mercoledì 22 gennaio 2020

MANIFESTAZIONE DEI PORTUALI DOMANI DURANTE UN CONVEGNO A MARGHERA, NON ANCORA SCONGIURATE LE 72 ORE DI SCIOPERO

Non cessa lo stato di agitazione dei lavoratori del Porto di Venezia e di Chioggia. Domani, giovedì 23 gennaio, i portuali manifesteranno le proprie intenzioni nel corso del convegno all'Heritage Tower in via dell'Azoto a Marghera, relativo all'impatto economico e sociale del sistema portuale veneto. Le sigle sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti mantengono la previsione di 72 ore di sciopero, già dichiarate e per il momento sospese, nell'attesa che si concretizzino le dichiarazioni del Ministro per l'Ambiente Sergio Costa.
La mobilitazione dei portuali di Venezia e Chioggia riguarda la mancata manutenzione dei canali di navigazione, il tema connesso allo smaltimento dei fanghi previo protocollo, e le ripercussioni di questi aspetti sui traffici, sulla quantità e la qualità del lavoro. I sindacati non vogliono sentir parlare di un piano B rispetto alla perdita delle commesse da parte del consorzio cinese Ocean Alliance, anche se questo dovesse tradursi in un aumento delle attività di feederaggio ovvero operare con navi-container di dimensioni più ridotte.
I circa 20mila portuali impiegati vogliono restare nell'eccellenza, e si interrogano anche quanto alle agevolazioni che le Regioni confinanti concedono al trasporto ferroviario e ai servizi, fattori che rendono più difficile operare a Venezia e a Chioggia rispetto ad altre zone. Infine, CGIL, CISL e UIL chiedono sia fatta chiarezza quanto al rilascio delle concessioni dei terminal in scadenza, dal momento che risulta impossibile impegnarsi negli investimenti a breve durata.

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