sabato 29 ottobre 2016

RAPINA AGGRAVATA IMPROPRIA A MESTRE, UN ARRESTO


Nel pomeriggio di giovedì scorso gli operatori delle volanti di PS si portavano a Mestre in via Nazario Sauro, in quanto era stato fermato in strada un uomo resosi responsabile del furto di un telefono all'interno di una delle postazioni del mercato fisso in via Fapanni. Gli agenti sul posto notavano subito un gruppo di persone che accerchiavano il malfattore il quale si era reso responsabile del furto di un telefono cellulare. L’uomo, ancor prima che i poliziotti scendessero dall’auto di servizio, infrangeva su un muretto una bottiglia di vetro che teneva in mano, iniziando ad autolesionarsi con il vetro e a brandire il collo spezzato della bottiglia contro le persone che gli stavano intorno, per poi darsi alla fuga in direzione di Villa Querini. L’uomo veniva rincorso a piedi, e dopo un breve inseguimento gli operatori riuscivano a fermarlo e a identificarlo per B.J.A. nato nel 1980 in Tunisia. Una volta fermato, gli agenti ricostruivano i fatti anche grazie ai racconti dei presenti. B.J.A., dopo aver consumato il furto di un cellulare all’interno di uno dei box (vendita di prodotti ittici), veniva scoperto dal titolare -e proprietario del telefono cellulare- che fermava il malfattore aiutato da alcuni passanti: quest’ultimo però riusciva nuovamente ad allontanarsi anche grazie alle minacce dal possesso della bottiglia infranta. Quindi gli agenti accompagnavano il soggetto negli uffici della Questura, e su disposizione del magistrato di turno provvedevano ad arrestarlo per il reato di rapina aggravata impropria con l’uso di arma e lo deferivano inoltre per il reato di false dichiarazioni sull’identità personale rese a pubblico ufficiale, dato che aveva tentato di dichiarare un nome del tutto diverso dal proprio, nell’evidente tentativo di non essere identificato.

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