lunedì 28 maggio 2018

CINQUANTAMILA ESAMI D'URGENZA IN UN SOLO ANNO AL POLO RADIOLOGICO DEL PRONTO SOCCORSO DI MESTRE

Cinquantamila prestazioni di radiologia erogate in dodici mesi. Il bilancio del primo anno di operatività del polo radiologico dedicato alle urgenze del Pronto Soccorso all'ospedale dell'Angelo di Metre è decisamente positivo: gli ambulatori e le strumentazioni radiologiche collocate al Pronto Soccorso, e dedicate alle sue necessità, sono state utilizzate in modo intenso e continuo. «Alle decine di migliaia di utenti che ne hanno usufruito durante il primo anno è stata data una ulteriore importante risposta», commenta il direttore generale della ULSS 3 Giuseppe Dal Ben. Il polo radiologico, composto da cinque locali pienamente inseriti nell’area del Pronto Soccorso, è stato inaugurato a marzo 2017, con la finalità di non far spostare gli utenti di quest'ultimo fino agli spazi della Radiologia; grazie al polo attrezzato, da allora gli esami si fanno qui, direttamente, senza trasferimenti. Nei primi dodici mesi, 30524 sono stati gli esami radiologici effettuati dal polo per il Pronto Soccorso in orario diurno (dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle 20); sono state 13569 le prestazioni fornite dal polo radiologico nei giorni festivi, e infine 5693 esami sono stati effettuati in orario notturno tra le 20 e le 8, per un totale di 49786 prestazioni effettuate.
Nel polo radiologico di Pronto Soccorso gli esami sono realizzati con macchine di ultima generazione – un telecomandato, appunto, e una radiografia scheletrica – e sono immediatamente refertabili: «Le radiografie realizzate – spiega il Primario di Radiologia, Roberto Ragazzi – sono subito a disposizione. Il medico le consulta in loco, ma le può vedere anche da tutte le postazioni di refertazione di radiologia: da quelle del polo radiologico di Pronto Soccorso, quelle della Radiologia vera e propria dell’ospedale, quella del primario, e se fosse necessario anche da quelle del polo radiologico del Distretto di Favaro, anch’esse collegate in rete». Nel polo radiologico del Pronto Soccorso è comunque sempre presente un medico, dedicato al servizio 24 ore su 24, che opera assieme a due tecnici durante il giorno, e ad un tecnico durante le ore notturne. Nei festivi e durante la notte il polo è strutturato per farsi carico di tutte le urgenze, anche quelle provenienti dall’ospedale. E al medico radiologo, come detto, le radiografie vengono sottoposte, per la refertazione, per via telematica. «Con queste attrezzature non c’è più il problema di un esame "sfuocato": grazie ai progressi della tecnologia, al medico arriva sempre un esame eseguito di altissima qualità, a partire dal buon lavoro dei tecnici che eseguono la radiografia.
Va detto – aggiunge il Primario – che in quest’area dell’urgenza, come peraltro in tutta la radiologia, risulta importante anche la collaborazione e la preparazione dei tecnici che eseguono gli esami. L’anamnesi, cioè la valutazione dell’utente che ha subìto un trauma, che poi prosegue con l’esame radiologico e viene conclusa dal medico, inizia proprio dalla prima presa in carico da parte del tecnico, che accoglie il paziente e che già indirizza sulla buona strada, con la sua competenza e attenzione, l’esame radiologico». Il primario Ragazzi dedica un pensiero anche al “gioiello” del polo radiologico di Pronto Soccorso: «Andiamo particolarmente fieri del "telecomandato", che permette di eseguire le radiografie sul paziente da tutte le angolazioni senza doverlo muovere per riposizionarlo. È uno strumento di alta qualità che un anno fa abbiamo avuto in dotazione come "primizia": nei mesi successivi l’ospedale è stato dotato di altre due strumentazioni simili, collocate in servizio nel reparto di Radiologia; ma il primo di questi telecomandati "gentili" è quello che abbiamo in dotazione dall’apertura del polo».

giovedì 24 maggio 2018

ULSS 3 SERENISSIMA: QUASI 2 MILIONI E MEZZO DI PRESTAZIONI EROGATE NELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE LUNGO IL 2017

Quasi due milioni e mezzo di prestazioni specialistiche in un anno dalla ULSS 3 Serenissima. «Le prestazioni ambulatoriali – spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben – ammontano per la precisione a 2.352.447, e da questa cifra sono escluse tutte le prestazioni sulle persone ricoverate e quelle dei Laboratori analisi. Quasi due milioni e mezzo di prestazioni "per esterni", quindi: poco meno di due terzi di queste prestazioni, per la precisione 1.665.773, sono state erogate dalle strutture pubbliche, cioè dalle varie Sedi distrettuali e dagli ambulatori sul territorio e ospedalieri; poco più di un terzo, cioè 686.674, sono state erogate da strutture e istituti accreditati. Si tratta di un volume impressionante di lavoro svolto per i cittadini, che andrebbe sempre tenuto in considerazione: un giudizio sul singolo ritardo, o sulla singola attesa, va dato anche alla luce di questi due milioni e mezzo di prestazioni specialistiche erogate nei tempi previsti e con soddisfazione dell’utente».

1. PER SPECIALITÀ

Classificando per specialità, almeno per grandi numeri, questa ingente mole di prestazioni ambulatoriali erogate “per esterni”, si scopre che al primo posto sta la branca della Medicina Fisica e Riabilitativa: 302.002 le prestazioni erogate dal pubblico, a cui si sommano 386.004 prestazioni erogate in questa specialità dalle strutture private accreditate, per un totale di 688.006 prestazioni. La Medicina Fisica e Riabilitativa, che primeggia per numero complessivo di prestazioni, è tra l’altro l’unica, insieme all’Odontostomatologia, in cui le prestazioni erogate dagli accreditati sono in numero maggiore rispetto a quelle erogate dal pubblico. Al secondo posto nella classifica delle specialità c’è la Radiologia diagnostica, con un totale di prestazioni che si attesta a 337.176, di cui 213.421 erogate dal pubblico, e 123.775 erogate dal privato accreditato.
Con le sue 138.836 prestazioni, la Cardiologia si piazza al terzo posto: in questa specialità sono 100.881 le prestazioni erogate dal pubblico, mentre sono 37.955 quelle erogate dalle strutture e dagli ospedali accreditati. Segue a ruota al quarto posto la Dermatologia, con 127.231 prestazioni. In questa specialità le strutture pubbliche offrono la grande maggioranza delle prestazioni: 116.812 contro le 10.419 del privato accreditato. Predominanza netta del pubblico quanto alle prestazioni di Oculistica, che per volume di lavoro è la quinta classificata: 125.396 le prestazioni erogate, di cui 109.967 offerte dalle strutture pubbliche, e 15.429 offerte dagli ambulatori specialistici o dagli Ospedali che operano in convenzione.

2. PER DISTRETTO TERRITORIALE (EX ULSS)

La lettura dei dati per Distretto evidenzia i rapporti numerici tra i tre territori delle tre ex Ulss: il Distretto del Veneziano (ex Ulss 12) è quello in cui è stata erogata la “fetta” più elevata di prestazioni specialistiche: in totale nell’anno sono state erogate 1.161.095 prestazioni, all’incirca la metà delle 2.352.447 complessivamente erogate dall’Azienda sanitaria; segue il Distretto di Mirano-Dolo (ex Ulss 13), con 888.079 prestazioni specialistiche; e infine viene il territorio del Distretto di Chioggia (ex Ulss 14), dove sono state erogate 303.273 prestazioni specialistiche.

3. PER POLI EROGATORI

I principali poli erogatori pubblici sono ovviamente i sei poli ospedalieri pubblici. Ai primi posti l’ospedale di Mestre, con 379.570 prestazioni erogate, e l’Ospedale di Dolo, con 289.139 prestazioni erogate. Tra gli ospedali accerditati, è Villa Salus a spiccare, con 82.336 prestazioni erogate, seguito dal Policlinico San Marco che ne eroga 71.272. Tra le sedi distrettuali sul territorio, quella che eroga il numero più elevato di prestazioni è al Lido, in cui nel 2017 sono state erogate 82.085 prestazioni; segue la sede di via Cappuccina a Mestre, con le sue 69.627 prestazioni erogate.
Tra le maggiori strutture private che operano in convenzione, quelle che erogano il più alto numero di prestazioni sono le seguenti: nel Distretto del Veneziano gli Ambulatori Essepienne, con 31.115 prestazioni erogate; nel Distretto di Mirano-Dolo lo Studio Fisioterapico Riviera, con 113.768 prestazioni erogate; nel Distretto di Chioggia la Cittadella Socio Sanitaria, che ha erogato 65.710 prestazioni.

4. SINTESI

Quello che emerge dall’analisi dei dati 2017 è un quadro di impegno intenso – si ricorda che nel computo non sono inserite le prestazioni agli utenti ricoverati negli ospedali né le gli esami di laboratorio analisi – con l’offerta di prestazioni sanitarie ad ampio spettro. Queste sono distribuite in modo equilibrato tra le varie strutture, con coerenza rispetto al quadro demografico, nonostante la particolare complessità del territorio dell’Unità locale sociosanitaria veneziana.

mercoledì 23 maggio 2018

RITROVATO MORTO IL TURISTA DISPERSO STAMANE NEL MARE DI CA' SAVIO

Quattro unità della Guardia Costiera e un elicottero dei Vigili del Fuoco hanno cercato un turista di 61 anni disperso stamane nelle acque del mare antistanti la spiaggia di Ca' Savio, nel Comune di Cavallino Treporti. La segnalazione ha coinvolto anche alcuni pescherecci impegnati al lavoro in zona. Purtroppo alle ore 11 è stato rinvenuto il cadavere dell'uomo, recuperato da una moto d'acqua.

lunedì 21 maggio 2018

"LA REPUBBLICA DELLE MERAVIGLIE" DI VINCI E GALESI DOMANI IN GIRO PER LE CALLI E I CAMPI DI VENEZIA

Martedì 22 maggio a Venezia si inaugura La Repubblica delle Meraviglie, il nuovo progetto artistico del duo Sasha Vinci - Maria Grazia Galesi, a cura di Diego Mantoan e Paola Tognon. Il progetto è stato ideato in seguito alla vincita del Sustainable Art Prize 2017, promosso dall'Università Ca' Foscari Venezia, all'interno del programma Ca' Foscari Sostenibile, in collaborazione con ArtVerona, e realizzato con il supporto della galleria aA29 Project Room (Milano/Caserta). La Repubblica delle Meraviglie è un'azione collettiva e una performance itinerante lungo le calli, i campi e i canali di Venezia, immaginata e studiata per creare uno spazio e un tempo di riflessione che evoca e riattualizza le storie e i desideri delle comunità che hanno costruito l'antica città lagunare. Il progetto site specific si offre come azione ad ampia risonanza con l'obiettivo di sollecitare sguardi e riflessioni sulle contraddizioni che appartengono a tutte le geografie della contemporaneità. Attraverso l'uso dei fiori, metafora empatica e diretta della bellezza e della caducità, dell'energia e della fragilità, La Repubblica delle Meraviglie formalizza e restituisce il conflitto che appartiene a chi, senza annullare la complessità del presente, immagina forme per un cambiamento consapevole verso una rinnovata prospettiva futura, in linea con i 17 obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

venerdì 18 maggio 2018

LE IMMAGINI DI EDOARDO TERREN ESPOSTE IN MOSTRA ALL'OSPEDALE DELL'ANGELO FINO AL 9 GIUGNO

Grandi foto, un viaggio in bianco e nero in un tempo passato eppure ancora vivo nella memoria dei cittadini. Le espone Edoardo Terren, con la sua personale di fotografia, all’ospedale di Mestre: «Con questa mostra, il vasto spazio aperto al piano terra dell’Angelo – spiega il direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben – si offre a chi frequenta l’ospedale, che siano i degenti o i familiari, come una pausa intima. Le foto di Terren mostrano l'umanità e la terra, a volte sofferenza, ma sempre dignità. Pur non avendo nulla a che fare con la sanità e la medicina, dialogano in modo intimo con il contesto dell’ospedale, parlano della fatica e insieme della voglia di vivere».
La mostra, organizzata dalla Scuola Grande di San Marco in collaborazione con Veneta Sanitaria, si intitola “Testimonianze di vita del territorio veneto”, e si snoda con grandi pannelli nell’area antistante il bar e la mensa dell’pspedale. Raccoglie e presenta alcune delle più belle fotografie di Edoardo Terren, classe 1945, originario di Mira, che frequenta la fotografia da oltre trent’anni con importanti riconoscimenti anche se sempre in modo amatoriale, ed ha esposto in moltissime città d’Italia, da Gorizia a Catania, da Torino a Foggia, da Trieste a Palermo. Le opere, che durante la breve cerimonia di inaugurazione sono state presentate al pubblico dal critico Valerio Vivian, descrivono bene la grande passione di Terren, il cui tema preferito è la documentazione delle condizioni sociali della sua gente, e che ha raccontato con i suoi scatti, con molta caparbietà, il Polesine, l’emigrazione, l’abbandono delle terre, la solitudine. Le foto di Edoardo Terren restano esposte all’ospedale dell’Angelo fino al 9 giugno.

giovedì 17 maggio 2018

GIORNATA DELL'IPERTENSIONE: SABATO ESAMI E PREVENZIONE ALLA FARMACIA STORICA DELL'OSPEDALE CIVILE

Anche quest’anno l’ULSS 3 Serenissima aderisce alla Giornata mondiale contro l’Ipertensione, promossa in Italia dalla Società Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa (SIIA). Medici e infermieri saranno a disposizione della cittadinanza sabato mattina per la rilevazione della pressione arteriosa all’interno della Farmacia storica, che si affaccia su campo Santi Giovanni e Paolo in fianco all’ingresso principale dell’ospedale Civile di Venezia. La postazione, coordinata dalla dottoressa Cristiana Leprotti, direttrice dell’Unità Operativa di Ipertensione e patologie endocrino metaboliche e angiologiche, vedrà impegnata parte del team di medici e infermieri, dalle ore 9 alle 13.30. «Questa è una giornata di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza – spiega la dottoressa Leprotti – perché la pressione è un fattore di rischio importante per le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari. Il messaggio che vogliamo trasmettere è che con una semplice misurazione si può valutare la presenza di una situazione di rischio, e se è quindi necessario intervenire prima di eventuali danni. Nel mondo medico la pressione alta è definita come "killer silenzioso", perché i problemi emergono nel tempo, per l'usura delle arterie, che può portare a infarto, ictus cerebrale, insufficienza renale».
Ai cittadini che si tratterranno nella postazione per gli esami o per ricevere informazioni sulla patologia, viene offerta quest’anno l’occasione di una visita gratuita alla Farmacia storica: si tratta di locali suggestivi, che sono tornati allo splendore originario grazie all’azione di recupero voluta nel recente passato dall'Unità sanitaria veneziana. Con l’attiguo Museo di Anatomia Patologica, anche la Farmacia storica fa riferimento al polo della Scuola Grande di San Marco, ed è stata riaperta e restituita alla cittadinanza nel suo allestimento pienamente ottocentesco. «Il momento di sensibilizzazione al tema sanitario – sottolinea il direttore generale Giuseppe Dal Ben – si unisce così per i cittadini alla possibilità di riscoprire un antico luogo della sanità. Venezia offre queste occasioni, che uniscono il passato e il bello al sapere medico e alla cura, e l’ULSS è lieta di poterle offrire ai veneziani». L’Unità Operativa di Ipertensione e Patologie endocrino metaboliche angiologiche dell’ospedale Civile di Venezia, in campo nella Giornata per gli esami strumentali e per l’opera di sensibilizzazione, fornisce circa 20mila prestazioni l’anno. Il servizio di Ipertensione è uno degli otto centri accreditati dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa.

mercoledì 16 maggio 2018

L'ARTE PER LA CURA: NUOVE ESPERIENZE DI TERAPIA NELLA ULSS 3 SERENISSIMA

L’arte, la musica, il teatro possono contribuire a curare meglio e più a fondo, e la ULSS 3 Serenissima percorre anche queste vie, alla ricerca di una migliore relazione con il paziente. «Musica, teatro, arte – spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben – sono di aiuto e di sollievo nella vita di tutti i giorni. Con serietà, poi, l’Unità Sanitaria studia ogni possibile applicazione delle forme d’arte anche nella relazione di cura, nella relazione cioè che lega il medico al paziente, l’infermiere al paziente, la struttura al paziente. I corsi realizzati in proposito per gli studenti di infermieristica non devono restare un’esperienza chiusa, ma essere il punto di partenza per la crescita di tutti gli operatori sanitari». Con questo obiettivo, la ULSS si ritrova giovedì 17 maggio nell’auditorium del padiglione Rama di Mestre. L’evento «L’arte per la cura» offrirà, proprio a partire dalle esperienze di studio svolte nei corsi di Infermieristica, alcune testimonianze, esempi e modelli di terapia realizzata attraverso l’arte: «Già molti luoghi della sanità veneziana – spiegano il dottor Marino Bonaventura, coordinatore delle attività formative del corso di laurea in Infermieristica – sono stati resi più vivibili e accoglienti con opere di pittura; e già molte esperienze di teatro e di musica hanno avuto luogo nel percorso di assistenza e di terapia. Ci confronteremo su quanto è già stato fatto e lavoreremo per individuare assieme, come pazienti, operatori sanitari, studenti infermieri, nuove modalità di cura attraverso l’espressione artistica». Nel corso del pomeriggio “L’arte per la cura”, che si aprirà alle ore 14, saranno eseguiti anche intermezzi musicali per pianoforte, arpa e chitarra; uno spazio particolare sarà dato al patrimonio artistico della ULSS, affidato alla Scuola Grande di San Marco. Con l’evento “L’arte per la cura”, la ULSS 3 Serenissima celebra anche la Giornata dell’Infermiere, che si festeggia ogni anno in questo periodo.

CANCRO ALLA MAMMELLA E ALLA PROSTATA, COME DIFENDERSI DAGLI EFFETTI COLLATERALI DELLA TERAPIA: SE NE PARLA VENERDÌ A MESTRE

L’osteoporosi è una malattia dello scheletro che espone, in modo prevalente ma non esclusivo, le donne all'aumento del rischio di fratture. È causa in Italia, ad esempio, di ben 90mila fratture del femore all'anno. È una malattia che colpisce soprattutto le donne in menopausa e gli uomini over 60. Per prevenirla, gli specialisti suggeriscono di assumere vitamina D e calcio, di muoversi, evitando fumo e alcolici, ovvero di seguire corretti stili di vita, come spesso ricorda il direttore generale della ULSS 3, Giuseppe Dal Ben. L'osteoporosi è una malattia subdola che, come è ormai noto, si manifesta anche dopo terapie ormonali impiegate come terapie complementari a quelle chirurgiche, chemioterapiche e radioterapiche, in caso di tumore alla mammella e di tumore alla prostata. Un convegno al Novotel di Mestre, previsto per venerdì 18 maggio, affronterà con gli addetti ai lavori questo tema cercando i possibili rimedi.
Ad organizzarlo è il facente funzioni del Primario del reparto di Lungodegenza all'ospedale di Noale, dottor Gianpaolo Voltan, in collaborazione con altri specialisti della ULSS 3 Serenissima. «Ho pensato di creare questo evento di confronto e dibattito – ha detto il dottor Voltan – attorno a un tema così delicato che ci vede impegnanti quotidianamente, per sensibilizzare le diverse figure professionali mediche della ULSS 3 che a vario titolo hanno in cura questi pazienti, riguardo alla necessità di avviare un efficace trattamento antifratturativo». Per chi è affetto di tumore alla mammella o alla prostata, diventa anche necessaria l’ormonoterapia, che però presenta alcuni effetti indesiderati, i quali incidono sulla matrice ossea del paziente, rendendolo più esposto alla frattura del femore o altri segmenti dello scheletro. Come si agisce, quindi, per evitarla o addirittura per prevenirla? «Esistono dei farmaci specifici – ha proseguito il dottor Voltan – che vengono somministrati a casi selezionati proprio per rimediare ai problemi della terapia ormonale».
Anche per i pazienti affetti da neoplasia della prostata e che necessitano di radioterapia, risultando più esposti alla frattura del femore – ha spiegato il primario di Radioterapia Oncologica all’ospedale dell’Angelo di Mestre, il dottor Imad Abu Rumeileh – nel lavoro dell'équipe di radioterapia viene in aiuto la nuova tecnologia adoperata a Mestre, che limita e concentra le dosi in aree specifiche: è il caso della radioterapia modulata ad arco (VMAT), la quale esclude dalle radiazioni i femori, puntando solo sulla prostata. In questo modo, ad esempio, si evita che i femori vengano esposti e resi più fragili anche dall'intervento di medici e chirurghi. «Il continuo confronto tra i professionisti in forza alla ULSS 3 – ha concluso il dg Dal Ben – permette di fornire il maggior beneficio ai pazienti, riducendo effetti collaterali che inficerebbero la stessa loro qualità di vita, già compromessa dalla neoplasia».

domenica 13 maggio 2018

METEO: IN VENETO DICHIARATO STATO D'ATTENZIONE PER TEMPORALI

Tra oggi e la mattinata di domani, lunedì 14 maggio, il Veneto sarà interessato da condizioni di instabilità con precipitazioni anche a carattere di rovescio e temporale. Sulla base delle previsioni meteo, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile Regionale ha dichiarato lo Stato di Attenzione per possibili criticità idrogeologiche, dalle 13 di oggi alle 16 di domani, in tutti i bacini idrografici. I fenomeni saranno inizialmente locali/sparsi, ma dalla serata più frequenti e diffusi, specie sulle zone interne centro settentrionali. Non si escludono temporali localmente intensi (forti rovesci, grandinate) su pianura e Prealpi. Possibili quantitativi di pioggia localmente consistenti su zone prealpine/pedemontane (specie centro occidentali) e pianura centro-settentrionale. La criticità geologica nella zona dell’Alto Piave è limitata al comune di Perarolo di Cadore (Belluno), dove permane la situazione legata alla frana oggetto di monitoraggio da parte degli uffici della Protezione Civile e Polizia Locale.

martedì 8 maggio 2018

CUORE E CERVELLO, GLI ESPERTI IN CONVEGNO A VENEZIA PER TRE GIORNI

Ancora un evento di rilevanza internazionale, organizzato a Venezia dagli specialisti dell’ULSS 3 Serenissima. Da giovedì 10 a sabato 12 maggio sarà il reparto di Cardiologia dell'ospedale Civile a offrirsi agli specialisti di tutto il mondo come organizzatore del congresso Venice Interventional Cardiology 2018: «Per la terza volta riuniamo a Venezia – spiega il primario Giuseppe Grassi, presidente del congresso – trecento colleghi, specialisti del trattamento delle malattie del cuore ma anche del cervello e dell’apparato vascolare. Tre giornate di lavoro, cinquanta tra relatori e moderatori, e un programma vasto di relazioni ed esperienze: in questo modo condividiamo le conoscenze dei migliori esperti italiani, europei e internazionali, per analizzare, condividere e diffondere tutte le tecniche interventistiche emergenti relative alle patologie cardiovascolari e le informazioni su l’avanzamento tecnologico nel campo interventistico». Tra le relazioni più attese, la lectio magistralis del dottor Italo Linfante (Miami, USA), che sabato mattina affronterà il tema dell’infarto cerebrale e delle più recenti acquisizioni emerse dalle ricerche americane di settore. Il congresso VIC 2018, che si svolge a Palazzo Franchetti, avrà due obiettivi principali: in primo luogo mettere a fuoco e diffondere le migliori e più recenti pratiche sul trattamento delle cardiopatie strutturali e sulle conseguenti tecniche interventistiche; in secondo luogo fornire un quadro completo sulle le più recenti innovazioni scientifiche e tecnologiche relative alle malattie che coinvolgono in modo stretto il cuore e il cervello: «È questo il motivo per cui, insieme agli specialisti di Cardiologia e Cardiochirurgia – spiega il primario Grassi – saranno presenti anche i colleghi neurologi e neurochirurgi, i neuroradiologi e chirurghi vascolari, in una ricerca di aggiornamento comune che è caratteristica di questo evento veneziano, in cui cuore e cervello vengono considerati nella loro reciproca interazione». Commenta il direttore generale della ULSS 3 Giuseppe Dal Ben: «Venezia si conferma come sede privilegiata del confronto tra gli operatori delle branche mediche ad alta specializzazione. Atelier prima ancora che vetrina, può proporsi come luogo di dibattito solo a partire dai suoi professionisti e dalle sue strutture, che già praticano ad alto livello la sperimentazione delle più moderne tecniche con le più moderne strumentazioni».

mercoledì 2 maggio 2018

RICEVE UNA BUSTA CONTENENTE POLVERE, FAMIGLIA DI MARCON AL PRONTO SOCCORSO DI MESTRE

Il Pronto Soccorso dell’ospedale all'Angelo di Mestre ha gestito nella notte scorsa e nella giornata di oggi il caso di una famiglia che ha ricevuto, a domicilio, una busta contenente una polvere non identificata, la quale ha fatto pensare ad una sostanza pericolosa. La famiglia –marito, moglie e una figlia in età scolare– residente a Marcon era giunta all'ospedale con i mezzi propri, e presa in carico alle ore 23.20. È stato subito applicato il protocollo di decontaminazione, che prevede l’accurato lavaggio dei soggetti giunti in contatto con la sostanza, l’isolamento in apposita stanza, l’imbustamento dei capi di vestiario ed un periodo di osservazione. I pazienti, dimessi nel primo pomeriggio di oggi, non presentano segni o sintomi che possano far pensare a infezioni o intossicazioni. I medici del Pronto Soccorso –dotati dei dispositivi di protezione individuale– seguono il caso assieme agli specialisti infettivologi. La sostanza, tramite il nucleo dedicato dei Vigili del Fuoco, è stati inviata all’Istituto Zooprofilattico di Legnaro, dove sarà analizzata.