mercoledì 27 giugno 2018

ISTRUZIONE: ADDIO ALLA CHIAMATA DOCENTI

Sul nuovo contratto integrativo siglato tra Ministero dell’Istruzione e sindacati che elimina la possibilità di chiamata diretta dei docenti da parte delle singole scuole, interviene l’assessora
regionale all’Istruzione del Veneto, Elena Donazzan.

«Diciamo sempre quanto sarebbe bello poter scegliere i docenti fuori dalla obbligatorietà delle
graduatorie, premiare il merito, valorizzare i migliori e questo primo atto va, a mio parere,
nella direzione opposta: non a caso trova la piena condivisione di tutti i sindacati», commenta
l’assessora.
«Avrei voluto vedere, come primo atto di riforma della cosiddetta "buona scuola" – prosegue Donazzan - la soluzione al problema delle migliaia di docenti magistrali, per i quali auspico che il sindacato trovi la stessa unanime concordia nel riconoscere, questa volta sì, il merito e le competenze».

Elena Donazzan aveva infatti sollecitato il Ministero, attraverso la IX commissione della Conferenza Stato-Regioni e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, ad affrontare il problema degli insegnanti diplomati e senza laurea che, a seguito del pronunciamento del Consiglio di Stato, non sono più ammessi alle graduatorie ad esaurimento.
«Senza gli insegnanti diplomati l’anno scolastico che ha inizio tra due mesi non partirà», avverte l’assessora del Veneto, che ricorda che una soluzione possibile era già stata elaborata: «Sarebbe sufficiente il riconoscimento dell’insegnamento per la durata di almeno 36 mesi, o avere superato l’anno di prova o uno dei concorsi banditi dal Ministero per risolvere questo paradossale problema».

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