La consigliera regionale del M5S Erika Baldin ha interrogato la giunta veneta affinché chiarisca, per quanto di sua competenza, le osservazioni contenute nell'esposto dei medici dell'ANAAO-ASSOMED e relative alle protezioni individuali. «Dobbiamo sapere - scrive l'esponente stellata - se, in questa "guerra" contro il Coronavirus, abbiamo mandato gli operatori sanitari in trincea con le armi adeguate oppure se, come e quando, le abbiano ritrovate spuntate».
L'esposto dei medici era stato indirizzato al Nucleo Anti Sofisticazioni, e ha preceduto l'intervento della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale: «Ho ritenuto opportuno depositare un atto ufficiale in Regione - continua Baldin - anche alla luce dei decessi tra il personale sanitario che stiamo piangendo in questi giorni. Sono rimasta molto colpita dalle 18 pagine dell'esposto dei medici, e ho estrapolato alcuni punti attorno ai quali i cittadini veneti meritano che sia fatta assoluta chiarezza».
Nello specifico la consigliera dell'opposizione pone due questioni: «Ho chiesto quanti dispositivi di protezione individuale erano stoccati nei magazzini regionali quando è stata emessa l'allerta nazionale per il Coronavirus, visto che i protocolli contro le epidemie prescrivevano adeguate scorte e le mascherine con filtro (tipo FFP2 e FFP3) sono cruciali per la protezione di medici, infermieri e operatori sanitari. La Regione si è accontentata delle mascherine chirurgiche (quelle senza filtri che non proteggono l'operatore) quando le norme sono cambiate oppure, con quali tempi e modalità, ha cercato comunque di procurarsi i dispositivi facciali filtranti?»
Inoltre Baldin chiede conto della discrasia, citata nell'esposto, tra la disposizione regionale che prescrive di effettuare il tampone ogni 2 giorni agli operatori sanitari asintomatici e le differenti modalità di alcune ULSS, come Padova e Verona, che li pratichebbero ogni 5 o 7 giorni: «Far trascorrere una settimana di lavoro a un medico in corsia senza controllarlo mi pare una scelta che dovrebbe essere coordinata dall'alto. È una questione di laboratori oberati, di reagenti mancanti o cosa? Perché non c'è una regia unica riguardo i tempi dei controlli al personale?».
TUTTI PRETESTI PER METTERSI IN MOSTRA
RispondiEliminaSe i medici dell'ANAAO-ASSOMED hanno già fatto un esposto e quindi hanno interessato la magistratura della questione, che farà le indagini ed i relativi accertamenti, ritengo superflua l’interrogazione indirizzata alla Regione della Erika Baldin. Un doppione per fare solo caciara politica.
Però nessuna critica o osservazione da parte della stessa Baldin sul catastrofico operato del Governo romano a guida del Presidente Conte…. ma anche il più stupido dei cittadini capisce che questo tasto la Baldin non lo voglia pigiare per non turbare i suoi amici cinquestelle che stanno al governo.