L'ULSS 3 Serenissima oggi ha fatto il punto della situazione rispetto alle case di riposo del territori. «I numeri confortano - ha detto il direttore generale Giuseppe dal Ben - perché si continua a registrare una diminuzione dei ricoveri. Ci siamo come supporto, ci siamo coi controlli: ma ricordiamo che le strutture non sono dell'ULSS 3, bensì indipendenti, con direzione e gestione autonoma».
Dal Ben ha confermato che gli ospedali classificati Covid torneranno alla propria attività ordinaria non appena cesserà lo stato di allerta a livello nazionale. Nell’ospedale di Dolo, comunque, sarà creata un’area più contenuta per questa malattia, utilizzando locali ora in disuso per far fronte a eventuali casi che potrebbero evidenziarsi successivamente all’emergenza.
Il quadro delle case di riposo è dinamico e cambia di giorno in giorno: nelle 31 strutture afferenti al territorio dell'ULSS 3 i casi positivi sono in diminuzione, pur essendoci alcune strutture che presentano un numero più rilevante di positività. Il 14 aprile scorso, su 3479 ospiti, venivano rilevati 315 positivi (9.05%), mentre oggi, 22 aprile, se ne evidenziano 170 (4.89%). Lo stesso calo avviene per gli operatori dove, su 3560 operatori, il 14 aprile erano presenti 137 positivi (3.85%) e oggi 94 (2.64%).
L’83.87% delle case di riposo registra meno di 6 positività, nel 64.52% delle case di riposo non esiste al momento alcun positivo. Il 19.35% delle strutture ha da zero a 10 positività, mentre il 12.9% (le quattro case di riposo maggiormente esposte in questo momento, ovvero Chioggia, il Nazaret di Mestre, Fiesso d'Artico e l'Adele Zara di Mira) denunciano da 11 a 50 contagi.
«Ricordiamo - continua Dal Ben - che la positività non coincide per forza con la gravità del quadro clinico. La gravità la forniscono i sintomi che, più gravi sono, più costringono al ricovero ospedaliero. Attualmente, anche se alcune strutture presentano più casi di altre, va detto che tutto sommato la maggior parte non è grave. L'ULSS va poi a verificare se quanto indicato nel piano di sanità pubblica viene anche attuato».
Gli screening sugli ospiti e sugli operatori non sono cessati e continuano in maniera ciclica per tenere sotto controllo l’andamento dei contagi: gli operatori dell'ULSS 3 ne eseguono circa 600 al giorno. Parallelamente, a dare supporto negli screening, ci sono anche i 57 operatori delle case di riposo che sono stati opportunamente formati. L'ULSS ha aiutato anche a reperire personale: 15 tra infermieri e operatori sanitari e 17 esterni delle cooperative sono stati introdotti nei centri servizi per anziani.
Per quanto riguarda le cifre del territorio, l'area metropolitana di Venezia conta 1035 positivi, 1207 persone negative in isolamento, 195 ricoverati, 14 dei quali in terapia intensiva. I grafici indicano un allontanamento dal picco di fine marzo, aumentano i guariti (sono 864). Nello specifio del territorio amministrato dall'ULSS 3, i positivi sono 616 e 989 le persone in isolamento: queste ultime, nei primi giorni di aprile, erano 2124.
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