giovedì 29 ottobre 2020

IN FONDAMENTA A VENEZIA ARRIVA LA "BRICOLA ELETTRICA" PER LE RICARICHE NAUTICHE, MA LA SUA ADOZIONE SARÀ MOLTO CAUTA E GRADUALE

Il futuro è elettrico, a cominciare dalla mobilità. Se per le automobili l’inevitabile transizione verso l’abbandono dei motori endotermici sembra finalmente prendere piede, per la nautica la questione è più complicata, almeno in Italia: ma a dare impulso a questa rivoluzione sostenibile del trasporto nautico si schiera E-Concept, startup ecologica che proprio dalla città d’acqua vuole partire per realizzare un’infrastruttura di ricarica per le imbarcazioni elettriche.

Il progetto si chiama E-Dock ed è stato presentato oggi ufficialmente in una conferenza stampa virtuale, in concomitanza con il lancio della campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Ecomill. E-Dock è una palina elettrificata per l’alimentazione e la ricarica elettrica di imbarcazioni da diporto, da lavoro o per il trasporto passeggeri, caratterizzata da un design che si integra perfettamente nel tradizionale contesto veneziano, e realizzata in materiali totalmente riciclabili. Il prototipo è stato collocato in fondamenta Ormesini a Cannaregio.
L’iniziativa è ambiziosa, e vede già coinvolti numerosi partner tra i quali Enel X, che prevede la fornitura tecnologica per il sistema di ricarica pubblica, e i produttori di motori nautici elettrici Edyn Marine e Huracan, i quali forniscono imbarcazioni con motore elettrico per tutto il periodo di testing. E-Concept ha anche siglato un accordo commerciale con Veritas, principale società multiutility veneziana, per la fornitura -entro la fine del 2020- di paline per la ricarica dei loro due mezzi elettrici sperimentali per lo smaltimento dei rifiuti.
Se l’obiettivo della realizzazione di questa rete infrastrutturale elettrificata attraverso e-dock è lodato da tutti gli stakeholder, non mancano le riserve sulla complessità dell’operazione, che dovrà in ogni caso essere estesa a tutta la laguna: «Aggiungere questo ultimo miglio nautico a una rete di mobilità sostenibile - commenta Claudio Fiorentini di Confindustria - rappresenta una sfida importante da vincere per una città come Venezia, che è partenza e arrivo per le rotte da Jesolo al delta del Po».
La Provveditrice alle Opere Pubbliche, Cinzia Zincone, si dice disponibile ad appoggiare a questo progetto: «Tutte le cose difficili sono belle, ma magari non avvengono. Mi sembra invece che questa collaborazione, studiando nel modo migliore i percorsi, possa essere una vittoria per tutti».
Interessato, ma cauto, l’amministratore delegato di Veritas Andrea Razzini: «La tecnologia elettrica è la più prossima a entrare nella nautica, ma l’elettrificazione del parco mezzi aziendale avanzerà comunque con lentezza, il ricambio avverrà di anno in anno e per ora la sostituzione totale è impensabile».
Venezia con le sue peculiarità, e l’altissima densità di imbarcazioni, può diventare un simbolo e un’apripista per questo settore: «I fondi non mancano, secondo il Ministero dell’Ambiente - sostiene il presidente di Assonautica, Marino Masiero - ma bisogna essere rapidi e concreti a presentare i progetti».

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