Dal 30 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020 altri 13500 veneti sono stati colpiti dall’influenza, portando il totale dall’inizio del monitoraggio a 90900 persone colpite, pari a un’incidenza di 2,75 casi per mille residenti. Essi sono in aumento rispetto alla precedente rilevazione, ma ancora inferiori all’incidenza nazionale, attestata a 3,73 casi per mille: lo attesta il nuovo rapporto epidemiologico sull’influenza, elaborato dalla direzione prevenzione della Regione Veneto e diffuso oggi dall’assessora alla Sanità, Manuela Lanzarin.
L’andamento stagionale, che gli esperti reputano simile a quello degli anni scorsi, indica -anche in questo caso come in ogni stagione- nei bambini da 0 a 4 anni la fascia di età più colpita, con un’incidenza di 4,93 casi ogni mille abitanti. Seguono gli adulti tra 15 e 64 anni (2,84 per mille); i ragazzi tra 5 e 14 anni (2,49); gli ultrasessantacinquenni con 2,07 casi ogni mille.
Il monitoraggio segnala la comparsa, per la prima volta quest’anno, di due casi di complicanze: una sindrome da distress acuto e una grave insufficienza respiratoria acuta), una all’ULSS 3 Serenissima e una all’ULSS 2 Marca Trevigiana.
«I nostri esperti – dice l’assessora Lanzarin – prevedono che il picco stagionale possa arrivare verso la fine del mese. C’è quindi ancora tempo per vaccinarsi, ed è un appello che rivolgo a tutti i cittadini, ed in particolare alle categorie a rischio. L’intera rete di sanità pubblica rimane attiva e a disposizione».
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