nuove norme, in modo da poter poi affrontare con una relativa tranquillità il cambiamento
giovedì 13 gennaio 2022
“IL VENETO CURA”: LE FOTO DEGLI UTENTI RENDONO BELLI GLI OSPEDALI DELL'ULSS 3
martedì 11 gennaio 2022
PUNTI TAMPONI, UNA PRESSIONE ENORME. NUOVE LINEE ALL'EX GIUSTINIAN, AL LIDO, A PELLESTRINA, A MURANO, A DOLO E A MESTRE
DALL'AFRICA AL GIRO D'EUROPA CON UNA DEFORMAZIONE AL VOLTO CHE RISCHIA DI SOFFOCARLO: NESSUN OSPEDALE OPERA TOKU, L'ANGELO GLI SALVA LA VITA
Toku è un ragazzo nigeriano che ha una grave malformazione al volto, una neoplasia che continua a crescere provocandogli difficoltà a respirare, a parlare e a deglutire. Nel paese africano dove viveva gli era stato diagnosticato un carcinoma ameloblastico che un’operazione avrebbe eliminato togliendo totalmente la mandibola e rendendogli impossibile la sopravvivenza. Ha tentato di portare il suo caso negli ospedali di tutta Europa, ma, a parte la Spagna che gli aveva chiesto 60 mila euro per l’operazione, tutti gli altri nosocomi avevano negato il loro aiuto. Solo l’Ospedale all’Angelo di Mestre ha accettato la sfida. Il Primario del reparto di Chirurgia Maxillo facciale, si era accorto che un’ulteriore crescita della neoplasia avrebbe soffocato il ragazzo. Una malformazione che in occidente sarebbe stata operata molto prima, un tumore che alla fine si è rivelato benigno contro quanto era stato diagnosticato. Fosse stato maligno non avrebbe permesso al ragazzo di vivere così a lungo. Sono state tre le diverse équipe che prima di intervenire si sono preparate a lungo, aiutate da una simulazione virtuale in 3D. Un intervento della durata di 8 ore di asportazione e ricostruzione mandibolare, urgente e salvavita. Un’operazione complessa e complicata che ha visto impegnate l’équipe di Chirurgia maxillofacciale con primario Michele Franzinelli e le squadre del primario di Chirurgia plastica Eugenio Fraccalanza e del primario di Otorinolaringoiatria Doriano Politi. Dopo pochi giorni Toku ha potuto lasciare l’ospedale ringraziando per la nuova faccia ma soprattutto per la nuova vita. Un esempio di eccellenza, come lo definisce il Direttore generale della ULSS 3 Serenissima, Edgardo Contato, in grado di aiutare chiunque indipendentemente dalla provenienza e dall’estrazione sociale e dalle possibilità economiche. Un servizio invidiato da tutto il mondo.
lunedì 10 gennaio 2022
GIORDANO (fp cgil): NON SI È FATTO ABBASTANZA PER L’ORGANICO DEI SERVIZI EDUCATIVI
Secondo Daniele Giordano della Fp Cgil e Mario Ragno della Uil Fpl, nonostante tutti i tentativi fatti presso il Comune di Venezia per rafforzare l’organico dei servizi educativi, ora carente, non è stato fatto niente per fronteggiare la grave situazione.
Ancora in dicembre erano stati fatti incontri con il Comune e con la Prefettura perché si capisse l’urgenza delle difficoltà, sospendendo lo stato di agitazione del personale, ma nessuna scelta era balzata alla luce né in quell’occasione e neppure dopo l’incontro del 4 gennaio scorso.
Perdura quindi la carenza di personale educativo, accentuata dalle sospensioni. Si tratta della perdita di altre 15 unità che aggravano la situazione attuale, una situazione che rischia solo di peggiorare a causa delle possibili quarantene.
Le educatrici disponibili vedono prolungarsi l’orario lavorativo o lasciate sole con 12 o 13 bambini in quanto diventa impossibile la compresenza, a ciò si deve aggiungere la carenza del personale Ames. Una situazione che regge grazie a queste lavoratrici le quali, dalla situazione che si sta creando, stanno uscendo stremate e che non possono sopperire alle mancanze del Comune per ancora lungo tempo.
Alla Prefettura è stato comunicato nel frattempo l’esito negativo del confronto da parte dei sindacati e nei prossimi giorni si terrà un'assemblea del personale in cui, con le lavoratrici, si discuteranno i termini della protesta senza escludere a priori un tot di ore di sciopero.
Si tratta di una grave situazione evidenziata ancora a settembre me senza che da parte dell’Amministrazione Comunale ci siano state azioni concrete per fronteggiarla. Ora, secondo i sindacati, non resta che agire di conseguenza.
sabato 8 gennaio 2022
VACCINAZIONI PER I BAMBINI, L'OPEN DAY DI DOMENICA E NUOVE GIORNATE DEDICATE
DANIELE GIORDANO (FP CGIL): CITTA’ METROPOLITANA RISCHIA DI PERDERE I FONDI DEL PNRR
venerdì 7 gennaio 2022
IN VENETO OPEN DAY IL 9 GENNAIO 2022 PER LA VACCINAZIONE DEI BAMBINI CONTRO IL COVID- 19. CI SONO ANCHE PERSONAGGI FANTASTICI E CARTONI ANIMATI PER COINVOLGERE I PIU' PICCOLI IN ATTESA DELLA VACCINAZIONE
“E’ iniziata dal 16 dicembre a livello nazionale la campagna vaccinale contro il COVID-19 rivolta ai bambini dai 5 agli 11 anni.
In base all’evidenza scientifica, la vaccinazione contro Covid-19 è sicura nei bambini e negli adolescenti ed è fondamentale in quanto essi possono ammalarsi anche in modo grave, con possibile ospedalizzazione e complicanze, seppur in maniera meno frequente e meno severa rispetto agli adulti. La vaccinazione infatti riduce il rischio di contrarre la malattia in forma grave e previene inoltre la trasmissione di Covid-19 alle altre persone, compresi familiari e compagni di scuola, contribuendo a rendere più sicura la frequenza dell’ambiente familiare e scolastico e di altri ambienti ricreativi.
Al fine di rafforzare il messaggio di prevenzione in un modo piacevole e divertente, la Direzione Prevenzione della Regione Veneto, in collaborazione con il Gruppo Alcuni, ha ideato un progetto pensato per i più piccoli che si recheranno ai Centri Vaccinali del Veneto: un percorso semplice e divertente per aiutarli a sentirsi rassicurati, ma anche per fare trascorrere loro in modo piacevole ed istruttivo il tempo dell'attesa.
Dal 6 gennaio, negli spazi dei punti vaccinali di tutte le Aziende Ulss dedicati ai bambini, verranno esposti dei cartelloni raffiguranti il coniglietto Cilindro e il leoncino Marco, personaggi conosciuti ed amati dai bambini. Inoltre è stato prodotto materiale informativo ed educativo rivolto ai bambini in attesa di eseguire la vaccinazione contro il Covid-19. La realizzazione è di Gruppo Alcuni che già sta accompagnando i bambini nella Mostra itinerante dei disegni sulla pandemia "AndràTuttoBene".
Ma non saranno solo le immagini ad attirare l'attenzione dei più piccoli. Cliccando con il cellulare un QR Code presente nel cartonato, si potranno vedere alcuni cartoon pensati per rafforzare i messaggi di prevenzione, un modo piacevole per imparare a prendersi cura della propria salute, divertendosi. I cartoni che i bambini potranno vedere inquadrando il QR Code sono stati ideati dai bambini delle scuole primarie del Veneto e prodotti da Gruppo Alcuni con protagonisti i Mini Cuccioli, gli amatissimi personaggi in onda su Rai Yoyo e RaiPlay.
La campagna vaccinale oltre che nelle sedi dedicate delle Aziende Ulss viene condotta anche dai Pediatri di Libera Scelta.”.