La giunta comunale di Venezia ha dato il via libera martedì ad una delibera per approvare definitivamente la variante adottata dall’assemblea di Ca’ Farsetti lo scorso 26 settembre e che non ha visto pervenire osservazioni. «Dopo il voto in consiglio comunale – commenta l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin - verrà sancita definitivamente la quantità massima di suolo utilizzabile assegnata dalla Regione e gli ambiti di urbanizzazione consolidata». Nello specifico, continua l’assessore, viene recepito (così come stabilito dal Decreto del direttore della Pianificazione territoriale della Regione) che la quantità massima di suolo utilizzabile assegnata al Comune di Venezia non sarà più di 518,03 ettari, come previsto dal vigente Piano di Assetto del Territorio, ma di 258,28 ettari, ovvero una riduzione di circa il 50%.
Già all’interno del Piano degli Interventi, presentato al consiglio comunale il 15 giugno 2016, stava scritto che "le trasformazioni urbanistiche da programmare devono favorire principalmente azioni di recupero e rigenerazione dei tessuti urbani degradati nonché di densificazione edilizia nella città già costruita, in attuazione della politica di contenimento del consumo di suolo, sempre con l’obiettivo della sostenibilità economica e della creazione di nuovi posti di lavoro".
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