sabato 2 maggio 2020

FUNERALI NEL PATRIARCATO DI VENEZIA: LA DIOCESI STA ACQUISTANDO I TERMOMETRI PER MISURARE LA FEBBRE AGLI ASTANTI

Ieri mattina il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, ha promosso una ampia riflessione con i vicari episcopali, i vicari foranei e i direttori degli uffici di Curia. Nel corso della riunione, in cui è avvenuta una fraterna condivisione delle prospettive e delle fatiche delle comunità cristiane del Patriarcato, è stato discusso anche della applicazione delle recenti disposizioni in ordine alla celebrazione delle esequie.
Il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri del 27 aprile 2020, ripreso dalla circolare ai prefetti del Dipartimento per le libertà civili e dell’immigrazione del Ministero dell’Interno del 30 aprile 2020, stabilisce che a decorrere da lunedì 4 maggio «sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino ad un massimo di 15 persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
La nota del segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, concordata con il Ministero dell’Interno, è da intendersi complementare ed esplicativa della circolare ministeriale e precisa che «prima dell’accesso in chiesa dei partecipanti alle esequie funebri, sia garantita da un addetto alla sicurezza la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termoscanner. Questa disposizione è richiesta anche per le celebrazioni all’aperto. Venga bloccato l’accesso a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37.5°C».
Nel corso della riunione, avvenuta attraverso gli strumenti di video conferenza, è maturato un consenso unanime circa i tempi e le modalità di applicazione responsabile delle disposizioni sopra citate per la celebrazione delle esequie nel territorio del Patriarcato. In proposito, ai parroci, agli amministratori parrocchiali e ai rettori delle chiese è stato comunicato che la Diocesi sta provvedendo ad ordinare i termometri digitali, da fornire a tutte le chiese, attraverso un unico centro di acquisto.
L'ordinario comunicherà la data in cui potrà riprendere la celebrazione delle esequie per tutto il territorio del Patriarcato, nel rispetto delle disposizioni governative, non appena sarà possibile ottemperare al reperimento degli strumenti di misurazione. Nel frattempo saranno applicate le prescrizioni emanate l’8 marzo scorso, ossia «nell’impossibilità di ogni celebrazione esequiale, è consentita la sola benedizione della salma in occasione della sepoltura o prima della cremazione», evitando ogni assembramento e rispettando sempre il criterio di garantire non meno di un metro di distanza fra le persone.

Nessun commento:

Posta un commento