lunedì 15 giugno 2020

CORONAVIRUS, L'ULSS 3 SERENISSIMA: «A OGGI ESEGUITI 85MILA TAMPONI, ANCHE AGLI ASINTOMATICI. ALTRO CHE DEPOTENZIAMENTO»

A oggi l'ULSS 3 Serenissima ha praticato oltre 85mila tamponi dall'inizio dell'epidemia. Lo ha rivelato il direttore generale Giuseppe dal Ben nel corso della consueta conferenza settimanale, per la prima volta in presenza dopo mesi: «I tamponi si effettuano per fare diagnosi, ma anche per fare prevenzione», ha dichiarato il direttore. «Non è un caso, infatti, che se in un primo momento si effettuava il tampone solo sui pazienti sintomatici, ora i tamponi vengono eseguiti anche sugli asintomatici. Vale a dire che, se si trova una persona positiva al Covid-19, si esegue sempre l’indagine epidemiologica per individuare chi gli è stato a stretto contatto perché è più a rischio di contrarre il virus ma, a differenza di prima, il tampone viene somministrato a tutti i contatti, anche se non presentano sintomi».
Cala l’andamento dei ricoveri per Coronavirus e, soprattutto da giorni, non ci sono più casi in terapia intensiva: «Si tratta di un dato molto importante - prosegue Dal Ben - che sta consentendo di tornare alla normalità per quanto riguarda l’attività ospedaliera. Ricordo che eravamo partiti con 54 posti letto di terapia intensiva e siamo arrivati ad allestirne, anche con il ruolo centrale dell’ospedale di Dolo (centro Covid), ben 101, per poi scendere a 93 ed attualmente a 75».
Ad oggi l'ULSS 3 Serenissima ha effettuato 85mila 666 tamponi: di questi il 3,8% è risultato positivo. Sono stati effettuati più tamponi alle donne (65%) che agli uomini (35%). Il 42% ha riguardato la fascia di età tra 45 e 64 anni; il 28% la fascia tra 18 e 44 anni; il 21% gli over 75. I tamponi hanno riguardato le persone più a rischio di contrarre il Covid-19: in primis i sanitari dell’ULSS, ma anche il personale delle strutture accreditate, i volontari della protezione civile, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine.
Ad oggi è stato sottoposto al tampone il 98% del personale dipendente dell'ULSS 3 e il 97% dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta del territorio. Ogni venti giorni viene anche sottoposto a tampone il personale delle case di riposo e delle altre strutture sociosanitarie dell'ULSS 3. Se al 14 aprile risultavano positivi al Covid-19 315 ospiti e 137 operatori, oggi non c’è nessun positivo.
«Il dato dimostra inequivocabilmente – ha rimarcato il direttore Dal Ben – il lavoro stringente che abbiamo dedicato quotidianamente alle residenze per anziani, con suggerimenti, interventi, formazione. Sapevamo che quelle strutture erano occupate dalle persone più fragili, ospiti che il virus avrebbe aggredito senza pietà ed è per questo che ci siamo affiancati e siamo anche entrati nelle case di riposo, dando massima priorità ed attenzione». Dati buoni che vengono confermati anche dagli accessi ai servizi di emergenza-urgenza: su 17449 accessi al Pronto Soccorso, registrati tra il 4 maggio e 14 giugno, sono stati eseguiti 3352 tamponi (20%), di cui solo 13 persone sono risultate positive al Covid-19 (cioè lo 0,39%).
La Fondazione GIMBE, tra la fine di aprile e inizio maggio, aveva trasmesso la propria analisi nazionale relativa all'effettuazione dei tamponi, posizionando il Veneto come una delle Regioni più virtuose. Successivamente GIMBE ha diffuso per il Veneto dati che sembravano indicare un calo nel numero di test effettuati, dati che però non corrispondono alla realtà: l’Unità di Crisi regionale ha già evidenziato come l’attività in oggetto non è mai diminuita.
E nell'ULSS 3, i dati del periodo 22 aprile – 6 maggio confermano un numero medio di tamponi al giorno per 100mila abitanti pari a 185, il quale contribuisce al conseguimento dei 166 tamponi di media al giorno per 100mila abitanti che porta il Veneto tra le regioni più virtuose. Anche calcolando il periodo più esteso 22 aprile – 11 giugno, cioè arrivando ad oggi con le rilevazioni, nell’ULSS 3 Serenissima si conferma il dato molto alto di 165 tamponi medi al giorno per 100mila abitanti.
«Respingiamo al mittente – commenta Dal Ben – l’ipotesi di GIMBE relativamente ad un depotenziamento del progetto tamponi in Veneto e quindi nelle ULSS della regione: al contrario, i numeri dicono che l’attenzione è sempre alta. In questo periodo, quando scatta un’indagine epidemiologica, gli operatori eseguono i tamponi anche ai contatti asintomatici del caso positivo, come da disposizioni: siamo attenti a verificare ogni possibile contagio».

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