In occasione della XIV Giornata Mondiale del Rene, prevista per giovedì 14 marzo, l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi dell'Ulss 3, diretta dalla dottoressa Gina Meneghel, organizza una giornata a tema per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi delle malattie renali ed informare sulle modalità per prevenirle, “prima che sia troppo tardi e sia già necessaria la dialisi”, ha sottolineato la dottoressa. Lo slogan di quest’anno è “Salute dei reni per tutti ovunque”
Gli appuntamenti per il 14 marzo sono due: a Mestre, presso l’Ospedale all’Angelo (ballatoio 1° piano a sinistra accesso A) e a Dolo, presso il presidio ospedaliero (1° piano vicino al CUP e alle scale mobili). Per aderire alla Giornata, basterà presentarsi in uno di questi due presidi, dalle ore 8.30 alle ore 13.30, senza impegnativa.
Medici, infermieri e dietiste dei reparti di Nefrologia insieme a volontari dell’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) a Dolo, dei Volontari del Centro Diritti del Malato e Associazione Diritti Anziani a Mestre accoglieranno i cittadini e rileveranno gratuitamente colesterolo, glicemia, esame urine, pressione arteriosa, peso e indice di massa corporea. Inoltre, a chi si presenterà, verranno fornite istruzioni sui più corretti stili di vita e su come tenere sotto controllo la salute dei propri reni.
Il 10% della popolazione adulta italiana è affetta dalla malattia cronica renale, una malattia silente che si può combattere con la prevenzione. E’ un problema importante in continua crescita, soprattutto nei Paesi Occidentali. “La patologia, se non si interviene precocemente - ha ricordato anche quest'anno il primario Gina Meneghel - evolve sino alla totale perdita di funzione renale con necessità ricorrere alla dialisi e /o al trapianto, ma fatto ancor più grave amplifica il rischio di complicanze cardiovascolari come infarto ed ictus e rende molto più rischioso lo stato diabetico aggravando e complicando il quadro clinico. A loro volta numerose patologie, quali il diabete, l'ipertensione arteriosa, le dislipidemie e le malattie infiammatorie croniche possono causare malattia renale che per definizione è, nella maggior parte dei casi, "silenziosa" e può progredire senza particolari sintomi”.
Lo scorso anno alla iniziativa avevano aderito tra Dolo e Mestre ben 400 persone: a Mestre sono stati rilevati circa un 60 per cento di utenti patologici (con varie problematiche tra obesità e sovrappeso, diabete, anomalie urinarie, pressione alta e dislipidemie), mentre a Dolo si è arrivati a registrare ben un 90 per cento di patologici. Per quanto riguarda invece la percentuale di chi ha presentato dagli esami una qualche problema di tipo renale, parliamo di un 30 per cento per entrambi gli Ospedali. Importante a Dolo la presenza dei diabetici (circa un 30 per cento riscontrati in Riviera, di cui il 50 per cento con valori altissimi di glicemia).
“Per comprendere l’importanza della diagnosi precoce - ha sottolineato la dottoressa - basti pensare che l’anno scorso a Dolo, dove questo tipo di iniziativa è ormai di tradizione, fra le persone che hanno aderito a questa giornata di prevenzione, ben il 21% non sapeva di avere una malattia renale. Mentre a Mestre il 15% non sapeva di avere una sindrome metabolica”.
La diagnosi precoce premette di intervenire sia sui diversi fattori che determinano la progressione dell’insufficienza renale (ipertensione, diabete, infiammazione, dislipidemie…) sia sulle complicanze correlate alla malattia renale (calcificazioni vascolari, osteoporosi, anemia, iperparatiroidismo…). Tutto questo ci permette non solo di evitare la dialisi a molti pazienti ma soprattutto di mantenerli “sani” riducendo anche la mortalità per patologie cardiovascolari.
“Bene promuovere queste iniziative negli ospedali e nel territorio", ha detto il Direttore Generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben. " A Dolo sono anni che l'evento si organizza e quindi che viene vissuto come un appuntamento fisso a cui aderisce volentieri la popolazione, a Mestre abbiamo proposto questa iniziativa dallo scorso anno ed ora cerchiamo di darne continuità proprio alla luce di come è stata apprezzata nel 2018. Aggiungo, inoltre, un messaggio di promozione alla salute che ripropongo spesso, ma per la sua utilità: ricordiamo che per contrastare questa malattia dell’era del benessere, è necessario fare la nostra parte adottando comportamenti sani, ovvero corretti stili di vita che comprendono una dieta equilibrata (con poco sodio e proteine), la promozione del movimento (quando si può evitare di prendere l’auto e fare una passeggiata o un giro in bicicletta), limitando il più possibile l’uso e abuso di alcol e rinunciando al fumo”.
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