lunedì 6 maggio 2019

ULSS 3: “L’OSPEDALE DI CHIOGGIA GUADAGNERÀ 21 POSTI LETTO, ALTRO CHE PERDERNE 55”. NESSUN GINECOLOGO 82ENNE IN SERVIZIO

Con le nuove schede regionali, l’ospedale di Chioggia è destinato non già a perdere 55 posti letto, come si è detto più volte in queste settimane, bensì a guadagnarne 21. Lo afferma una nota della ULSS 3 Serenissima, che enumera 183 posti effettivi nel piano sociosanitario 2019-2023 rispetto ai 162 attuali: gli aumenti andrebbero a verificarsi in area medica (14 unità), 4 in area chirurgica, uno in area materno-infantile e 2 in riabilitazione. Sempre nel comunicato dell’Unità Sanitaria si legge che Chioggia ha guadagnato anche la procreazione medicalmente assistita e 20 posti letto di riabilitazione con il primario. Il testo risponde anche a un’accusa mossa dalla segretaria comunale del Partito Democratico, Barbara Penzo, che postulava la richiesta giunta dalla ULSS a un ginecologo 82enne in pensione di lavorare la notte per carenza di medici: «Non c’è a Chioggia un ginecologo di quell’età assunto né assumibile», scrive l’ospedale. «L’organico di Ginecologia, seppure in carenza di una unità, verrà ripristinato a breve con personale specialista». Lo stesso primario Luca Bergamini conferma che il reparto è in grado di far fronte all’aumentato afflusso di pazienti provenienti dalle ULSS limitrofe.
Nel ricordare anche che il servizio di età evolutiva neuropsichiatrica a Chioggia non verrà «assolutamente messo in discussione, né è previsto il suo spostamento in altre strutture territoriali della stessa ULSS», questa mattina nella sede centrale di Mestre il direttore generale Giuseppe dal Ben ha tenuto una conferenza stampa in materia di personale sanitario assieme al direttore amministrativo Fabio Perina, al direttore degli ospedali Michele Tessarin e al direttore del personale Danilo Corrà. Sapendo che la Regione Veneto sta organizzando i concorsi per nuove assunzioni, il direttore generale ritiene sia opportuno rivedere l’accesso alle specializzazioni, dato che un tempo la laurea era sufficiente per l’assunzione in ospedale, mentre oggi è obbligatorio essere specializzati.

Nel giro di un anno, tra il 2018 e il 2019, la ULSS 3 ha assunto 114 medici, 386 infermieri e 89 OSS. Le apicalità coperte in questi anni sono: Medicina interna di Mirano, Neurologia di Mirano, Direzione medica di Chioggia, Pneumologia di Dolo, Anestesia di Venezia, Direzione medica di Venezia, Nefrologia di Mestre, Pronto Soccorso di Mirano, Ginecologia di Venezia, Direzione medica di Mestre, Pneumologia di Mestre. Dal Ben ha poi sfatato il mito di favori al sistema privato convenzionato anziché al pubblico per la dotazione dei posti letto: nella ULSS veneziana il rapporto è di 3 a 1 a favore del pubblico, con 1591 posti contro i 532 delle cliniche convenzionate. «Non c’è alcuna volontà di delegare la sanità pubblica al privato, con cui invece si vuole mantenere una buona integrazione a vantaggio dei cittadini», ha concluso il vertice della sanità pubblica in provincia.

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