sabato 14 marzo 2020

CORONAVIRUS, LA REGIONE VENETO DÀ LA "CACCIA" AI POSITIVI ASINTOMATICI: TAMPONI A DOMICILIO PER I CONTATTI MENO STRETTI

Prosegue senza sosta l’individuazione di nuove iniziative per fronteggiare il Covid-19 in Veneto. Oggi l’assessora regionale alla Sanità Manuela Lanzarin ha annunciato la scelta di allargare lo spettro dell’esecuzione dei tamponi anche ai contatti occasionali, puntando così a isolare anche i positivi asintomatici, e ragionando anche della possibilità di concentrarsi su alcune categorie specifiche particolarmente esposte.
Lanzarin ha anche informato che sono stati inviati ai sindaci i nomi dei positivi del proprio Comune, in modo da poter intensificare la sorveglianza attiva. Richiamata l’attenzione anche alla necessità di organizzare azioni di aiuto, principalmente rivolte agli anziani soli in casa: «Ringrazio i volontari – ha detto Lanzarin – che in molti territori si stanno mobilitando, anche solo per portare loro la spesa a casa. Stanno dando un segnale molto bello di solidarietà».
Nel frattempo, per affrontare in ogni aspetto l’emergenza, la Regione ha anche attivato uno specifico piano di sanità pubblica, che ha quale obiettivo interrompere le possibili catene di trasmissione del virus individuando tutti i possibili casi sospetti, probabili e confermati. Dalla ricerca puntuale di essi sarà possibile per i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica avviare le conseguenti inchieste epidemiologiche, e intervenire con le disposizioni di isolamento domiciliare e quarantena.
Inoltre è stato dato mandato di effettuare un’approfondita indagine epidemiologica per individuare tutti i possibili contatti: per ogni caso sospetto, probabile e confermato, i SISP provvedono ad effettuare un’accurata indagine epidemiologica procedendo per centri concentrici ed allargando, in ogni singolo caso, la ricerca all’individuazione di tutti i possibili contatti “stretti” (familiari e lavorativi) anche di tutti i contatti occasionali, anche definiti come “non stretti” o a basso rischio.
È necessario che all’interno del dipartimento di Prevenzione venga definita un unità ad hoc, supportata anche da altri servizi dell’ULSS, che possa garantire l’effettuazione a domicilio di tamponi anche di soggetti paucisintomatici o momentaneamente asintomatici che possono comunque essere potenzialmente collegati ad un cluster.
La Regione ha disposto, per tutti i contatti, le misure di quarantena (per gli asintomatici) e isolamento domiciliare fiduciario, al momento la misura più efficace: questi soggetti non potranno recarsi spontaneamente nemmeno dal proprio medico di base, bensì solo contattarlo telefonicamente in caso necessità, oltre ad astenersi dal Pronto Soccorso (ma telefonare al 118, informando della condizione di isolamento). L'aumento del numero dei soggetti positivi ai test di laboratorio consente di individuare a loro volta tutti i possibili contatti e ridurre di conseguenza la diffusione del virus.

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