giovedì 28 ottobre 2021

OPERAZIONE MOSE NOSTRUM

Il laboratorio Wigwam Venezia per la Residenza ha redatto un documento per divulgare presso i giovani l’importanza del progetto MO.S.E. per contribuire a salvaguardare la città di Venezia. Si tratta del progetto Operazione Mose Nostrum. La struttura è ora realizzata quasi nella sua completezza ed è il frutto di un ventennale lavoro di professionisti nell’ambito delleingegneristica e della meccanica che ha svolto il suo compito in clima di pregiudizio e di disinformazione.
L’infrastruttura esige manutenzione, è sottoposta ad usura e le sue tecnologie possono essere superate da innovazioni. Il progetto intende far conoscere a Venezia l’importanza della struttura, al di fuori dei protagonismi e, per portare avanti il progetto, diventa necessaria l’azione di una cittadinanza attiva e il coinvolgimento di tutte le forze sociali, culturali, associative e di rappresentanza. Ciò perché la gestione del MO.S.E. non venga delegata ad interessi estranei alla città. Il documento è firmato Giovanni Cecconi e Dino Bertocco. Giovanni Cecconi è il Fondatore del Laboratorio Venezia per la Residenza Resiliente Wigwam Rete Comunità Locali Solidali e ha ricoperto la carica di Direttore della Control room del Mose e Servizio Informativo del Magistrato alle Acque presso il Consorzio Venezia Nuova. Dino Bertocco è il Web editor del Giornale del Veneto, Coordinatore del Progetto GeCCo – Generare e Condividere Conoscenza e Promotore di Progetto Civico Veneto.

martedì 26 ottobre 2021

CURA DEI TUMORI DEL SANGUE: IL LABORATORIO TRASFUSIONALE DELL'ANGELO CERTIFICATO COME ECCELLENTE

 

Tempi più rapidi per individuare un donatore, certezza nell’analisi della compatibilità tra paziente e donatore: i trapianti effettuati all’Ospedale dell’Angelo per la cura dei tumori del sangue sono oggi garantiti dal Laboratorio trasfusionale attraverso un processo di “tipizzazione” di altissimo livello: così accurato e preciso che ha ricevuto la massima certificazione dalla comunità scientifica internazionale.  

Il Laboratorio di Tipizzazione tessutale dell'Ospedale di Mestre, gestito dal Servizio di Medicina Trasfusionale, collabora con gli specialisti dell’Ematologia che hanno in carico i malati colpiti da un tumore al sangue. "Ci affianchiamo al Reparto di Ematologia - spiega il Direttore del Trasfusionale, il dottor Gianluca Gessoni - in un processo particolare e cruciale, che è quello della preparazione delle cellule staminali emopoietiche, prelevate dal sangue e poi di nuovo infuse nel sangue dei pazienti malati. In questo processo è fondamentale il passaggio della 'tipizzazione HLA', attraverso il quale si studiano i geni HLA, cioè i geni human leukocyte antigenper minimizzare le possibili complicazioni immunologiche che possano comportare un insuccesso nel trapianto. Il test consente  di identificare, nei donatori e nei pazienti destinati a ricevere le cellule staminali, la compatibilità degli antigeni presenti sulla cellule staminali emopoietiche (antigeni HLA), verificare in sostanza la compatibilità trasfusionale. Questo processo complesso si svolge oggi nel nostro Laboratorio con l'utilizzo della tecnologia NGS (Next Generation Sequencing), la più efficace perché consente il sequenziamento massiccio del genoma e permette di risolvere ambiguità e tipizzare caratteristiche genetiche non identificabili con le tecniche standard.
La certificazione per di questo processo di "tipizzazione HLA"
 mediante la tecnologia di ultima generazione è stata attribuita al Laboratorio HLA dell'Angelo dall'European Federation for Immunogenetics: "L'EFI è il competente ente europeo di controllo e certificazione. E mi risulta - spiega il dottor Gessoni - che la nostra struttura sia la prima nel Veneto così accreditata. L'efficienza secondo i più alti standard del nostro Laboratorio HLA consente di aumentare il livello di compatibilità fra donatore e ricevente, e allo stesso tempo permette di accorciare i tempi di ricerca del donatore compatibile. Andiamo così ad incidere sui due fattori che sono determinanti per poter eseguire con successo un trapianto di cellule staminali ematopoietiche: è infatti cruciale, per l'esito del trapianto, identificare il miglior donatore compatibile definendo al meglio la tipizzazione HLA, permettendo così di ridurre il rischio di mortalità e di insuccesso".

"Per la nostra Azienda - commenta il Direttore sanitario dell'Ulss 3 Serenissima, Giovanni Carretta - questo risultato è motivo di orgoglio: si certifica la qualità del lavoro svolto e dei servizi resi e vengono ricompensati gli sforzi profusi da tutto il personale Dirigente e Tecnico per ottenerlo. La certificazione conseguita, oltre a contribuire alla qualificazione generale delle strutture sanitarie dell’Ulss 3 Serenissima, permette di migliorare in modo sostanziale il livello di integrazione tra il Servizio Immunotrasfusionale e il Reparto di Ematologia nella la gestione di attività di supporto ematologico per la selezione dei donatori di midollo osseo, la raccolta, la manipolazione e il congelamento dei precursori del sangue (cellule staminali e altri costituenti circolanti) necessari ai trapianti in ambito onco-ematologico".



ZANONI E ZOTTIS (PD) : UN PAPA' CON IL FIGLIOLETO COLPITI DA UN CACCIATORE NEL GIARDINO DI CASA

Zanoni e Zottis (PD): “Papà e neonato colpiti da cacciatore nel giardino di casa: chi spara e scappa senza prestare soccorso è un delinquente. Necessarie misure più severe, anche l’arresto”

Venezia, 26 ottobre 2021

“Hanno rischiato di essere ammazzati da un colpo di fucile, mentre si trovavano nel giardino di casa. E chi ha sparato, anziché allertare i soccorsi, ha cercato di scappare. È un comportamento delinquenziale; ringraziamo Carabinieri e Forestale per il pronto intervento, i due cacciatori sono stati bloccati, l’augurio è che paghino duramente per quanto fatto. Ma non possiamo continuare con questo bollettino di guerra ogni fine settimana: in troppi se ne fregano delle regole, a partire dalle distanze minime previste per legge. Servono sanzioni più severe, che prevedano anche l’arresto”. Andrea Zanoni e Francesca Zottis, consiglieri regionali del Partito Democratico, intervengono sull’episodio accaduto al confine tra Monastier e Fossalta di Piave, vittime un papà e il neonato che teneva in braccio, colpiti da un cacciatore che stava sparando a una lepre. “Vogliamo esprimere gli auguri per una pronta guarigione, capisco il loro spavento e la loro rabbia: hanno fatto bene ad avviare un’azione legale”. 

“Non riusciamo a comprendere come si possa fuggire, omettendo il soccorso, dopo un episodio del genere; è inquietante sapere che per qualcuno è una cosa del tutto normale. Nel Piano faunistico venatorio di prossima approvazione presenteremo una serie di emendamenti che prevedono sanzioni e provvedimenti disciplinari durissimi per chi spara vicino alle case; dobbiamo scoraggiare certi comportamenti che possono finire in tragedia. Vedremo se Lega e Fratelli d’Italia li bocceranno come d’abitudine”.

“Per casi come questo - attaccano - va prevista la revoca della licenza di caccia a vita. Tra le misure  utili, raddoppiare le distanze di sicurezza dove vige il divieto di caccia da case e strade, l’obbligo di una pettorina con un numero alfanumerico così da poter individuare i cacciatori a distanza ed evitare che scappino in caso di incidente, l’espulsione immediata dall’Ambito di caccia e l’abolizione della norma sul nomadismo venatorio voluta nella scorsa legislatura dall’allora consigliere Berlato che consente alle doppiette di spostarsi in tutto il Veneto, dai confini con la Lombardia a quelli con il Friuli”. 


“Con questo episodio - sottolineano in chiusura - siamo già a sei feriti dall’inizio della stagione venatoria: una 51enne colpita a un occhio mentre passeggiava in campagna a Santa Maria di Zevio, un ciclista centrato a San Giovanni Ilarione, oltre a due cacciatori, uno in Val Tramigna e l’altro a Meduna di Livenza. Fortunatamente non ci sono stati morti, ma non è un valido motivo per far finta di niente”.









 

lunedì 25 ottobre 2021

REGIONE VENETO LA PIÙ VIRTUOSA IN ITALIA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

L'assessore all’Ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin ha annunciato che la Giunta ha approvato l'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti in assoluta continuità con il piano precedente. Grazie a questo piano la Regione Veneto risulta essere la più virtuosa in Italia nella gestione dei rifiuti e tra le migliori in assoluto in Europa. Secondo le norme dell'Unione Europea ogni regione deve essere autosufficiente per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, mentre i rifiuto speciali possono circolare liberamente tra le regioni. Nel piano ci sono maggiori possibilità di intervento nella categoria del rifiuto solido urbano.
“Nel pieno rispetto delle norme europee – dettaglia l’assessore -, è stata garantita al massimo la gerarchia di gestione dei rifiuti che prevede, nell'ordine: la riduzione a monte del potenziale rifiuto, l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, il riciclaggio dei materiali, il recupero di energia, il conferimento in discarica”. Il piano ha come obiettivo da raggiungere entro il 2030, l'84% di raccolta differenziata,  risultato già raggiunto e superato in molti comuni veneti. L'altro obiettivo da raggiungere consiste nel ridurre il rifiuto urbano per abitante dai 119 chilogrammi attuali agli 80. Si tratta di obiettivi facilmente raggiungibili, secondo l'assessore, che permetterebbero il mantenimento delle discariche attuali senza la necessità  di realizzarne di nuove o di ampliare le esistenti, limitandosi a migliorare gli impianti attuali. Il piano inoltre prevede una tariffa unica regionale e l'introduzione di un incentivo per i comuni più virtuosi e di uno per colmare il disagio dei comuni che ospitano impianti di smaltimento.
Per i rifiuti speciali  sono previsti focus per i pannelli fotovoltaici, per le batterie al litio, amianto e Pfas e altro. Un nuovo metodo indicherà i siti che vanno bonificati con priorità, in collaborazione con l'Università di Padova tenendo in considerazione le proposte delle associazioni ambientali quali Lega Ambiente.

mercoledì 20 ottobre 2021

MONTANARIELLO: USIAMO LA PNRR PER LA 3° CORSIA SAN DONÀ/PORTOGRUARO

Jonatan Montanariello, consigliere regionale Pd, vicepresidente della commissione trasporti afferma che i proventi dei pedaggi dell’A4 che sono stati incassati da Autovie Venete nel tratto Veneto è giusto che vadano reinvestiti in opere propedeutiche per la realizzazione della terza corsia autostradale. Questo è stato infatti comunicato dall’assessore Regionale De Berti ma questo, a quanto sostiene Montanariello, non deve rappresentare un’eccezione.

In Parlamento è stato approvato un ordine del giorno per destinare parte del fondo del PNRR per terminare il tratto autostradale che collega San Donà di Piave a Portogruaro, teatro di molti incidenti, anche mortali.

La De Berti ha presentato un cronoprogramma per portare a termine la terza corsia sottolineando che per il completamento della stessa mancano ancora 440 milioni di euro. 

Andranno recuperati quindi proprio dalle entrate tariffarie del piano finanziario della nuova concessione.

Ora, la Regione, si attiverà per velocizzare il procedimento di affidamento alla newco partecipata da Veneto e Friuli.

 



martedì 19 ottobre 2021

LA RETE ANTIVIOLENZA HA UN MARCHIO, OPERA DI GIOVANI DESIGNER: È UN CUORE ROSSO IN FORMA DI RETE, MA CON UN TASSELLO "SPOSTATO"

Un cuore rosso, costruito a forma di rete, con un piccolo tassello "spostato": è questo il nuovo logo della "Rete per il contrasto alla Violenza contro le donne", presentato dall'Ulss 3 Serenissima al Padiglione Rama di Mestre. "Quanto al colore, abbiamo rinunciato al classico rosa - sottolineano gli studenti che lo hanno realizzato, vincento il 'contest' per il nuovo marchio - per uscire dallo stereotipo: la violenza contro le donne è vera e propria violazione, e ci è sembrato più pieno di significato il rosso intenso che ricordasse le conseguenze della violenza perpetrata. Poi il nastro del nostro logo disegna insieme un cuore e una rete; ma nella rete c'è un tassello imprescindibile, che è la donna oggetto di violenza: tante istituzioni a supporto della sua situazione, ma senza mai dimenticare che al centro c'è lei, un punto senza cui la rete è imperfetta".



Sono sei i giovani studenti che hanno proposto il logo "Rete Aiuto Donna": il loro cuore rosso "a rete" è stato scelto tra i tanti realizzati dai molti altri gruppi di lavoro nel 
Laboratorio di Type Design e Lettering dello IUSVE, attivo a Verona e Mestre e guidato dei docenti Aurelio Chinellato e Claudio Noventa. Ed è stato Edgardo Contato, Direttore Generale dell'Ulss 3 Serenissima, a ringraziarli per il lavoro fatto: "Questi giovani capaci di profonda riflessione sul fenomeno della violenza di genere - ha detto - sono, per noi operatori della sanità e del sociale, un riferimento importantissimo: la tutela della donna passa attraverso la loro consapevolezza, la loro capacità di approfondimento, il loro entusiasmo comunicativo. E' stato per noi importantissimo averli al nostro fianco, come primi testimonial del lavoro che tutti insieme stiamo compiendo in questo ambito". 

"
L'Rete per il contrasto alla Violenza contro le donne' costituita con atto dell'Ulss 3 da quasi un anno - spiega il Direttore dei Servizi sociosanitari Massimo Zuin - è formata da 43 partner espressione dei Comuni, delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, degli Ordini Professionali, da Organizzazioni Sindacali, da Associazionismo e dal Terzo settore. Chi opera in questo ambito sa bene che il coinvolgimento di tutti i soggetti che operano in questo ambito è fondamentale: la violenza di genere non è un problema delle donne, ma è un tema sul quale si misura il grado di rispetto e di civiltà dell’intera comunità. Il lavoro della  Rete Antiviolenza, nata su input regionale con l’obiettivo di promuovere e realizzare specifiche azioni di contrasto e di sensibilizzazione nei confronti della comunità locale, oggi si arricchisce del contributo prezioso dei nostri giovani partner, e ha finalmente il suo logo".

 


lunedì 18 ottobre 2021

ALTRA FAKE NEWS DEI NO-VAX SMENTITA DALLA SCIENZA: VENEZIANO ALLERGICO AL VACCINO, VACCINATO CON UNO SPECIALE PROTOCOLLO

Imad il vaccino lo ha voluto a tutti i costi e lo ha ottenuto senza effetti avversi grazie al “frazionamento della dose” in ambiente protetto Angelo primo ospedale a vaccinare sotto osservazione due soggetti allergici al vaccino: nessun effetto collaterale. Tra pochi giorni il terzo paziente Del migliaio di soggetti con sospetta allergia che chiedono comunque di vaccinarsi, solo quattro sono risultati realmente positivi al vaccino: in tre hanno chiesto una modalità per vaccinarsi comunque, l’allergologo Zancanaro l’ha proposta Il dg Contato: “Altro che no vax, chi è davvero allergico al vaccino, non solo si vuole vaccinare, ma da noi lo fa in sicurezza e senza sorprese”
Quando ha scoperto di essere tra le tre persone ogni milione a rischiare una reazione allergica al vaccino contro il Covid, gli amici gli hanno detto di lasciar perdere. Ma Imad Rouita il vaccino lo ha voluto a tutti i costi e lo ha ottenuto senza un solo effetto indesiderato con la “vaccinazione frazionata” in ambiente ospedaliero. “Mi sono affidato alla scienza, e ora quei miei amici che non si sono vaccinati per paura, pur essendo invece idonei, ci stanno ripensando”. Imad ha deciso di immunizzarsi sotto osservazione all’Angelo: il primo ospedale ad aver già vaccinato in ambito protetto due soggetti allergici all'eccipiente del vaccino. Nessuno dei due pazienti ha riscontrato effetti collaterali, grazie alla tecnica della “vaccinazione frazionata”. Tra pochi giorni sarà il turno di un terzo paziente risultato positivo all’allergene presente nel vaccino, che ha insistito per procedere comunque alla vaccinazione sotto osservazione. CHI È REALMENTE ALLERGICO AL VACCINO Ma del migliaio di utenti (provenienti anche fuori dal territorio dell’Ulss 3) con sospetta allergia, che chiedono comunque di vaccinarsi, solo quattro di questi, dopo i test allergologici fatti all’Angelo, sono risultati realmente positivi all’eccipiente presente nel vaccino. Hanno tra i 20 e i 50 anni d'età. L'eccipiente si chiama polietilenglicole (Peg), ed è l’unico elemento presente nel vaccino mRna (Pfizer e Moderna) riconosciuto ad oggi come potenziale allergene. Si tratta di un “ingrediente” che serve a stabilizzare la molecola del farmaco ed è presente in una quantità microscopica all'interno del vaccino. TRE DEI QUATTRO ALLERGICI VOGLIONO VACCNARSI COMUNQUE Tre dei quattro pazienti risultati realmente allergici a questo eccipiente del vaccino, hanno comunque richiesto ai medici una modalità sicura per potersi vaccinare, e l’allergologo mestrino Andrea Zancanaro l’ha proposta: “Secondo la letteratura internazionale la causa principale delle rarissime reazioni anafilattiche al vaccino (tre su un milione) è proprio all’eccipiente Peg, che è diffuso in molti farmaci - spiega lo specialista di Medicina interna dell’Angelo -. Rappresenta ad esempio il principale ingrediente di un lassativo ampiamente diffuso in ambito ospedaliero, anche per la preparazione degli esami in endoscopia. Gli allergici veri, considerati tali a questo allergene del vaccino, sono una frazione irrisoria". COME FUNZIONA LA VACCINAZIONE FRAZIONATA Ma per loro l’allergologia fornisce oggi una via d’uscita: "Abbiamo proposto con successo la “vaccinazione frazionata” - continua il medico -. Con questa modalità, ogni dose viene divisa in tre iniezioni somministrate in ambito ospedaliero a distanza di 20 minuti l’una dall’altra. Il paziente resta poi in osservazione per un'ora. L’efficacia è uguale, ma la tollerabilità è molto più alta. Siamo sicuramente i primi del Triveneto a proporla a chi ha l’allergia alle componenti del vaccino. Non ho sentito parlare finora di cose simili, nemmeno in altre parti d’Italia”. LA STORIA DI IMAD, PRIMO ALLERGICO A VACCINARSI Il primo è stato Imad Rouita. Veneziano, 27 anni. Fa lo sviluppatore informatico. Si è presentato al centro vaccinale di Mirano il 23 luglio per la prima dose del vaccino. Durante l'anamnesi ha riferito al medico vaccinatore di aver avuto in passato una reazione allergica al famoso lassativo contenente il Peg. Il medico gli ha detto che prima di essere vaccinato avrebbe allora dovuto andare dallo specialista per verificare la presenza e l'intensità di questa allergia. "E così ho fatto - ricorda Imad -. Sono andato dal medico di base che mi ha fatto la prescrizione per la visita allergologica. Mi sono poi recato all'Angelo e il dottor Zancanaro, dopo il test, mi ha diagnosticato l'allergia al Peg. Non mi rassegnavo. 'Io voglio vaccinarmi dottore', gli ho detto. E lui mi ha proposto la vaccinazione frazionata". Il 23 agosto Imad ha fatto così la prima dose di Pfizer al pronto soccorso dell'ospedale, divisa in tre iniezioni. "Nessuna reazione, nessun fastidio". Due settimane fa ha fatto sempre lì la seconda dose, ancora una volta frazionata in tre parti. "Anche qui, nessun disturbo. Sono grato ai medici e alla scienza. Grazie a loro anche io sono protetto. Non sono stato forzato da nessuno, anzi. I miei amici mi dicevano di no, i miei genitori di sì, i medici mi hanno lasciato libero. Io volevo farmi subito il vaccino. Poi il pericolo di una reazione allergica mi ha per un attimo intimorito. Però con il monitoraggio fatto qui, ero sicuro che non mi sarebbe successo niente. Ai no vax e agli indecisi dico: vi ho dimostrato che le vostre paure sono infondate. Vale davvero la pena rischiare di non proteggersi?" “Altro che no vax - dice il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -, questo dimostra che chi è davvero allergico al vaccino, non solo si vuole vaccinare, ma nel nostro ospedale hub lo può fare in sicurezza e senza reazioni avverse. Persone come Imad sono simbolo della generosità verso l’intera comunità: superano la paura, i pregiudizi e gli ostacoli che incontrano lungo la strada, affidandosi alla medicina. Questi dati ci insegnano non solo che la vera controindicazione al vaccino ha un’incidenza irrisoria, ma che anche questa controindicazione può essere superata con l’aiuto della scienza”. COME L’AMBULATORIO DI ALLERGOLOGIA DELL’ANGELO INDIVIDUA GLI ALLERGICI AL VACCINO Da mesi arrivano all’ambulatorio di allergologia con regolare prescrizione medica due tipologie di pazienti: quelli che potrebbero presentare delle controindicazioni alla somministrazione del vaccino su valutazione del medico di famiglia o del medico vaccinatore del centro vaccinale, e quindi non ancora vaccinati, oppure i pazienti che hanno avuto una qualsiasi reazione indesiderata dopo la prima dose (che potrebbe essere di natura organica o psicosomatica). A questo punto i pazienti hanno la possibilità di indagare la sospetta allergia con il test intradermico, fatto in ambulatorio all'ospedale dell'Angelo. Da inizio campagna vaccinale si sono presentati circa un migliaio di utenti, che occupano ormai la stragrande maggioranza dell'attività di allergologia. NON SOLO ALLERGICI AL VACCINO, VACCINAZIONE FRAZIONATA ANCHE PER CHI HA PAURA "Li valutiamo nel nostro Ambulatorio di allergologia e immunologia clinica e identifichiamo chi è effettivamente allergico - spiega il primario di Medicina interna dell'ospedale dell'Angelo Fabio Presotto -. La quasi totalità di chi presenta una qualsiasi allergia, non è allergico all’eccipiente Peg e quindi tollera bene il vaccino. Sono persone che hanno espresso il forte desiderio di essere vaccinate comunque, nonostante persista in loro il timore di avere reazioni avverse. Abbiamo raccolto anche questi fabbisogni e siamo riusciti gradualmente a vaccinarle in ambiente protetto ospedaliero".

martedì 12 ottobre 2021

L'ULSS 3 SERENISSIMA POTENZIA I PROPRI SERVIZI: TAMPONI ANCHE NEI CENTRI VACCINALI IN VISTA DELL'OBBLIGATORIETÀ DEL GREEN PASS

Tamponi nei centri vaccinali: l'Ulss 3 Serenissima si prepara, potenziando i propri servizi, alla pressione collegata all'introduzione dell'obbligatorietà del green pass. "Secondo le indicazioni regionali, potenziamo un servizio, quello dei tamponi - spiega il responsabile del PalaExpo, il dottor Vittorio Selle - che siamo tenuti a mettere a disposizione della popolazione. Apriamo un punto tamponi non solo qui al PalaExpo, ma in tutti i nostri Centri vaccinali, da Chioggia a Mira al Lido di Venezia; in molti di questi punti, proprio per l'introduzione dell'attività di test al servizio del green pass, gli orari di apertura al pubblico addirittura si ampliano". 
"Si tratta di uno sforzo importante - aggiunge il dottor Selle - di un'ulteriore modifica delle modalità con cui la nostra Ulss 3 Serenissima si impegna nel contrasto al contagio; comporta ulteriori costi in sedi, personale, organizzazione logistica e tecnica. E di nuovo sentiamo di rinnovare l'appello a chi non ha fatto ancora la scelta di vaccinarsi: il vaccino è la via maestra per consentire a se stessi la possibilità di vivere una vita normale e aperta; e a fronte di questa possibilità, definitiva e non costosa, il tampone, da rinnovare più e più volte è invece una soluzione onerosa e faticosa, e non garantisce la nostra salute".
Ai punti tampone, gli utenti che intendono usufruire dei test a pagamento per il green pass, accedono previa prenotazione, che si effettua nel sito dell'Ulss 3 Serenissima. Il costo previsto è di 15.00 euro a tampone. 
Di seguito l'elenco dei punti tampone attivi e degli orari di apertura per i tamponi a pagamento:

Distretto di Venezia ed Estuario
Ospedale Santi Giovanni e Paolo: dal lunedì alla domenica, ore 13.00-15.00
PPI Piazzale Roma: lunedì e martedì 14-20 da mercoledì a domenica, ore 8.00-20.00
Ex Giustinian: dal lunedì alla domenica, ore 8.00-10.00
PPI del Lido: dal lunedì al venerdì, ore 13.30-17.30; sab. e dom. ore 9.00-11.00

Distretto di Mestre
Drive Through P.le Giustiniani: dal lunedì alla domenica, ore 8.00-24.00
PalaExpo: dal lunedì alla domenica, ore 8.00-24.00

Distretto Mirano-Dolo
Drive Through Noale: dal lunedì alla domenica, ore 7.00-14.00 e 20.00-24.00
Bocciodromo Mirano: dal lunedì alla domenica, ore 8.00-20.00
Drive Through Dolo: dal lunedì alla domenica, ore 12.00-15.00
Drive Through Oriago di Mira: dal lunedì al venerdì 10.30-14.00, sab. alla domenica, ore 8.00-14.00
Palazzetto Dolo: dal lunedì alla domenica, ore 8.00-20.00

Distretto di Chioggia
Drive Through Ospedale: dal lunedì alla domenica, ore 8.00-10.00 e 12.00-16.00
Punto vaccinale ASPO: dal lun. al gio., e dom., ore 8.00-14.00; ven. ore 14.30-18.30
Cittadella di Cavarzere: dal lunedì al venerdì ore 18.00-19.00


Restano attivi con orari e linee separati i punti tampone a cui possono rivolgersi le persone che hanno una prescrizione medica o che sono indirizzati da SISP

Distretto di Venezia ed Estuario
Ospedale Santi Giovanni e Paolo: dal lunedì alla domenica, ore 11.00-13.00
PPI del Lido: dal lunedì al venerdì, ore 8.30-13.30; sab. e dom. ore 11.00-12.00
Distretto di Mestre
Drive Through P.le Giustiniani: dal lunedì alla domenica, ore 7.00-20.00
Distretto Mirano-Dolo
Drive Through Noale: dal lunedì alla domenica, ore 14.00-20.00
Drive Through Dolo: dal lunedì alla domenica, ore 7.00-12.00
Drive Through Oriago di Mira: dal lunedì alla domenica, ore 14.00-20.00 (scuole)
Distretto di Chioggia
Drive Through Ospedale: dal lunedì alla domenica, ore 10.00-11.00 e 16.00-17.00
A Pellestrina gli utenti possono rivolgersi alla sede distrettuale per l'effettuazione dei tamponi con la prescrizione del Medico di Famiglia: in questa sede e con questa prescrizione si effettuano tamponi molecolari dal lunedì alla domenica H24

 


sabato 9 ottobre 2021

Il Covid-19 ha fatto lievitare il disagio psicologico nelle famiglie, nelle comunità nei servizi e nei Pronto Soccorso

Da un anno, l'anno del Covid, cresce la domanda di aiuto, e i Centri di Salute Mentale vedono aumentare gli accessi in modo sensibile: la pandemia, con le sue conseguenze sociali ed economiche, ha accentuato il disagio. "Non ha senso celebrare quest'anno la Giornata mondiale della Salute Mentale - sottolinea il Direttore dei Servizi Sociosanitari dell'Ulss 3 Serenissima, Massimo Zuin - senza guardare in profondità a quello che è successo e continua ad accadere. Anzi, questa Giornata assume particolare rilevanza connotandosi di significati che risentono della lunga pandemia in corso. Le drammatiche ricadute sanitarie sono ben note per gli effetti in termini di mortalità e di ospedalizzazione. Ma noi non possiamo non guardare le ricadute sul piano psicologico: anche se più sommerse, in modo non meno debilitante hanno interessato tutte le fasce di popolazione. Si pensi solo ai soggetti direttamente colpiti dall'infezione, a coloro che hanno subito dei lutti o perdite economiche, o ancora a coloro che hanno risentito della mancanza di socialità". L'Ulss 3 Serenissima celebra per questo la Giornata, che cade domani, domenica 10 ottobre, con una serie ampia di eventi. Lo ha spiegato questa mattina il Primario Moreno De Rossi, parlando all'M9 di Mestre: "È in questo contesto che l’Ulss 3 Serenissima e la Conferenza dei Sindaci, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, hanno organizzato un percorso di eventi che toccheranno tutti i distretti del territorio. Mercoledì 6 ottobre abbiamo aperto il ciclo con una mostra ed un seminario a Venezia. Oggi e domani si svolgono incontri pubblici e conferenze a Mestre, a Dolo e a Chioggia, dove l'iniziativa si concluderà con la proiezione del film 'La pazza gioia' di Carlo Virzì".
"Nell'ambito della Ulss 3 Serenissima - sottolinea il dottor De Rossi - a partire dagli ultimi mesi del 2020 si è assistito a un lento ma progressivo incremento della domanda di aiuto che ha portato un 25% di accessi in più presso i Centri di Salute Mentale del nostro ambito territoriale. E' questa l'emergenza che affronteremo nei quattro eventi dedicati alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche della prevenzione, della cura e della riabilitazione delle malattie mentali: a Venezia, a Mestre, a Dolo, a Chioggia, operatori, amministrazioni locali, associazioni, cooperative sociali troveranno uno spazio di confronto. E' un'occasione importante dove l'incontro fra portatori di interesse rappresenta un esercizio di responsabilità irrinunciabile per una comunità che voglia definirsi accogliente e solidale nei confronti di tutti i soggetti fragili del proprio territorio". Nell'incontro di Mestre, svoltosi questa mattina, una serie di interventi ha proposta all'attenzione il punto di vista delle Associazioni, l'esperienza delle famiglie e delle comunità terapeutiche, quella dei servizi dell'Amministrazione civica, e quella, particolare, dei Pronto Soccorso, nei quali Covid-19 e disagio psicologico hanno creato un bisogno mai affrontato dagli specialisti del settore.

venerdì 8 ottobre 2021

MALTEMPO DEL 6 OTTOBRE IN VENETO. FIRMATA DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI CRISI

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato ieri, giovedì 7 ottobre la dichiarazione di crisi per l’eccezionale maltempo che ha colpito la Regione il giorno precedente, 6 ottobre, mercoledì. Nello specifico sono state le provincie di Venezia, Padova e Rovigo a subire i maggiori danni dall’ondata di maltempo. Sono rimasti colpiti dai danni in queste aree beni del patrimonio pubblico, privato  e le attività economiche produttive..

ARPAV e il Centro Funzionale Decentrato avvisavano di una situazione meteo e idrogeologica in divenire in notevole peggioramento, a causa delle precipitazioni, dei venti e delle criticità geologiche e idrogeologiche che si sarebbero venute a instaurare. 

I fenomeni temporaleschi dal 6 al 7 ottobre hanno colpito con importante intensità alcune zone scaricando notevoli quantità d’acqua oltre a grandine e al manifestarsi di fenomeni atmosferici avversi quali trombe d’aria. Il tutto provocando allagamenti e danni.

Importante in questi frangenti l’intervento dei volontari della Protezione Civile e numerosi quelli effettuati dai Vigili del Fuoco. 

Per affrontare le situazioni che il maltempo eccezionale ha prodotto, il Presidente della Giunta Regionale ha quindi dichiarato lo Stato di Crisi.