giovedì 12 aprile 2018

GRANDI NAVI, BALDIN (M5S): "LA REGIONE NON PONE UN FRENO AL LORO INGRESSO IN LAGUNA"

Una mozione presentata da Erika Baldin (M5S) al consiglio regionale chiede che sul tema delle grandi navi la Regione riconsideri il suo sì al comitatone e tuteli la laguna. La mozione, come è emerso nel dibattito in aula, è stata per alcuni aspetti superata dai provvedimenti governativi che hanno modificato lo scenario: «Dato che il voto finale alla mozione sarebbe stato negativo, per la presenza di un punto nel quale chiedevo di rivalutare il proprio sì al passaggio delle grandi navi per Marghera attraverso il canale di Malamocco – avverte la consigliera - ho accettato che venisse tolto dal dispositivo finale.
Ciò non toglie che il consiglio, con un solo astenuto e ben 40 voti a favore, abbia approvato la mia richiesta in cui si impegna la giunta a rendere disponibili gli atti trasmessi dall’Autorità Portuale sulle analisi delle alternative per la crocieristica di Venezia e le altre relazioni prese in esame, nonché a tutti gli atti su cui si basò il documento finale del Comitatone, al fine di assicurare la più ampia trasparenza e conoscibilità in merito alla scelta della Regione di votare favorevolmente quel documento». Conclude Baldin: «Tuttavia, ne prendo atto, la Regione non ha la minima intenzione di porre un freno all'entrata dei giganti del mare a Venezia. Questo non ci lascia tranquilli e continueremo a batterci in tutte le sedi per tutelare la città, il suo patrimonio artistico-culturale e la sostenibilità ambientale».

mercoledì 4 aprile 2018

ULSS 3 SERENISSIMA, FIRMATO IL NUOVO CONTRATTO DI LAVORO DECENTRATO AZIENDALE

È stato sottoscritto oggi, tra la direzione aziendale, le organizzazioni sindacali e RSU dei lavoratori, il nuovo contratto decentrato aziendale dell’ULSS 3 Serenissima. Si tratta di un momento storico per l’Unità Sanitaria veneziana nata il 1° gennaio 2017 dalla fusione per incorporazione nell’allora ULSS 12 Veneziana delle ULSS 13 di Mirano-Dolo e ULSS 14 di Chioggia. Attraverso il contratto sono stati disciplinati i più importanti istituti giuridici ed economici necessari per una gestione unitaria dei quasi 6500 dipendenti del comparto, che da oggi potranno dirsi dipendenti della ULSS 3 Serenissima, e non più “ex” di altre Unità Sanitarie. Le parti sono pervenute all’odierna sottoscrizione dopo un anno di incontri e tavoli di trattativa, ad esito dei quali sono stati di volta in volta siglati 14 tra accordi e pre-intese, poi confluiti organicamente nel contratto decentrato. Il risultato è un testo organico che disciplina, tra l’altro, il sistema delle relazioni sindacali, l’orario di lavoro, i contingenti minimi di sciopero, la produttività, il lavoro straordinario, il part-time, le progressioni orizzontali, gli spostamenti volontari interni. Il contratto è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali e dalle RSU ad esito, si ribadisce, di un serrato e cadenzato confronto con la ULSS, che ha consentito di esaminare nel dettaglio ogni aspetto critico dei diversi istituti trattati e trovare per ciascuno il necessario punto d’incontro, a salvaguardia dell’organizzazione e a tutela dei lavoratori, nel comune intento di perseguire l’interesse pubblico di un servizio sanitario all’altezza delle aspettative del cittadino. «La firma del primo contratto aziendale dell’ULSS unica veneziana – evidenzia il direttore generale Giuseppe Dal Ben – costituisce un passaggio di grande significato. Tenacemente abbiamo voluto il dialogo con il sindacato, e tenacemente lo abbiamo tenuto sempre aperto: oggi poniamo un altro, fondamentale mattone nell’edificazione della ULSS 3 Serenissima, una pietra angolare, perché il nuovo contratto riguarda i lavoratori, che sono il vero patrimonio della ULSS. Ringrazio il sindacato, che pur ovviamente partendo da posizioni diverse non ha mai perso di vista il più alto obiettivo comune e si è sempre posto al tavolo in termini costruttivi. E in un momento di grandi cambiamenti e di comprensibili criticità organizzative, non è cosa di poco conto».

UN ECOGRAFO E UNO SPIROMETRO IN DONO AL REPARTO DI PEDIATRIA DELL'OSPEDALE CIVILE DI VENEZIA

Il reparto di Pediatria dell’ospedale Civile di Venezia si arricchisce di nuove strumentazioni, grazie alla sensibilità e alla generosità dei veneziani. È stato infatti presentato oggi, alla presenza del primario Maurizio Pitter e del direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, il nuovo ecografo del valore di quasi 30mila euro: «Riceviamo e mettiamo in funzione una apparecchiatura sofisticata – ha spiegato il Primario – che con il suo software di ultima generazione consente una tecnica elastosonografica, un esame particolare che valuta l’elasticità dei tessuti. Permette quindi, rispetto all’ecografo tradizionale, di individuare una patologia spesso rilevante nei pazienti con obesità grave quale è la fibrosi epatica, in modo da evitare la biopsia epatica; permette inoltre una valutazione di tutti quei tessuti fibrotici che spesso sono associati a malattie ad alto rischio». L’ecografo è stato acquistato dall’associazione Papà Renzo, che rappresenta il punto di riferimento per le necessità del reparto pediatrico. Significativi i contributi destinati a questo scopo: ben 10mila euro sono stati donati da Ivano Seno, titolare di una vetreria a Murano; altri 2000 euro sono stati messi a disposizione dall’associazione Ruga Giuffa, già in passato vicina alla Pediatria del Civile; un contributo di 5000 euro è arrivato da Sanofi, che lo ha messo a disposizione per contribuire all’acquisto dell’ecografo e sostenere il corso di formazione per "clown dottori”. L’associazione Ruga Giuffa ha infine donato al reparto, consegnandolo nella stessa occasione nelle mani del Primario, uno spirometro per la misurazione della funzione respiratoria dei piccoli pazienti, in vista della prossima attivazione di un ambulatorio allergologico. Il ringraziamento dell’Unità Sanitaria attraverso le parole del direttore generale: «Ancora una volta – ha detto Giuseppe Dal Ben – la città dimostra la sua vicinanza all’ospedale. Questi segnali di affetto, che sono anche molto concreti e significativi nella loro dimensione, incoraggiano a continuare sulla strada del servizio quanto più possibile puntuale e aggiornato, nell’assistenza e nella cura, in particolare con i pazienti più piccoli dell'ospedale Civile».