sabato 18 gennaio 2020

IL TASER IN DOTAZIONE ALLE FORZE DI POLIZIA, PRIMO ATTO DEL GOVERNO. IL SINDACATO FSP VENETO: «IL REGOLAMENTO NON SIA TRAPPOLA»

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il regolamento che disciplina l'impiego del taser, il quale sarà fornito in dotazione alle forze di polizia. Soddisfazione ma anche un'avvertenza arriva dal sindacato FSP della Polizia di Stato, il cui segretario veneto Mauro Armelao ha rilasciato una nota: «Il taser è finalizzato alla salvaguardia della vita e a rendere molti interventi più sicuri per tutti. Troppi anni e troppi drammi sono trascorsi prima che si arrivasse a questo eppure, purtroppo, nella Polizia di Stato è prevista l’assegnazione di sole 1600 pistole elettriche e oltretutto non in tempi brevi, perché fra la distribuzione e la formazione nel migliore dei casi dovrà trascorrere un anno prima del reale utilizzo».
Il sindacato FSP chiedeva questo strumento da lungo tempo, assieme a protocolli uniformi per tutti i Corpi «e che non si traducano in un’ulteriore esposizione a rischi per gli operatori. Ma su questo fronte - continua Armelao - possiamo solo esprimere forti critiche rispetto a un regolamento di utilizzo che a livello nazionale avevamo chiesto di modificare, perché per come lo conosciamo rischia di tradursi nell’ennesima trappola per l’operatore. Sono infatti previsti parametri di utilizzo con tutta evidenza pensati da chi non tiene conto in modo prioritario del punto di vista di chi presta servizio in strada».
Sostiene infatti il segretario regionale: «Sono richieste valutazioni e conoscenze che in alcun caso si può pretendere da chi appartiene a un "ruolo esecutivo", come ancora ci si ostina a definire donne e uomini che rischiano la vita e in una frazione di secondo compiono scelte che possono avere conseguenze civili, penali e amministrative enormi, pur senza un trattamento economico commisurato né, evidentemente, il dovuto rispetto della loro dignità professionale. Sarebbe ora che ciascuno si assumesse le proprie responsabilità, senza ipocrisie e le solite mezze misure usate nel goffo tentativo di fare tutti contenti, scaricando però sull’ultimo anello della catena di comando ogni implicazione legata all’espletamento del più delicato dei lavori».
Proprio a Chioggia - rileva il sindacato di polizia - in ben tre occasioni nell'ultimo periodo il taser avrebbe scongiurato feriti tra le forze dell’ordine: da ultimo l’episodio dello scorso lunedì in calle San Nicolò, con un soggetto (il 45enne Marco Nordio) che voleva far saltare in aria l’appartamento, e prima ancora con Stefano Fabris che aveva distrutto l’appartamento di calle Piva, quindi durante un intervento a Sottomarina nel quale erano rimasti feriti diversi agenti. A proposito di Nordio, le sue condizioni di salute psichiatrica non consentono ancora alla magistratura un interrogatorio con tutti i crismi: l'autorità giudiziaria per ora si è limitata a convalidare l'arresto.

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