venerdì 15 maggio 2020

ESPLOSIONE CHIMICA ALL'INDUSTRIA 3V SIGMA DI PORTO MARGHERA, DUE OPERAI FERITI. RISCHIO DI NUBE TOSSICA PER TUTTA LA MATTINA

Una densa nuvola di fumo si è levata stamane, poco dopo le ore 10, nella zona tra Fusina, Malcontenta e Porto Marghera. L'incendio è sprigionato dall'industria chimica 3V Sigma (ex 3VC), con diverse esplosioni. È stato suggerito di chiudere le finestre nella zona e di non uscire di casa, anche a Mira: il fumo è arrivato a Oriago, ma è visibile anche da Mestre, Venezia e dalla laguna, dove lo sta portando il vento. Segnalato anche un forte odore di gas nell'aria.
In azione gli elicotteri e la Protezione Civile, attivate le sirene di emergenza e mobilitate 8 squadre con 90 vigili del fuoco da tutta la regione, 4 ambulanze, 2 elicotteri del 118, il team di soccorsi speciali e le forze dell'ordine: ci sono almeno due operai gravemente feriti, ricoverati a Padova e Verona.

È stata chiusa la viabilità nel raggio di 2 km, compreso (fino alle ore 14) lo svincolo della rotatoria di Marghera per l'ingresso nella strada 309 Romea, mentre in direzione nord la circolazione è bloccata all'altezza dello stabilimento Poligof (ex Pansac) di Mira. In fase di normalizzazione il servizio di autobus della linea 80 verso Sottomarina: le corse procedono in tangenziale, escono alla rotatoria dell'Agip e imboccano la strada verso la Romea.
Evacuati gli stabilimenti circostanti, i lavoratori hanno trovato riparo all'ipermercato Panorama. I sindacati accusano: «Siamo impegnati da tempo per avere maggior sicurezza nell'impianto, era stato indetto anche uno sciopero lo scorso luglio». La conclusione dell'emergenza per allarme chimico è stata annunciata alle ore 14 attraverso un secondo suono delle sirene: alle ore 13 le fiamme erano state circoscritte sopra un'area di 10mila metri quadrati. In corso le indagini dell'ARPAV per verificare quali sostanze siano in fuga.
Dai primi rilievi all'interno dell'azienda e nei pressi di via Fratelli Bandiera a Marghera, la ricaduta del fumo attualmente è circoscritta alla distanza di un chilometro, e al momento vi sono ricadute inquinanti solo all'interno dello stabilimento. Non risultano ufficialmente al momento (ore 13.30) altre persone coinvolte oltre ai due feriti soccorsi dal 118, tutti i dipendenti della fabbrica 3V Sigma sono in salvo.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.





25 commenti:

  1. Non c’entra niente la nube tossica. Col GPL, se c’è un incendio che scoppiasse nell’impianto di Val da Rio, con i mega bomboloni di 9.000 mc. Chioggia sparirebbe. E’ questo che tu non vuoi capire! E non raccontare la favola che con quei 50 cm. di sappia sopra, sono interrati.
    Alle auto che hanno carburante GPL, viene loro impedito il parcheggio interrato al secondo piano, per paura si scoppio.

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    1. Le auto, è vero, possono esplodere perché se scoppia un incendio con la temperatura la bombola non regge ed esplode. Quando anni fa ha preso fuoco a Sottomarina il mini campeggio le bombole delle roulotte e dei camper esplodevano per la notevole temperatura dell'incendio e i pezzi delle bombole ricadevano come proiettili. Ma al deposito non è possibile che succeda una cosa del genere perché i bomboloni sono interrati non c'è la minima possibilità dello scoppio. Se ci fosse una perdita di gas, le tubazioni hanno più chiusure e se per un caso accidentale ci fosse la scintilla ci sarebbe una fiammata, ma non l'esplosione. Inoltre ci sono una serie di misure di sicurezza di grado elevatissimo. Pensa che tutto il deposito ha un impianto che se dovesse uscire una certa quantità di gas viene sparata una quantità di acqua enorme che crea delle vere e proprie barriere che fermerebbero il gas. C'è una cisterna enorme, dotata di più gruppi elettrogeni. Insomma c'è una sfilza di sistemi di sicurezza che rendono quell'impianto assolutamente sicuro. Io ne sono assolutamente convinto. E cmq la mia non è un'opinione è fisica. Se i bamboloni fossero esterni allora ci sarebbe la possibilità di esplosione, ma essendo interrati non c'è assolutamente la possibilità che possano esplodere. Chi afferma il contrario o lo fa i malafede per creare apprensione oppure non è a conoscenze della realtà e parla per sentito dire.

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    2. Di sicuro non c'e mai niente con il materiale esplosivo, piuttosto il tuo mi sembra lecchinaggio ai padroni del gpl..

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    3. Se dovesse accadere, 50 cm. di sabbia posta sopra i serbatoi non fermano uno scoppio di 9.000 mc di GPL.
      Il rischio 0 non esiste.

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    4. Comparato, se dovesse accadere, 50 cm. di sabbia posta sopra i serbatoi non fermano uno scoppio di 9.000 mc di GPL.
      Il rischio 0 non esiste.

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    5. E dagli....niente come parlare al muro

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  2. Sig. Comparato, abbiamo visto la sua dettagliata descrizione sulle misure di sicurezza dell’impianto GPL di Val da Rio.
    Alcune domande pertanto sorgono spontanee: dove le ha avute queste notizie? Chi le ha fornito la documentazione? Ha un canale preferenziale con Socogas o forse é in contatto con lo studio tecnico locale che cura gli interessi di Socogas?

    Sa, queste domande sono frutto anche delle sue dichiarazioni nelle quali asserisce la convinzione che la messa in funzione del deposito avverrà tra qualche mese e che per evitare risarcimenti milionari sarebbe meglio un accordo con Socogas.

    Segue anche un’ulteriore domanda: quali rapporti ha con Socogas che l’ha spinta a fare un contro comitato a favore dell’impianto?
    Se, come dice, Rossi lo fa per scopi politici, lei perché lo fa?

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    1. Adesso sono stanchino, però mi sei di stimolo per il prossimo video, ciao caro

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  3. Sig. Comparato, ho visionato il suo filmato lungo una decina di minuti e debbo congratularmi con lei perché sa vendere bene la propria merce.

    Con astuzia mette in correlazione l’impianto GPL e la discarica abusiva di Val Da Rio. Sono problemi totalmente diversi che non hanno nessuna correlazione fra di loro.
    In primo luogo perché la citata discarica risale agli anni ’60 del secolo scorso (dal 1961 al 1984), quando non c’erano regole. Ma soprattutto perchè la stessa, dopo svariate vicissitudini, proprio in questo periodo è iniziata la bonifica dell’area con la realizzazione di nuovi piazzali e banchine portuali, strategiche per il rilancio del terminal fluviomarittimo della città clodiense.

    Gli interventi del valore complessivo di € 35.000.000 comprendono l’asporto, trattamento e riutilizzo di 395.000 mc. di rifiuti, la realizzazione di 60.000 mq di piazzali portuali e la successiva realizzazione di ulteriori 1.500 metri. di banchine.

    L’ex discarica di Val Da Rio è stata oggetto di infrazione da parte della Commissione Europea, ma non ho notizie delle somme (500.000€) che il lo Stato avrebbe pagato. (Corte di Giustizia Europea, con sentenza del 02/12/2014, ha condannato la Repubblica Italiana al pagamento alla Commissione Europea di una specifica penalità per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione della sentenza di condanna)

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    1. Sono molto preso e ho poco tempo per risponderle. 1) Se c'è un furbastro è il Rossi, l'ho spiegato più volte ma ci tornerò ancora, la contraddizione è evidente. Il Rossi con tanto di articoli su giornali, comunicati blatera del rischio salute per l'impianto che non rilascia nulla di nocivo né utilizza l'acqua né di mare, né della laguna, né dell'acquedotto (mentre Rossi e comitato MENTENDO DICONO IL CONTRARIO) ma su quella discarica che DA ANNI inquina la laguna, quella sì con grave rischio della salute pubblica...M-A-I una parola...è chiara l'azione furbesca.... creare terrore sull'impianto e far finta di niente sul resto SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.... le confermo che lo stato Italiano pagava 500.000 di sanzione per quella ex discarica fino a prima dell'inizio bonifica. A proposito la socogas con 35/45 milioni realizza un nuovo impianto... quella bonifica costa più di 35 milioni di euro...... mah. Saluti

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    2. Come al solito lei legge e capisce solo quello che a le garba.
      I 35 milioni di €, lo ripetiamo, comprendono: L’ASPORTO, TRATTAMENTO E RIUTILIZZO DI 395.000 MC. DI RIFIUTI, LA REALIZZAZIONE DI 60.000 MQ DI PIAZZALI PORTUALI E LA SUCCESSIVA REALIZZAZIONE DI ULTERIORI 1.500 METRI. DI BANCHINE.

      Per tamponare l’inquinamento della laguna, il Magistrato alle Acque dopo il 2001 ha costruito un marginamento per la messa in sicurezza dell’ex discarica di Val da Rio (convenzione 7818 – approvaz. 26-04 2001). Quindi l’ex discarica poco inquinava.
      La sanzione europea non era relativa all’inquinamento della laguna, ma a una sfilza di discariche abusive costruite in tutta Italia.

      Non ha nessun senso mettere in relazione la spesa sostenuta da Socogas per realizzare l’impianto GPL e quella che serve alla bonifica e il recupero dell’ex discarica (che comunque si doveva fare). Solo lei può fare questi ragionamenti.

      Infine, l’inquinamento della laguna con l’impianto GPL c’entra poco, ma il pericolo di scoppi nel mega impianto di stoccaggio, quello sì che c’entra, nonché i rischi del transito delle navi gasiere nel cuore della città attraverso il canale Lombardo esterno che rasentano i fabbricati.

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    3. Come al solito lei legge e capisce solo quello che le garba.
      I 35 milioni di €, lo ripetiamo, comprendono: L’ASPORTO, TRATTAMENTO E RIUTILIZZO DI 395.000 MC. DI RIFIUTI, LA REALIZZAZIONE DI 60.000 MQ DI PIAZZALI PORTUALI E LA SUCCESSIVA REALIZZAZIONE DI ULTERIORI 1.500 METRI. DI BANCHINE.

      Per tamponare l’inquinamento della laguna, il Magistrato alle Acque dopo il 2001 ha costruito un marginamento per la messa in sicurezza dell’ex discarica di Val da Rio (convenzione 7818 – approvaz. 26-04 2001). Quindi l’ex discarica poco inquinava.
      La sanzione europea non era relativa all’inquinamento della laguna, ma a una sfilza di discariche abusive costruite in tutta Italia.

      Non ha nessun senso mettere in relazione la spesa sostenuta da Socogas per realizzare l’impianto GPL e quella che serve alla bonifica e il recupero dell’ex discarica (che comunque si doveva fare). Solo lei può fare questi ragionamenti.

      Infine, l’inquinamento della laguna con l’impianto GPL c’entra poco, ma il pericolo di scoppi nel mega impianto di stoccaggio, quello sì che c’entra, nonché i rischi del transito delle navi gasiere nel cuore della città attraverso il canale Lombardo esterno che rasentano i fabbricati.

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    4. L'accostamento tra l'ex discarica e l'impianto non è solo FISICO visto che sono praticamente confinanti. Ma è anche politico, Rossi che è stato un elemento rilevante della compagine dei "verdi" (verdi solo di facciata) all'interno della prima amministrazione Guarnieri (che poi li ha cacciati a calci nel sedere) da "paladino" dell'ambiente è totalmente cieco rispetto alla ex discarica di val da rio. Rossi è ambientalista a "corrente alterata" ha tirato l'ex amministrazione Guarnieri in una causa milionaria (perduta dal comune) contro la società Porto San felice realizzata praticamente totalmente in legno però non ha mai "notato" la Darsena marina del sole sul Brenta del suo "amico" Masiero che è andato a impattare pesantemente sul Brenta. Getta allarmi terroristi sul inventati pericoli sulla salute pubblica dell'impianto (il GPL è un carburante "amico" dell'ambiente, e non si utilizza l'acqua della laguna (come invece sostengono sempre falsamente Rossi e i suoi amichetti) però, fatalità, della ex discarica SILENZIO TOTALE, come la spiegate questa incoerenza? E' molto semplice, la discarica c'era ormai da anni e l'opinione pubblica se ne era scordata sull'impianto invece, consapevole sarebbe riuscito a creare il terrore, si è buttato "in cavorio" per evidenti motivi politici. Tanto è vero che non lo ha MAI smentito.

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    5. Madonna! Ripete sempre le stesse parole del video.

      L’ex discarica di Val da Rio, dopo la realizzazione del marginamento da parte del Magistrato alle acque, non costituiva più un problema di inquinamento della laguna. Solo lei lo hai volutamente tirato fuori per dare ulteriormente addosso a Rossi. Ma ha sbagliato di grosso!
      Legga i commenti e si informi prima di divulgare fake news.
      Lo ripetiamo per i sordi: la sanzione europea non riguardava l’inquinamento della laguna, ma la discarica abusiva, al pari di altre costruite in tutta Italia (Corte di Giustizia Europea - sentenza del 02/12/2014).

      La darsena “marina del sole” di Masiero è abusiva?? No! Non mi risulta, e allora di che parla?
      Per lei è un chiodo fisso parlare male di Rossi e Masiero, lo sappiamo.

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    6. Non ho mai scritto né detto che la Marina del Sole è abusiva, ho detto che quando è stata realizzata i verdi di Chioggia, di cui Rossi era un esponente di rilievo non hanno aperto bocca malgrado il notevole impatto ambientale su una parte del Brenta dove già si affacciavano due darsene storiche al contrario hanno fatto la guerra alla società Porto San Felice che ha realizzato la più bella darsena del territorio, quasi tutta in legno, rivitalizzando una zona che era regno delle immondizie e dei topi. Masiero allora era in ottimi rapporti con il centro sinistra che governava la provincia ma anche con il centro destra che governava la regione. Come mai Rossi e i verdi se ne sono stati zitti?

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    7. Sfatiamo la favola che la darsena Porto S. Fece l’hanno costruita tutta in legno per magnanimità dei proprietari a salvaguardia dell’ambiente.
      E’ stata una precisa prescrizione riportata nelle norme di attuazione del piano particolareggiato che IMPONEVA l’uso del legno per la costruzione della darsena.

      Perché Rossi ha preso di mira la S. Felice e non la Marina del Sole?? Evidentemente secondo lui e buna parte dell’Amministrazione comunale riteneva più impattante la S. Felice a ridosso dell’omonimo forte. Ma queste sono considerazioni che non interessano nessuno, salvo lei per innescare una pretestuosa polemica.

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    8. Due milioni di euro e' costato lo scherzo di Rossi e dei suoi amici e con socogas rischiamo di pagare anche di piu. Sempre con Rossi

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    9. Non è colpa di Rossi se il comune HA VOLUTO perdere la causa con la S. Felice. Solo da pochi mesi siamo a conoscenza del perché e lei conosce la verità.

      Certamente il comune perderà anche la causa con la Socogas se non verrà adottata UNA ROBUSTA DIFESA LEGALE che è mancata con la S. Felice, che ringrazia.

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    10. Allora. Il comune ha perso la causa con la San felice ed è in corso un procedimento della corte dei conti che ha escluso dalla responsabilità l'ex sindaco Guarnieri e la giunta. Quindi non ha responsabilità da un punto di vista giuridico. Come non ne avrà se socogas vincerà, come è prevedibile, per il fermo dei 5 giorni e di questo, sempre da un punto di vista giuridico ne risponderanno Ferro, gli assessori che avevano approvato il provvedimento e il dirigente Favaretto. Ciò non toglie che la responsabilità POLITICA rimane in capo a chi fece di tutto per fermare la realizzazione della darsena Forte San Felice che va ripartita sull'amministrazione Guarnieri, Ma il gruppo che all'interno della maggioranza che reggeva la prima amm Guarnieri erano i verdi di cui Rossi era il capogruppo e sono stati loro che per motivi incomprensibili hanno messo in opera tutto quel meccanismo che ha portato al contenzioso con la società Forte San Felice. La colpa è PROPRIO di Rossi e il suo gruppetto di incapaci. Ed è sempre per colpa loro, per le loro ambizioni politiche che avevano messo in piedi lo stesso metodo per impedire la realizzazione del termovalorizzatore. Sempre grazie al genio di Rossi oggi paghiamo oltre 14 milioni di euro, e le aziende fanno molta fatica, per lo smaltimento dei rifiuti. Se avessimo avuto il termo valorizzatore oggi avremmo un costo annuo inferiore di diversi milioni d euro, moltiplica per oltre 10 anni. Fatti i calcoli quanto sono costate alla città le ambizioni di un gruppetto di incompetenti. Nota bene, volevano anche fermare i lavori del baby mose.... praticamente la stessa persona che ha creato solo enormi è riuscito con tutte le bugie che ha propinato all'opinione pubblica a portarci nella stessa situazione di circa due decenni fa. "Una robusta difesa legale"? Socogas ha vinto al TAR e al consiglio di stato a parere di legali è molto improbabile che non vinca anche con la richiesta danni.

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    11. Complimenti, lei sig. Comparato è molto bravo al gioco delle tre carte.

      Perché è stato condannato il comune a pagare i danni alla Darsena S. Felice??
      R. - Perché gli avvocati a difesa del comune non hanno esibito agli atti processuali l’accordo stipulato fra la S. Felice ed il comune di Chioggia. Cosa prevedeva questo accordo??
      R. – la rinuncia a tutte le cause legali in corso della S. Felice (compreso la richiesta dei danni) in cambio dell’approvazione da parte del comune del piano particolareggiato e del progetto della S. Felice. Quest’ultima però non è stata ai patti e solo in questi ultimi mesi il dott. Guarnieri ha tirato fuori questo documento presentandolo alla corte dei conti. E’ in base a questo documento che è stato scagionato Guarnieri e tutta l’Amministrazione dal procedimento per danno erariale. Indagini sono in corso per l’individuazione dei soggetti che non hanno presentato a suo tempo il succitato accordo che avrebbe potuto cambiare la sentenza di condanna del comune.

      Questi in sintesi i fatti che hanno portato al risarcimento milionario della Darsena S. Felice.

      Se parliamo di responsabilità politiche, lei sig. Comparato deve farsi un esame di coscienza.
      Era lei che ha fatto campagna elettorale per Tiozzo Pagio, poi eletto Sindaco. E’ stato proprio durante la sua Amministrazione (con lei Consigliere comunale) che il Tiozzo ha messo le basi per la costruzione poi del famigerato impianto GPL.

      Vede come è facile dare le colpe ad altri? Riesumare scheletri nell’armadio non le conviene. Parlare di termovalorizzatori non costruiti, del Baby Mose, del sig. Masiero, dell’ex discarica di Val da Rio….. è solo preistoria politica e nostalgia del passato.

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    12. La Società Costa Petroli (poi assorbita dalla Sopcogas) dopo avere ottenuto:
      - Città di Chioggia - Settore Urbanistica - Permesso a costruire n. 136 del 29 aprile 2009;
      - VV.FF. Comando provinciale di Venezia del 9 aprile 2009- favorevole al progetto;
      -. Agenzia delle Dogane di Venezia del 22-10-2008 – favorevole all’utilizzo dell’area e specchio acqueo;
      - ASPO (Azienda Speciale per il Porto di Chioggia) parere di conformità del 5 agosto 2008 per il rilascio del permesso a costruire;
      - ASL di Chioggia – parere favorevole igienico sanitario del 04-04-2008;

      ….è stata autorizzata alla costruzione di un deposito costiero di oli minerali ad uso commerciale all’interno del Porto di Chioggia (VE) in località Val da Rio per la capacità totale definitiva di mc. 1350 di gasolio bunker e gasolio motopesca.
      Tutto è iniziato da lì, poi nel 2015 è arrivato l’impianto GPL.

      Tiozzo Pagio, già amministratore ASPO, è stato sindaco di Chioggia dal 2007 al 2010.

      Questo per la precisione e per il complimento di “deficiente” (minuto 3,05) a me affibbiato nel video. Saluti.

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    13. Dunque mi scuso innanzi tutto per l'aggettivo, però cercare di dare la responsabilità sul deposito proprio a me che ho fatto di tutto per mandare a casa quell'incapace mi ha un po' infastidito. Devi ammettere però che pubblico tutto quello che scrivi, senza censure, lasciandoti tranquillo nel tuo anonimato. Non mi sembra cosa da poco. Ora sono iper preso ti risponderò quando trovo un momento. Grazie cmq per i tuoi interventi, anche se non li condivido, se vuoi, se mi dai fiducia, sempre tutelando la tua voglia di anonimato si potrebbe fare un confronto il modo si potrebbe trovare. Ciao buona giornata, scusa ancora ero di fretta.

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  4. SOCOGAS APRE IL DEPOSITO DI GPL ALLE VISITE

    Sì, la notizia l’ha data il sig. Comparato attraverso un video. Sì, ci sarà una lotteria ed i fortunati 5 (cinque) vincitori avranno l’onore di fare visita all’impianto.
    Sembra una barzelletta. Ma chi ha avuto questa brillante idea??

    Sempre più il blogger Andrea Comparato ha assunto il ruolo di portavoce in loco della Sogogas: gli innumerevoli attacchi a Rossi ed al comitato accompagnati da offese, l’intenzione di dare vita ad un contro-comitato (quante adesioni finora ?), i continui commenti a difesa dell’impianto…tutto porta al dubbio che ci sia qualcosa di più delle semplici simpatie.

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